Lago

"Rive Pulite": la cura del territorio che coinvolge i soggetti fragili

Un’attenzione al bene pubblico investendo in attività di manutenzione di rive, spiagge e arredi urbani

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E' stata presentata nella mattinata di oggi, mercoledì 3 maggio 2023, nella sede della Polisportiva di Mandello la seconda edizione del progetto sociale e inclusivo “Rive Pulite. Per la cura di luoghi e legami” che promuove un’attenzione al bene pubblico investendo in attività di cura e manutenzione di rive, spiagge e arredi urbani, nei Comuni di Abbadia Lariana, Mandello Del Lario, Varenna, Perledo e Bellano. Si tratta di un progetto che  favorisce l’inclusione socio lavorativa di persone disoccupate in condizione di fragilità e svantaggio sociale.

Il progetto sociale di "Rive Pulite" sul lago

Oggi i rappresentanti degli enti coinvolti hanno spiegato, più nello specifico, gli obiettivi e le finalità del progetto e anche qualche novità rispetto alla sperimentazione dello scorso anno, conclusasi in maniera molto positiva.

Ad aprire gli interventi la presidente dell’Ambito territoriale di Bellano e assessore servizi e politiche sociali del Comune di Varenna, Gabriella Del Nero, che ha subito ringraziato  “i consorzi e le cooperative del territorio coinvolti, Asst, Fondazione Comunitaria del Lecchese, la Comunità Montana e i Comuni perché anche loro, quest’anno, hanno partecipato economicamente con un piccolo contributo, mentre lo scorso anno il progetto era stato interamente finanziato dalla Comunità Montana”. Costo complessivo dell’iniziativa è 75.000 euro, di questi 20.000 euro sono stati donati dalla Comunità Montana, altri 31.640 euro dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese attraverso il fondo “Aiutiamoci nel lavoro”, mentre la parte restante è stata coperta dai contributi dei Comuni e da un progetto di fundraising.

 

La parte più operativa del progetto, che vedrà impegnati circa dieci soggetti svantaggiati, vede coinvolti anche il servizio educativo al lavoro di “Mestieri Lombardia”, il Consorzio Consolida e la Cooperativa sociale “Larius”.

Il sostegno di Fondazione Comunitaria Lecchese e Comunità Montana

La presidente di Fondazione Comunitaria del Lecchese Maria Grazia Nasazzi ha voluto sottolineare alcune parole chiave che hanno accompagnato il progetto come la “cura” e i “legami”: “Queste sono le sfide più importanti: partire dai bisogni e dalle fragilità del territorio e riuscire a dare delle risposte. Per farlo bisogna mettere le persone al centro e sono sempre loro che possono rendere un luogo più o meno accogliente. Inoltre c’è una profonda sintonia tra questo progetto e le tre parole che ripetiamo sempre in fondazione, ossia appartengo, sostengo e curo”.

In seguito sono intervenuti la coordinatrice dell’Ufficio di Piano Ambito di Bellano, Federica Bolognani, il direttore di Mestieri Lombardia – Servizio educativo al lavoro Marco Bottaro e il direttore della cooperativa Larius, Andrea Trussoni, i quali, hanno fatto il punto sull’obiettivo da raggiungere, ossia “dare delle risposte concrete a un riorientamento lavorativo di lungo o breve periodo per l’inclusione e la promozione e gestione territoriale inclusiva”.

 

"Rive Pulite": la cura del territorio che coinvolge i soggetti fragili

Il coinvolgimento dei giovani

 

“Le persone impegnate avranno un contratto di 6 mesi che poi potrebbe aprire nuove opportunità lavorative - ha spiegato l’assessore ai servizi e politiche sociali del Comune di Mandello  Guido Zucchi - infatti grazie a questi preziosissimi progetti in questi ultimi anni tre contratti sono diventati a tempo indeterminato nel nostro Comune. Penso di poter parlare a nome di tutte le Amministrazioni comunali coinvolte quando dico che le attività delle squadre che saranno impegnate in Rive Pulite non devono essere confuse con la manutenzione ordinaria dei nostri operatori, qui andiamo oltre, e parliamo di far crescere la cura del bene pubblico e poterla trasmettere agli altri cittadini e ai tanti turisti che visitano i nostri paesi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Tiziano Corti, operatore di comunità, che ha visto in prima persona i frutti del progetto: “La sfida ora è ampliarci sempre di più, radicarci sul territorio, entrare nelle comunità e trasmettere questi valori. Lo scorso anno abbiamo collaborato con i ragazzi dei centri estivi a Bellano e Mandello, quest’anno abbiamo anche aperto un dialogo con due istituti comprensivi per coinvolgere ancora di più gli studenti”.

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