Lecco-Como

Via al bonus salva Made in Italy, contributi alla ristorazione che sceglie la filiera lariana

600 milioni per il provvedimento che sostiene l’ agroalimentare nazionale dopo il tracollo-Covid Trezzi: “Si interviene in modo integrato, gli effetti si vedranno alla riapertura dei locali”

Via al bonus salva Made in Italy, contributi  alla ristorazione che sceglie la filiera lariana
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Un provvedimento positivo, che per la prima volta interviene in modo integrato “dal campo alla tavola”: gli effetti si vedranno soprattutto alla riapertura dei locali, alla fine di questo nuovo lockdown che sta colpendo pesantemente il sistema agroalimentare con la chiusura della ristorazione”. Così Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco, a proposito del nuovo bonus introdotto dal Governo per l’acquisto di prodotti Made in Italy da parte della ristorazione che ha subito nel 2020 con l’emergenza Covid un taglio del fatturato del 48% che ha travolto a cascata anche l’industria alimentare e l’agricoltura italiana. Il decreto è stato pubblicato nell’ultima Gazzetta Ufficiale n.277 e fissa “Criteri e modalita' di gestione del Fondo per la filiera della ristorazione istituito ai sensi dell'articolo 58 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126”.

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“Un provvedimento che, quindi, auspichiamo possa aiutare le imprese a ripartire: quelle della ristorazione e, allo stesso tempo, quelle del comparto agricolo che hanno subito disdette di ordini a pioggia dopo la chiusura dei ristoranti, un fenomeno che ci preoccupa e sta avendo effetti pesanti sulle filiere lariane. Quanto stabilito dal Governo è quindi un’azione importante ottenuta nell’ambito della nostra campagna di mobilitazione #mangiaitaliano per sostenere l’intero sistema agroalimentare nazionale che oggi con 3,6 milioni di lavoratori è diventato la prima realtà economica del Paese, con la responsabilità di garantire un adeguato approvvigionamento alimentare all’intera popolazione di fronte alla pandemia” ha aggiunto il presidente Trezzi. “Purtroppo, allo stato dei fatti, ancora non si vede la fine di un’emergenza che sta mettendo sotto stress un’agricoltura comunque determinata a resistere e ad essere a fianco della collettività: da parte nostra, l’impegno a garantire le forniture alimentari nei consueti canali di distribuzione e con le consegne a domicilio che molte imprese si sono attrezzate a fare. Ma, nel contempo, l’appello ai cittadini è di sostenere l’agricoltura delle due province lariane, con tutto l’indotto occupazionale ed economico, privilegiando l’acquisto dell’agroalimentare a chilometro zero”.

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Al Fondo per la filiera della ristorazione per il 2020 – sottolinea Coldiretti Como Lecco - sono stati stanziati 600 milioni finalizzati alla erogazione di un contributo a fondo perduto per l'acquisto, effettuato dopo il 14 agosto 2020, di prodotti di filiere agricole e alimentari, inclusi quelli vitivinicoli, anche DOP e  IGP,  valorizzando la materia  prima  di territorio anche attraverso l’acquisto di prodotti in vendita diretta dalle aziende agricole.

Il beneficiario è tenuto  ad acquistare almeno tre differenti tipologie  di  prodotti  agricoli  e alimentari e il prodotto principale non può superare  il  50 % spesa totale sostenuta mentre il  contributo non può mai  essere superiore  all'ammontare complessivo degli acquisti che non può essere inferiore ai 1.000  euro ne superiore a 10.000 euro (esclusa IVA) .

 Chi potrà beneficiare del bonus

Del bonus – spiega la Coldiretti interprovinciale - potranno beneficiare non solo i ristoranti, le mense e chi svolge attività di catering su base continuativa (ossia coloro che forniscono pasti presso ospedali, scuole, industrie), ma anche gli agriturismi, le attività di catering e banqueting per eventi e gli alberghi che somministrano cibo. I contributi - precisa Coldiretti Como Lecco - sono concessi nei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis e de minimis agricolo anche con la finalità di contenere gli sprechi alimentari attraverso l'utilizzo ottimale delle  eccedenze determinate anche dalla crisi  di mercato. Nella lista dei prodotti sono compresi latte 100% italiano, prosciutto crudo DOP e prosciutto cotto 100% italiano, salumi vari da suino DOP e  IGP da animali  nati  allevati  e macellati in Italia, salumi non  da carne suina (tacchino, bresaola, altro)  da animali nati, allevati e macellati in Italia, formaggi DOP o da latte 100% italiano, olio extra vergine di oliva 100% da olive italiane e/o DOP, carne bianca da animali nati allevati e macellati in Italia, carne bovina, suina, ovicaprina, cunicola  da animali  nati allevati e macellati in Italia, zuppe di cerali con verdure filiera e materia prima italiana, minestrone con verdure filiera e materia prima italiana, pasta secca con grano 100% italiano, riso da risotto con riso 100% italiano, preparati per  risotti  (alle  verdure, ai  funghi, ecc.) da materia prima italiana, passata, polpa e pelati di pomodoro 100% italiano, sughi pronti da materia prima italiana, verdure fresche o conservate in scatola o in  vetro  filiera  e materia prima italiana, verdure conservate in scatola filiera e materia prima  italiana formato per mense, legumi in scatola (fagioli, lenticchie) filiera e materia prima italiana, macedonia di frutta o frutta  sciroppata o frutta fresca da filiera e materia prima italiana, succo di frutta e purea  di  frutta  filiera  e  materia  prima italiana, crackers, pane e prodotti da forno da grano 100% italiano, vini DOP e IGP e aceti balsamici DOP e IGP.

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