L'intervento

Boscagli: “Biglietti del teatro introvabili. Perché anche le cose belle devono essere fatte male?”

Il candidato di FdI: "Perché non aprire soltanto ai lecchesi che hanno pagato la ristrutturazione?"

Boscagli: “Biglietti del teatro introvabili. Perché anche le cose belle devono essere fatte male?”

Biglietti del teatro introvabili: perché anche le cose belle devono essere fatte male?”. Lo afferma il candidato sindaco per le Amministrative di Lecco di Fratelli d’Italia che oggi, martedì 25 novembre 2025 è sceso in campo con un affondo al Comune.

“Il Comune non pensa a ciò che è meglio per i lecchesi”

Sul tappeto il tema della prenotazione dei biglietti per il teatro tutti esauriti in pochissime ore. “Se c’è una costante di questa amministrazione è quella di non riuscire davvero mai a pensare a quello che sia il meglio per il cittadino di Lecco, la sua quotidianità e la normalità della vita locale” afferma infatti Boscagli. “Che sia lo stadio, la viabilità, il Bione, fino all’ultima tragicommedia dei biglietti del teatro, ogni volta il lecchese rimane attonito. Eppure l’idea era bella, un po’ panem et circenses, certo, con quel tocco populista in vista delle elezioni, ma bella: Riapre il teatro, venite tutti gratis”.

“Ma il teatro ha solo 400 posti”

“Ma allora perché non pensare all’ovvio, cioè che per un teatro di soli 400 posti non puoi fare un click day con 4/6 posti prenotabili per ciascuna data (nemmeno a persona)? Questo rende quasi impossibile la prenotazione a tanti, a favore di pochi. Ovviamente la prenotazione è anche andata subito in crash… E soprattutto, se il teatro è stato restituito oggi ai lecchesi, ristrutturato dopo anni con soldi lecchesi, com’è possibile non aver previsto che almeno la prelazione fosse in larga parte, se non integralmente, per i residenti di Lecco che lo hanno pagato? Tanto più nella fase della riapertura e dell’inaugurazione – con la prima serata del 29/11 ancora bloccata- che doveva essere insieme al 6 dicembre una vera e propria settimana di lecchesità, nel senso più alto e coinvolgente possibile. Invece non è solo un’occasione persa per i lecchesi – ed è un vero peccato – ma l’ennesima mancanza di attenzione che rende spesso vano anche ciò che di buono viene fatto” conclude Boscagli.