Deposito Fiocchi Munizioni a Lomagna: Forza Italia dice sì

Bergna e Piazza: “Non si può ostacolare la crescita industriale del territorio unicamente per posizioni ideologiche”

Deposito Fiocchi Munizioni a Lomagna: Forza Italia dice sì
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Deposito Fiocchi Munizioni a Lomagna: Forza Italia dice sì. Il coordinatore Daniele Bergna e il consigliere regionale Mauro Piazza intervengono dopo la presa di posizione della Tavola della Pace che ha chiesto un incontro urgente al Parco del Curone e al sindaco di Lomagna per parlare del  progetto che sta per essere realizzato al termine di un lungo iter avviato due anni e mezzo fa.

Deposito Fiocchi Munizioni a Lomagna

"Leggiamo con stupore le affermazioni del “Tavolo della Pace di Lecco” che ha espresso “forte preoccupazione” sul futuro insediamento a Lomagna di un deposito della Fiocchi Munizioni" spiegano Bergna e Piazza. "Nel caso specifico l’intervento prevede il recupero un’area dismessa, la ex RDB, con la conseguente bonifica dell’intera copertura in amianto (ricordiamo sommessamente con quanta fatica a Lecco si sta cercando di trovare una soluzione di recupero per l’area ex Leuci)".

"Non si può ostacolare la crescita industriale"

"Nel rispetto di ogni sensibilità (pacifisti, animalisti, ect) ci permettiamo di segnalare che a nostro avviso non si può ostacolare la crescita industriale del territorio unicamente per posizioni ideologiche; agli amici “Tavolo della Pace di Lecco” evidenziamo che la realizzazione del nuovo insediamento industriale implica la possibilità che si possa assumere ulteriore personale, un fattore non di poco conto in una zona della Brianza che ha visto chiudere in questi ultimi anni alcune aziende. Le richieste, a mezzo stampa, d’interventi di riqualificazione delle aree dismesse sono state numerose, ma non lo sono state altrettanto i permessi concessi per il recupero industriale di beni o per l’autorizzazione di nuove attività: a chi giova questo squilibrio?".

"Bisogna pensare all'occupazione"

"In Italia, oggi, un’azienda che investe capitali propri, attende in media quasi tre anni per poter intervenire con lavori di ampliamento industriale, che dureranno almeno un anno: come si può criticare chi coraggiosamente programma il proprio futuro aziendale in un tale scenario d’ incertezza? Forse, è bene che anziché esprimere “forte preoccupazione” per il recupero dell’area ex RDB, il “Tavolo della Pace di Lecco” si interroghi sui benefici concreti in termini di reddito, occupazione, oltre che nel rispetto dell’ambiente e del consumo del territorio, che interventi come questo portano alla società".

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