Valle San Martino

Comunità energetiche: Calolzio non partecipa al bando e scoppia la polemica

Cambia Calolzio “bacchetta” la maggioranza

Comunità energetiche: Calolzio non partecipa al bando e scoppia la polemica
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È notizia di pochi giorni il finanziamento, da parte di Regione Lombardia, a 39 Comuni della Provincia di Lecco, tra cui Lecco, Merate, Oggiono e Missaglia, nonché i comuni della Valle San Martino, quali Monte Marenzo, Carenno e Olginate per la costituzione delle rispettive Comunità Energetiche. Tra questi non figura però il nome della città di Calolziocorte, volutamente rinunciataria alla partecipazione al bando regionale.

Comunità energetiche: Calolzio non partecipa al bando e scoppia la polemica

Ed è proprio per questa mancata partecipazione che, in città, vanno via via aumentando le critiche da parte dell’opposizione nei confronti dell’Amministrazione comunale del sindaco Marco Ghezzi, rea di non aver affrontato con le dovute attenzioni e motivazioni l’argomento a tempo debito.

Nel 2021, infatti, in collaborazione con il senatore Paolo Arrigoni, venne presentata in commissione e successivamente in Consiglio comunale la proposta di attivare nel capoluogo della Valle San Martino una cosiddetta "comunità energetica”, un'associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese atta ad unire le proprie forze con l'obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale.

“Da tempo, - afferma Diego Colosimo, capogruppo della minoranza di Cambia Calolzio - il tema dell'energia ha assunto un ruolo di primo piano tra le istituzioni a tutti i livelli, coinvolgendo anche famiglie e imprese. Le comunità energetiche, rappresentano indubbiamente un argomento di grande rilevanza, influendo non solo sull'ambiente ma anche sulle finanze delle famiglie e delle imprese. Di fronte a questi temi, la maggioranza che guida il Comune ha deciso di non partecipare al bando di Regione Lombardia per finanziare l'avvio delle comunità energetiche motivando la scelta con la “mancanza di personale tecnico comunale in grado di gestire ulteriori finanziamenti aggiungendo altresì di non essere attualmente in grado di affrontare nuove sfide finanziarie”.

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Secondo Cambia, queste affermazioni sarebbero irresponsabili e denoterebbero “l'incapacità e il fallimento politico dell’Amministrazione Comunale nel migliorare l'organizzazione degli uffici comunali”.

“Il nostro gruppo - continua Colosimo - aveva già espresso molti dubbi sulla volontà effettiva dell'attuale maggioranza di portare avanti in modo efficace tale proposta. Come si è dimostrato, la proposta discussa a suo tempo in consiglio comunale è stata una sorta di "passerella" di lorsignori per portare sulla stampa gli argomenti, ora di interesse, del senatore Arrigoni. Invitiamo la Giunta Comunale a gestire la nostra città con senso di responsabilità e a considerare tutti i bandi e le richieste di finanziamento in ogni settore, per non perdere queste importanti opportunità atte ad ottenere risorse pubbliche in questa fase storica dove molti sono i bisogni insoddisfatti della nostra comunità”.

Luca de Cani

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