I bambini sono tutti uguali. Magni inteviene sullo Ius Soli

"Basta luoghi comuni, poniamo attenzione sui dati reali"

I bambini sono tutti uguali. Magni inteviene sullo Ius Soli
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Dopo lo sciopero della fame dell'Onorevole Tentori e le critiche del Senatore Arrigoni anche Tino Magni  Sinistra Italiana Lombardia intervengono sulla questione Ius Soli.

Ius Soli

"Il Governo ha deciso di rinviare l’approvazione della legge accettando il ricatto e la strumentalizzazione della destra, che sul tema dell'immigrazione fomenta odio ed intolleranza attraverso lo spauracchio dell’invasione e dell’islamizzazione del nostro paese, generando paure e lotte tra i poveri" spiega Magni. "Fortunatamente c’è un’opinione pubblica democratica che si oppone a tutto questo, con argomenti umanitari e valoriali; importanti ma non sono sufficienti a contrastare questa ondata di intolleranza".

I dati

"Per questo riteniamo necessario, porre l’attenzione sui dati reali che dimostrano quale sia il contributo che l’immigrazione regolare offre allo sviluppo economico, sociale e demografico del nostro paese".

"Il 58% degli immigrati in Lombardia ha un lavoro regolare, sono 682.000 i censiti dall'INPS. L'età media degli immigrati in Lombardia è di 33 anni di cui il 24%, cioè 286.000, ne ha meno di 19. Questo dato dimostra quanto è importante l’approvazione della legge sullo ius soli per la Lombardia, non solo perché un quarto della popolazione composta da giovani, ora definita immigrata, acquisirebbe la cittadinanza ma anche invoglierebbe una parte degli adulti che pur avendone il diritto non la richiede".

Stop ai luoghi comuni

"Sfatiamo e diciamo basta ai luoghi comuni come si vede dai dati gli immigrati si mantengono, nonostante la crisi, nonostante la precarietà che contraddistingue la loro vita, non sono un peso per la comunità. Lo certifica il centro studi della Regione Lombardia, Eupolis: in questa regione gli immigrati producono un avanzo consistente e si confermano una risorsa per l'oggi ma anche per il domani".

Troppa disuguaglianza

"Detto tutto ciò resta una grande disuguaglianza, il divario di reddito è enorme rispetto agli altri cittadini, particolarmente in Lombardia, la media lombarda è di 37.000 euro per abitante, per gli immigrati in questa regione è di 6.550 euro, più vicini a loro sono i cittadini provenienti dal Sud (es. Calabria) con 15.550 euro. Come si vede c'è sempre qualcuno più a sud degli altri.
Infine un dato, solo apparentemente curioso, in Lombardia ci sono ben 8.713 stranieri che frequentano le nostre università".

 

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