Dote scuola: a Lecco quasi il 44% delle famiglie ammesso e non finanziato
Sono infatti più di 45mila le famiglie lombarde che, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, pur avendone i requisiti, non possono usufruire del cosiddetto ‘Buono Scuola’ da 200 euro
“L’assessore regionale all’Istruzione lo ha riconosciuto: la misura quest’anno non è stata sufficiente per tutti. Così, a Lecco quasi il 44 per cento delle famiglie che ha fatto domanda ed è stato ammesso non ha ricevuto i finanziamenti del bando Dote scuola – Materiale didattico, cioè per l’acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche. Non è accettabile: Regione intervenga subito stanziando ulteriori risorse”. A sollevare la questione, che covolge centinaia de famiglie della nostra provincia è Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd. Proprio nella mattinata di oggi infatti, martedì 7 settembre 2021 il gruppo Pd ha presentato, durate il Consiglio ha sollevato la tematica (con question time).
Dote scuola: a Lecco quasi il 44% delle famiglie ammesso e non finanziato
Sono infatti più di 45mila le famiglie lombarde che, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, pur avendone i requisiti, non possono usufruire del cosiddetto ‘Buono Scuola’ da 200 euro per l’acquisto di materiale didattico. Il bando Dote Scuola di Regione Lombardia è infatti in grado di soddisfare 78mila delle 125mila domande ammesse.
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“Sicuramente la crisi seguita alla pandemia ha spinto molte più famiglie a partecipare alla Dote, rispetto agli anni scorsi, e non è comprensibile, né ha aiutato, la scelta di aver tenuto aperto il bando per un periodo di tempo più limitato del solito – prosegue Straniero –. Sono tante le persone che hanno assolutamente bisogno di questo sostegno e che ci hanno segnalato la difficoltà di accedervi. E noi abbiamo sempre chiesto in sede di bilancio di incrementare le risorse a carico di Regione Lombardia”.
Sulla ripetuta critica di Sala al Governo a proposito di un insufficiente riparto statale, il consigliere Pd ricorda che “il Governo, oltre a stanziare risorse specifiche per questa misura, ha, nel corso dell’anno, messo a disposizione risorse aggiuntive per l’acquisto di strumentazioni digitali, quindi uno sforzo in più c’è stato. Serve, piuttosto, maggiore collaborazione. È necessario aumentare la posta messa a bilancio dalla Regione ed è quello che noi chiederemo. Voglio ricordare che in Lombardia sono cresciuti i cosiddetti Neet, cioè quei ragazzi che non studiano e non lavorano, e spesso questo avviene anche perché le famiglie non riescono a sostenere le spese per gli studi. Lasciare fuori 1.460 studenti lecchesi, cioè esattamente il 43,82 per cento delle domande fatte, significa poco meno della metà senza sostegno. Non possiamo tollerarlo”.