nuovi obiettivi

CISL Monza Brianza Lecco, le priorità: lavoro, pensioni e welfare

Il sindacato affronta le criticità del mercato occupazionale, propone misure per garantire pensioni dignitose

CISL Monza Brianza Lecco, le priorità: lavoro, pensioni e welfare
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Con la ripresa delle attività dopo la pausa estiva e l'avvicinarsi delle scelte politiche del Governo, la CISL Monza Brianza e Lecco, guidata dal Segretario Generale Mirco Scaccabarozzi, ha delineato le priorità per i prossimi mesi. Queste riguardano il lavoro, le pensioni, la crisi demografica e il welfare, con particolare attenzione alla stabilità e alla qualità dell'occupazione.

Occupazione: sfide e prospettive per il territorio

Secondo i dati Anpal, per il periodo agosto-ottobre 2024, nel territorio monzese sono previste circa 18.000 assunzioni. Tuttavia, il saldo è negativo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, con una diminuzione di 1080 unità. Il settore dei servizi, che rappresenta oltre il 72% delle nuove assunzioni, continua a essere il più dinamico, in particolare nei servizi di alloggio e ristorazione, commercio e assistenza alle persone.

Nonostante la crescita della domanda di lavoro, solo il 31% dei contratti sarà a tempo indeterminato, mentre il 69% sarà costituito da contratti a termine. Questo squilibrio, insieme alle difficoltà delle aziende nel trovare i profili giusti, rappresenta una sfida cruciale per il sindacato. La CISL sottolinea l'importanza di politiche attive per la formazione e di investimenti mirati per rendere il lavoro più stabile e meglio retribuito.

La necessità di investire in digitalizzazione e formazione

Per far fronte alla crescente difficoltà delle aziende nel reperire personale qualificato, Scaccabarozzi evidenzia la necessità di rafforzare il sostegno alle produzioni strategiche e di investire in digitalizzazione e formazione. La CISL chiede che le risorse siano rese accessibili anche alle piccole e medie imprese, mettendo al centro la persona e la qualità del lavoro. Tra le proposte avanzate, c’è quella della partecipazione dei lavoratori alla vita e agli utili delle imprese, per creare una crescita economica sostenuta e condivisa.

Manovra economica 2025: le proposte della CISL

In vista della Manovra economica per il 2025, la CISL punta a riconfermare le misure sociali e fiscali conquistate negli anni precedenti. Tra le richieste figurano la riduzione del cuneo fiscale per le fasce medio-popolari, l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef e la defiscalizzazione dei proventi della contrattazione nazionale e decentrata, estesa anche al settore pubblico. Inoltre, la CISL chiede l’indicizzazione delle pensioni e propone un pensionamento con Quota 41, senza limiti di età.

La CISL ha inoltre evidenziato l'importanza di garantire un futuro dignitoso ai giovani, proponendo una pensione di garanzia per chi è impiegato in lavori frammentati e un sostegno alla previdenza complementare. Si sottolinea anche l'urgenza di maggiore flessibilità per le donne e chi svolge lavori gravosi o di cura. Secondo Scaccabarozzi, queste misure sono fondamentali per contrastare il fenomeno del cosiddetto "inverno demografico", strettamente legato alla crisi del mercato del lavoro.

Sanità: integrazione tra bisogni sanitari e socio-assistenziali

Sul fronte della sanità, la CISL si impegna a monitorare l'implementazione dei nuovi presidi sociosanitari previsti dalla legge regionale, con particolare attenzione alle case di comunità, luoghi dove si realizzerà l’integrazione tra servizi sanitari e socio-assistenziali. Inoltre, il sindacato continua a collaborare con le ASST territoriali per ridurre le liste d'attesa e affrontare la carenza di personale sanitario, problema che crea condizioni di lavoro insostenibili.

Con l'autunno alle porte, la CISL si prepara a un periodo intenso di confronti e sfide, senza pregiudizi ideologici, ma con l'obiettivo di difendere e migliorare le condizioni lavorative, sociali e sanitarie del territorio.

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