Technoprobe: "Portiamo un piccolo segno di bellezza nella vita di tutti"
La multinazionale lecchese sostiene la nostra nuova iniziativa: scopriamo il suo spirito green e il suo impegno per il territorio.
Facciamo fiore la nostra Terra e portiamo un piccolo segno di bellezza nella vita di tutti, soprattutto in un periodo dove le difficoltà non mancano. Questo è lo spirito che vede insieme il nostro giornale e Technoprobe, la multinazionale lecchese leader nel settore dei semiconduttori e della microelettronica. L’azienda di Cernusco Lombardone, infatti, ci ha accompagnato anche l’anno scorso nella nostra iniziativa “Facciamo l’orto in casa”, ospitando presso la propria sede la premiazione finale, e quest’anno ha deciso di sostenere il nuovo progetto “Facciamo fiorire la nostra Terra”.
Technoprobe: "Portiamo un piccolo segno di bellezza nella vita di tutti"
Paolo Cavallotti, Communication & Marketing Manager di Technoprobe, spiega il motivo di questa scelta:
"Ci ha fatto molto piacere essere coinvolti l’anno scorso in questa iniziativa: ci sembra un’ottima idea, in tempi segnati dalla pandemia, quella di portare un po’ di spirito green nelle case delle persone. Una collaborazione nasce anche da una solida relazione con il Gruppo Netweek, abbiamo sempre creduto nelle sue iniziative perché si sposano con la filosofia della nostra azienda, che da sempre pone molta attenzione verso il territorio, cercando di restituire al nostro territorio il maggior bene possibile".
La sostenibilità è un tema centrale ormai da anni e con la pandemia lo è diventato ancora di più. Per voi cosa vuol dire essere green?
"E’ un aspetto che sta molto a cuore al nostro fondatore, Giuseppe Crippa, che fin dall’inizio ha dato una forte spinta all’azienda per crescere in modo sostenibile, una sua costante visione che permea tutta l’azione della proprietà e del management e ricade quindi su tutta l’azienda. In questo periodo stiamo facendo un ampio studio su tutti gli aspetti legati all’impatto sostenibile della nostra azienda, per migliorarci ogni anno. Da tempo, poi, abbiamo aperto un orto sociale presso la nostra sede, che, oltre a dare lavoro a persone in difficoltà, vuole essere un contributo per il territorio, anche grazie all’attività di riforestazione. Se da un lato abbiamo l’interesse nel guardarci dentro per essere sempre più sostenibili mentre portiamo avanti il nostro business, vogliamo anche lasciare un segno green sul nostro territorio".
Con le nostre iniziative abbiamo anche cercato di valorizzare le varie esperienze di orti didattici, sociali, urbani e aziendali, come impegno da parte di tutti, piccolo o grande che sia, di dare il proprio contributo. L’aspetto educativo conta molto?
"Teniamo molto anche noi all’aspetto educativo. Ad esempio nel nostro orto, infatti, quest’anno faremo partire un campus estivo agricolo per i bambini, proprio per incentivare il legame con la terra fin da piccoli, con laboratori e attività ludiche. Non fa parte del nostro business, ma è un iniziativa così vicino alla natura della nostra azienda. Il campus sarà aperto a tutti i nostri dipendenti ma anche alle famiglie del territorio. Vogliamo dare un piccolo contributo per avvicinare le persone alla natura: siamo convinti che non basta parlare di green, ma deve diventare un aspetto culturale dell’individuo, insito nelle persone".
Siamo partiti dagli orti e adesso passiamo ai fiori, anche per portare bellezza, colori e profumi ai nostri balconi o giardini.
"Abbiamo voluto accompagnare Netweek in questo arricchimento dell’iniziativa, che ci è parso subito molto bello, perché unisce l’aspetto agrario, di contatto con la natura, a un messaggio di abbellimento per il territorio".
Come multinazionale, con 11 sedi nel mondo, avete sicuramente uno sguardo privilegiato a livello internazionale: tra pandemia, crisi energetica e rincari delle materie prime, come si fa a perseguire la sostenibilità?
"Più che mai, quando ci si trova in un periodo complicato dal punto di vista energetico e delle risorse bisogna avere attenzione alla sostenibilità, non possiamo cercare scorciatoie se vogliamo avere una visione di lungo periodo in termini di sostenibilità ambientale ma anche economica, quindi proprio per la sopravvivenza delle imprese. A livello internazionale, negli ultimi anni, questo tema si è compreso fortemente. Technoprobe crede molto, però, che questa visione deve diventare un’azione vera, concreta, e non deve essere solo uno slogan. Proprio perché in periodi difficili la sostenibilità deve indicarci la via per garantire a tutti un futuro".
Concludiamo con un augurio: cosa sperate da dalla nostra iniziativa?
"Il nostro augurio è che questa iniziativa, così come è stata pensata da Netweek, porti nelle famiglie, nelle case, nelle relazioni tra genitori e figli, tra nonni e nipoti, un desiderio di fare insieme un’attività bella legata alla propria terra. E in periodo di brutte notizie, speriamo di portare coi fiori un piccolo segnale di bellezza, un piccolo unguento ai dolori che ogni giorni vediamo".