69 Comuni lecchesi firmano per l'abolizione della Legge Delrio
Più del 75% dei Comuni lombardi chiede il rilancio dell'Ente Provincia.

Sono 69 i Comuni lecchesi che hanno firmato per l'abolizione della Legge Delrio
Più del 75% dei Comuni lombardi chiede il rilancio dell'Ente Provincia: sono infatti 1.037 (su 1.374 in Lombardia, esclusi quelli di Milano in quanto Città Metropolitana) i Sindaci ad aver firmato l'iniziativa promossa dall’Unione Province d'Italia (Upi) per proporre a Governo e Parlamento di proseguire con determinazione nel percorso di revisione della “Legge Delrio”. Nella nostra provincia sono 69 su 85.
Legge Delrio invisa alla provincia lecchese
“Il primo passo, l'ottenimento di un ampio consenso istituzionale “dal basso”, è stato compiuto e la risposta da parte dei Comuni rende doverosa la presentazione al Governo in carica di questa importante istanza. Inoltre la significativa adesione ci permette di avere maggiore consapevolezza e forza, nel sottolineare quanto sia avvertita con urgenza la necessità di porre le Province nella condizione di poter amministrare e svolgere le loro funzioni il prima possibile, in quanto ci sono problematiche da risolvere immediatamente, legate ad esempio alla messa in sicurezza di strade e ponti, scuole ed edifici”, afferma Vittorio Poma, Presidente dell'Unione Province Lombarde (Upl).
Recupero del ruolo e dell’autorevolezza di Province
Sull’onda della risposta estremamente positiva dei Sindaci lombardi, i Presidenti delle Province Vittorio Poma (Pavia), Fiorenzo Bongiasca (Como), Claudio Usuelli (Lecco), Francesco Passerini (Lodi) e Luca Santambrogio (Monza e Brianza), presenti al Consiglio Direttivo, con i Vicepresidenti Pasquale Gandolfi (Bergamo), Rosolino Azzali (Cremona) e Paolo Galeotti (Mantova), il Consigliere della Provincia di Brescia Filippo Ferrari e il Direttore Upl Dario Rigamonti, auspicano un nuovo e importante scenario, che preveda un progressivo recupero del ruolo e dell’autorevolezza di Province e Città Metropolitane ed una profonda rivisitazione dell’impianto normativo, che richiede scelte legislative chiare e coerenti da parte del Parlamento, in modo da consentire loro di gestire le funzioni ed erogare i servizi affidati.