Carcere di Lecco : Liberi e Uguali denunciano situazione di emergenza

La visita al carcere di Lecco (a Pescarenico) del Partito Liberi e Uguali è avvenuta domenica 18 febbraio. L'On. Daniele Farina, accompagnato da Vanda Bono, Emanuele Manzoni e Corrado Conti ha analizzato lo stato dell'Istituto penitenziario in mattinata. "Impossibile non notare la situazione di emergenza".

Nel carcere di Lecco mancano agenti carcerari

Negli ultimi anni il carcere ha "perso" cinque dipendenti senza che fossero sostituiti con nuovi assunti. La situazione diventa di emergenza dalle 16 alle 24 quando rimangono in servizio solo 3-4 guardie per l'intera struttura. Peggio quando un detenuto viene ricoverato ed è necessario chiamare agenti da casa o da altre località. La mancanza di organico rende poi impossibile organizzare attività culturali, educative e sportive.

Mancanza di personale sanitario

L'unica assistente sociale è in maternità e non è stata sostituita. Altri operatori sanitari sono sono presenti dalle 8 alle 20 ma nessuno si preoccupa di mettere in atto le terapie serali per i numerosi tossicodipendenti.

Sovraffollamento

Il carcere per regolamento dovrebbe ospitare un massimo di 53 detenuti. In realtà la media dei detenuti è di 70-75. Difficile, così, monitorare i detenuti più giovani che vivono il carcere per la prima volta.

Carenza di fondi

Il carcere soffre di un'allarmante carenza di fondi. Quest'anno sono stati stanziati solo 1800 euro per la spesa annuale per le pulizie e per l'igiene personale. Manca anche un generatore di corrente per le emergenze e tante parti della struttura andrebbero messe in sicurezza. I problemi sembrano venire tutti addossati al personale, che  nonostante i problemi tenta di supplire all'emergenza.

Il partito Liberi e Uguali dopo questa visita afferma di non vedere il carcere come risposta ad ogni forma di reato. Ma anzi pensa sia meglio abolire la detenzione per i reati minori. Questi potrebbero essere sostituiti da lavori di piccola utilità e da un risarcimento monetario.