Regione Lombardia ha approvato la nuova programmazione regionale dedicata al caregiver familiare, uno strumento che integra e completa il Fondo per la Non Autosufficienza (FNA) – esercizio 2026. L’obiettivo è rafforzare gli interventi domiciliari rivolti a persone anziane e a persone con disabilità non autosufficienti, riconoscendo il ruolo fondamentale svolto ogni giorno dai caregiver familiari.
Caregiver familiare: da Regione Lombardia oltre 4,7 milioni per la non autosufficienza
Le risorse disponibili, pari a 4.779.000 euro e provenienti dal Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare – annualità 2024, saranno utilizzate nell’ambito della programmazione FNA 2026 per attivare interventi sia di assistenza indiretta sia diretta, in linea con i bisogni dei territori.
Il riparto regionale prevede:
• 3.297.510 euro (69%) destinati ai caregiver di persone anziane non autosufficienti ad alto bisogno assistenziale e di persone con disabilità con necessità di sostegno intensivo molto elevato. Le risorse verranno distribuite alle ATS secondo due criteri:
− 50% in base al numero di utenti presi in carico alla Misura B1 – FNA 2024 esercizio 2025 (al 30.09.2025 piattaforma SMAF);
− 50% in base alla popolazione residente nell’Ambito territoriale di riferimento.
• 1.481.490 euro (31%) destinati ai caregiver di persone anziane non autosufficienti a basso bisogno assistenziale e di persone con disabilità con necessità di sostegno intensivo elevato. Anche in questo caso le risorse verranno ripartite secondo:
– 50% popolazione residente nell’Ambito territoriale;
– 50% utenti presi in carico dalla Misura B2 – FNA 2024 esercizio 2025 (al 30.09.2025 piattaforma SMAF).
Le risorse dedicate al lavoro di cura svolto dai caregiver nell’ambito della precedente Misura B2 saranno trasferite agli Ambiti territoriali tramite le ATS, secondo i criteri stabiliti nel provvedimento.
“Con questo provvedimento – afferma il Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia, Mauro Piazza – diamo una risposta concreta alle famiglie che ogni giorno si prendono cura di un proprio caro non autosufficiente. Il nostro impegno è sostenere chi si trova a gestire situazioni delicate, spesso in solitudine, riconoscendo il valore del lavoro di cura e garantendo risorse certe e immediatamente utilizzabili.”
“Il Lecchese potrà contare su risorse aggiuntive per rafforzare i servizi domiciliari e i progetti personalizzati, garantendo continuità a interventi già avviati e aprendo la strada a nuove opportunità di supporto. È un passo avanti significativo verso una rete di assistenza più solida, più vicina alla quotidianità delle famiglie e più attenta ai bisogni reali del territorio”, conclude.