Cassago, la maggioranza di Rosaura Fumagalli è ufficialmente a pezzi

L'assessore Colzani e il consigliere Cossetta hanno rimesso le deleghe nelle mani del sindaco, aprendo lo scontro fratricida in vista delle elezioni.

Cassago, la maggioranza di Rosaura Fumagalli è ufficialmente a pezzi
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La maggioranza del sindaco Rosaura Fumagalli a Cassago è andata ufficialmente in pezzi. A sancirla è stata la decisione, presa questa mattina ed emersa nella serata durante il Consiglio comunale, da parte dell'assessore Lorenzo Colzani e del consigliere delegato Marco Cossetta di rimettere le deleghe nelle mani del primo cittadino.

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Lorenzo Colzani

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Marco Cossetta

Rosaura Fumagalli, maggioranza a pezzi

La decisione di Colzani e Cossetta è stata presa nella mattinata di oggi, mercoledì. Il primo, assessore, ha riconsegnato al sindaco la delega ai Lavori pubblici, il secondo quelle a Miniera Holcim, Commercio e Attività produttive. E nel corso del Consiglio comunale di questa sera i due hanno spiegato la loro motivazione, che apre ufficialmente il fronte in vista delle elezioni comunali del 26 maggio.

"Fino in fondo ho cercato di convincerti a restare in questo gruppo, che è un gruppo storico per Cassago - ha esordito Cossetta rivolgendosi direttamente al sindaco Fumagalli - Non so se hai recepito queste mie parole, ma ho constatato che per diversi motivi hai dichiarato che non consideri più presenti le condizioni per lavorare in questo gruppo storico, che a Cassago esiste dal 1975. Ne prendo atto". Alle parole di Cossetta hanno fatto eco quelle dell'assessore Colzani. "Durante questi lavori che si sono susseguiti per due settimane è emersa la necessità di buona parte della lista di ragionare su chi fosse la figura ideale per i prossimi anni - ha spiegato il giovane assessore - La dialettica era aperta ma si è poi interrotta, perché il sindaco ha deciso di abbandonare questa lista, alla quale io sento di appartenere e dalla quale sono emerse figure importanti per il nostro paese. A partire dal compianto Gaetano Sala fino agli altri sindaci che si sono susseguiti fino a oggi. A questa storia mi sento di appartenere, non posso stare in una maggioranza con un sindaco che questa storia l'ha abbandonata lavorando a un progetto ad personam".

Gli interventi di sindaco e vicesindaco

Dura la replica del sindaco Rosaura Fumagalli, che ha espresso tutta la sua amarezza per la decisione di lavare i cosiddetti panni sporchi pubblicamente da parte dei due consiglieri di maggioranza. "Nel 2014 abbiamo scritto un programma tutti insieme, con anime politiche differenti. Chi le detta le condizioni politiche? Solo una parte di queste anime? Sento parlare di nostra lista... questa lista la sento anche mia. Non ho abbandonato nulla, semplicemente mi sono allontanata quando non ci sono più state le condizioni dopo essermi messa a disposizione. Prendo atto delle decisioni, comunque legittime".

Nel dibattito è intervenuto anche il vicesindaco Guglielmo Giussani, che ha colto l'occasione per dichiarare ufficialmente conclusa la sua esperienza politica, esprimendo a sua volta rammarico per lo scontro tra le diverse anime della maggioranza. "In un gruppo ci sono momenti in cui gli obiettivi non coincidono, ma se si vuole costruire qualcosa credo si debba partire dal rispetto del lavoro degli altri. Non si possono cercare alleanze e appoggi senza rispetto, dico solo questo. Io già tempo fa avevo detto che per me sarebbe stato l'ultimo mandato e lo confermo, ma uscire in questo modo sinceramente mi spiace molto. Ci giudicherà chi ha usufruito dei servizi".

Il veleno in coda

Velenosa la coda del Consiglio comunale, con un ultimo botta e risposta. "Il sindaco ci è venuto a dire che non si sente parte di questo gruppo e pertanto ha abbandonato i lavori, questa è la realtà dei fatti" ha ribadito Colzani. Piccato il sindaco Fumagalli, che non ha risparmiato una stoccata a presunte dinamiche esterne alla maggioranza. "E' troppo comodo, perché il rispetto lo si deve a tutti, non solo a me. Se però ci sono altre indicazioni che vanno ben oltre l'aspetto amministrativo, se dietro ci sono dinamiche che vanno oltre il Comune di Cassago, allora stiamo parlando di altro...". Un riferimento neanche troppo velato all'ex sindaco Gian Mario Fragomeli? In molti, tra l'insolitamente numeroso pubblico, l'hanno inteso così...

L'articolo del Giornale di Merate e l'inizio del dibattito

Che il clima nella maggioranza di Cassago fosse tutt'altro che sereno ormai da tempo, non è certo un mistero. Così come non era un mistero che una parte della squadra che nel 2014 aveva sostenuto Rosaura Fumagalli alle elezioni comunali aveva ormai preso le distanze dall'operato dall'ex vice di Gian Mario Fragomeli, pur mantenendo una compattezza di facciata per garantire l'ordinaria amministrazione. L'articolo del Giornale di Merate pubblicato in esclusiva martedì 8 gennaio (nel quale si avanzava l'ipotesi fondata di una candidatura di Lorenzo Colzani o in alternativa dell'ex sindaco Maurizio Corbetta) aveva palesato le incomprensioni tra sindaco e parte della Giunta e di fatto acceso la miccia.

La settimana seguente era giunta la precisazione da parte del sindaco Rosaura Fumagalli, che aveva messo i puntini sulle i soffermandosi sul termine "sfiducia" che altro non era che una licenza giornalistica che ben rappresentava il venir meno della fiducia, appunto, da parte di un pezzo della sua ormai ex squadra.

Dopo lo strappo di Colzani e Cossetta, Cassago entra ufficialmente in clima elettorale. E saranno scintille, perché Rosaura Fumagalli sta veramente reclutando candidati per una lista alternativa. E non è escluso che ne possa nascere anche una terza...

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