Ambiente

Cava Magnodeno, Gattinoni: "La politica entra in gioco adesso"

Intervento del sindaco in Consiglio comunale per chiarire posizione e ruolo dell'Amministrazione.

Cava Magnodeno, Gattinoni: "La politica entra in gioco adesso"
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Cava Magnodeno: il sindaco Mauro Gattinoni è intervenuto nel Consiglio comunale riunito lunedì a Palazzo Bovara, con una comunicazione tesa a chiarire la posizione dell'Amministrazione comunale nella vicenda che ha tenuto banco nelle scorse settimane. Un intervento che è anche una replica alle critiche fioccate sul Comune di Lecco, e sulla Giunta attualmente in carica, accusata - dopo il nulla osta al progetto di ampliamento dell'area di escavazione, rilasciato dalla Conferenza dei Servizi in sede provinciale, venerdì 14 maggio  - di   aver abbandonato "la maschera dell'ambientalismo".

Cava Magnodeno: "Comunicazione grossolana"

"La questione dell'escavazione del Magnodeno e anche l'attività condotta dai vari comitati ha giustamente posto all'attenzione istituzionale e dell'opinione pubblica alcuni temi che riguardano complessivamente la sostenibilità ambientale, economica e sociale di una attività obiettivamente invasiva come è quella della escavazione. Purtroppo la comunicazione, ampia, ripetuta e rimbalzata spesso anche sui media locali, ha generato approssimazioni abbastanza grossolane" ha premesso Gattinoni.

"Non basta uno schiocco di dita per aprire e chiudere una cava"

Ai detrattori il  primo cittadino lecchese contesta "attribuzioni improprie di poteri e prerogative  al Comune di Lecco o addirittura al sindaco, quasi che bastasse uno schioccare di dita per aprire o chiudere le cave. Non è così". "Esiste una ben precisa gerarchia di autorizzazioni, politiche e poi amministrative, che sovrintendono a una attività così impattante" ha spiegato.

Autorizzazione estrattiva rilasciata dalla Regione nel 2014

"Ricordo che le  autorizzazioni all'escavazione risalgono al 2014. Sussiste un'autorizzazione regionale di durata ventennale che si esaurirà nel 2034. L'attività specifica che negli ultimi mesi  ha coinvolto Comune e   tutta la Conferenza dei servizi, composta anche da Regione Lombardia, Ats, Arpa, Soprintendenza  e Provincia, è stata invece quella della Valutazione di impatto ambientale richiesta dalla proprietà Unicalce proprio per dare seguito a quella autorizzazione ottenuta in seno al Piano provinciale cave".

Fin qui pareri tecnici, non indirizzi politici

In tal senso, ha spiegato ancora Gattinoni,  "la competenza del Comune è limitata a tre ambiti ben specifici. Ovvero il governo della viabilità locale, l'osservazione e la garanzia del reticolo idrico minore e il recupero ambientale, cioè la piantumazione degli spazi che via via vengono scavati. Il parere è di tipo tecnico: partecipano gli Uffici comunali alle conferenze dei servizi, non i politici perché non c'è da indirizzare alcuna scelta, semmai da garantire la corrispondenza all'osservazione alle norme e alle leggi vigenti".

"Il Comune ha chiesto tre volte approfondimenti"

"In Conferenza Servizi il Comune di Lecco, per ben tre volte, ha chiesto approfondimenti, ha espresso pareri su sospensive, chiesto integrazioni documentali, revisioni progettuali" ha ricordato il primo cittadino. "E' solo alla quarta conferenza, e a distanza di un anno, che è stato decretata per bocca della Provincia, l'ente che ha fatto sintesi di tutti i pareri,  l'autorizzazione a procedere, sulla base della valutazione dell'impatto ambientale, nell'autorizzazione regionale".

Gattinoni: "La politica entra in gioco oggi"

"In sostanza la politica entra oggi in gioco. Chiusa la pagina tecnica, chiuso il confronto in commissione e ai tavoli, ci saranno chiari e immediati indirizzi politici da parte di questa Giunta e di questa Amministrazione circa la qualità della convenzione da sottoscrivere con Unicalce e soprattutto le destinazioni urbanistiche future del Pgt  in merito all'uso pubblico di quegli spazi".

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