Elezioni, +Europa in tour fa tappa in via dell'Eremo

Presentati i candidati nei collegi lecchesi e comaschi.

Elezioni, +Europa in tour fa tappa in via dell'Eremo
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Elezioni, stamane +Europa con Emma Bonino ha presentato i propri candidati in Lombardia alla camera dei Deputati e al  Senato.

+Europa  si presenta ai lariani

L'incontro con i lecchesi è avvenuto in via dell'Eremo, ospitato nel salone del centro civico. I Lavori sono stati introdotti da Luca Perego, coordinatore della campagna elettorale nelle province di lecco e Come insieme a Luca Monti. “Abbiamo portato nel panorama politico un simbolo nuovo e siamo qui a difendere i valori dell’Europa” l'esordio, prima di cedere il microfono a Maria Teresa Agati candidata al Senato nel Collegio plurinominale Lombardia 3 e nel direttivo dell’associazione Luca Coscioni.

Il rinvio della sentenza per Cappato

Per l’associazione Luca Coscioni quella di oggi non era una giornata qualsiasi, segue infatti la decisione di rinviare alla Corte Costituzionale la sentenza su Marco Cappato, tesoriere dell’associazione che si era autoaccusato dell’aiuto al suicidio per dj Fabo. “Una vittoria importante per la tutela delle persone che hanno meno diritti – ha detto Maria Teresa Agati – Noi diamo voce a chi ne ha meno, a chi ha meno forza, anche attraverso il sostegno della ricerca scientifica. La nostra visione come +Europa è di non vivere su un’isola, ma di condividere i confini e le leggi con gli altri. L’Italia da sola è un piccolo Paese, essere in Europa vuol dire anche maggiore libertà”.

Da sinistra Vincenzo Camporini, Fabio Pazzini, Maria Teresa Agati, Luca Perego, Simona Briccola, Andrea Mazziotti, Sergio De Muro

Luca Monti

Luca Monti candidato alla Camera nel collegio plurinominale Lombardia 2-02 e candidato alle elezioni Regionali ha ricordato l’importanza dell’Europa, fin dalle sue origini. “L’Impero Romano ci ha dato le prime leggi, la Rivoluzione francese gli ideali da seguire, Libertà, Uguaglianza e Fratellanza – ha detto Monti – La destra si è impossessata della parola Libertà, la sinistra di Uguaglianza, noi vogliamo riunire tutti e tre questi principi, includendo anche la Fratellanza nei confronti di chi viene da condizioni più difficili delle nostre. Un mercato che si apre significa maggiori opportunità per le persone. L’Italia è campione del mondo per prodotto sociale, associazionismo e solidarietà”. Monti ha ribadito come +Europa non sia una formazione “di sinistra”, ma alleata al centrosinistra per combattere i sovranisti. “C’è chi vuole creare dei muri, ma questo vorrebbe dire cancellare l’export che oggi spinge il Made in Italy. La visione anche sull’economia va allargata”.

Fabio Pazzini

Fabio Pazzini candidato al Senato nel Collegio plurinominale Lombardia 3 ha ricordato come in +Europa vi siano tanti candidati giovani, alcuni di mezza età e qualche candidato anziano, ma nessuno abbia peccato di egoismo quando si è trattato di formulare un programma condiviso. “Siamo l’unico movimento che presenta proposte concrete per i giovani – ha detto – oggi la disoccupazione giovanile è al 35%, ma si fanno ancora le barricate contro le iniziative di portare gli studenti nelle aziende. Si teme che all’origine di queste iniziative vi sia lo sfruttamento dei ragazzi. E’ assurdo. Quando abbiamo raccolto le firme per le regionali sono rimasto colpito da quanti tra i 20 e i 25 anni si siano avvicinati ai nostri banchetti. Dobbiamo dare loro fiducia e combattere uno
dei mali del momento, ovvero l’astensionismo giovanile”.

Simona Briccola

Ed è giovane, pur già con una posizione lavorativa da manager per un’importante azienda, molto attiva nell’export, Simona Briccola, candidata alla Camera nei collegi plurinominali Lombardia 2 e 1. Simona Briccola ha tracciato subito un ritratto di Emma Bonino, del suo carisma, della sua coerenza e tenacia. “Le Monde ha scritto che se l’Europa avesse un nome, sarebbe Emma Bonino – ha ricordato – Io sono convinta che la sua vita rispecchi i valori dell’Europa. Pensare di uscire
oggi dall’Europa, imporre dazi, cancellare l’euro è da irresponsabili”.

Vincenzo Camporini

Anche Vincenzo Camporini già Capo di Stato Maggiore della Difesa e attuale vicepresidente dell’Istituto per gli Affari Internazionali, candidato al Senato nel collegio Uninominale di Como, ha ricordato di aver aderito a +Europa dopo aver letto il programma del movimento. “Ho chiamato Emma Bonino – ha detto Camporini – e le ho detto che io ero a disposizione”.

Esperto di relazioni internazionali, Camporini ha spiegato come l’Italia abbia scarsa capacità di fare lobby con gli altri governi. “Questo ci ha penalizzato sempre. Da soli non abbiamo peso, come non lo ha la Germania, nonostante i suoi 80 milioni di abitanti e la sua solida economia, perché messi a confronto con l’India che ha un miliardo di residenti o con la Cina che ne ha un miliardo e mezzo, i tedeschi non sono niente. Oggi le decisioni vengono prese da Washington, Pechino, Mosca, ma è arrivato il momento in cui anche Bruxelles conti di più. In Italia, poi, mancano i leader, i capi politici dei partiti leggono i sondaggi la mattina e poi prendono le decisioni. Non sono delle guide, non sono leader che conducono, sono dei “led” che vengono condotti”.

Andrea Mazziotti

Ha chiuso la conferenza stampa Andrea Mazziotti avvocato e presidente uscente della I Commissione (Affari costituzionali) della Camera dei Deputati, capolista alla Camera nel Collegio Plurinominale Lombardia 2-02 (Sondrio, Como, Cantù, Merate, Lecco). Mazziotti è partito all’attacco di chi in campagna elettorale sta vendendo unicamente menzogne. “I Cinquestelle da sempre confidano nella disinformazione – ha detto – Dicono di essere un movimento di cittadini, ma nessuna proposta dei Cinquestelle arriva dai cittadini. Al massimo chiedono alla Rete di votare sì o no a questa o quella proposta. Ma si tratta di demagogia. Sulla questione dell’Atac di Roma, l’unica decisione vera sulla quale dovevano chiedere il parere ai cittadini si sono incagliati subito. Tanto che invece di arrivare al referendum il 4 marzo, faranno la consultazione a giugno, con una spesa di migliaia e migliaia di euro di denaro pubblico. Ma di questo nessuno parla”.

Contro la Lega

Mazziotti ha citato poi della Lega, che si fa forte dell’assioma immigrazione uguale criminalità. “Peccato che da quando Maroni non è più ministro dell’Interno, ovvero dal 2011, tutti i reati siano calati in Italia e anche in Lombardia, con minime eccezioni. Abbiamo un problema con la gestione degli arrivi di migranti, è vero, ma il tema della criminalità è ben distinto. Gli stranieri che delinquono di più, infatti, sono rumeni, albanesi e marocchini, e cioè persone che non sono certo sbarcate a Lampedusa negli ultimi mesi”.
Terzo tema toccato dal Mazziotti è stato quello delle tasse e delle pensioni. “Il centrodestra e i Cinquestelle promettono di abolire la legge Fornero, ma hanno idea di quale buco creerebbe questa decisione? Gli italiani devono capire che per favorire una generazione non si può metterne in ginocchio figli e nipoti, perché è lì che si arriverebbe. Anche noi siamo per la riduzione delle tasse, ma è irresponsabile promettere un’aliquota unica al 15% senza coperture”.

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