Sciopero generale 26 ottobre 2018 dei sindacati di base I CORTEI

Sciopero generale 26 ottobre 2018 dei sindacati di base I CORTEI
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Sciopero generale venerdì 26 ottobre. Riguarderà tutti i settori pubblici e privati di diverse associazioni sindacali di base: Cub, Sgb, Si Cobas, Usi-Ait e Slai Cobas e Usi.

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Sciopero generale 26 ottobre 2018

Ecco gli obiettivi della protesta e cosa chiedono i sindacati al Governo:

  • Aumentare salari e pensioni, reddito garantito, ridurre l’orario di lavoro a parità di salario, abolire il jobs act, salute e sicurezza sul lavoro
  • Investimenti pubblici su ambiente e territorio per aumentare l’occupazione
  • Pensione a 60 anni o con 35 anni di contributi
  • Diritto universale a salute, abitare, scuola e mobilità pubblica
  • Rappresentanza sindacale con elezioni libere, democratiche aperte a tutte le liste. Difesa del diritto di sciopero e di manifestazione
  • Contro la guerra e le spese militari
  • Abolire le disuguaglianze salariali, sociali, economiche, di genere per tutti.

Lo sciopero generale è stato indetto per protestare, tra l’altro, – si legge in una nota- contro le misure governative, il peggioramento delle condizioni lavorative, la riduzione del sistema di protezione sociale e la piena fruizione dei diritti sociali e sanitari, per l’Istruzione pubblica e contro la legge 107/2015 per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e a favore di investimenti pubblici per ambiente e lavoro.

Le manifestazioni in tutta Italia

Manifestazioni pubbliche a supporto saranno organizzate dalle 9.30 a Milano – Torino – Firenze – Roma – Napoli – Taranto – Palermo.

A Milano il percorso della manifestazione inizierà in largo Cairoli e proseguira lungo via Cusani, Via dell’Orso, Via Verdi, p.zza della Scala, via Case Rotte, Via Catena, Piazza Meda, corso Matteotti, infine Piazza san Babila.

Tutti i settori, trasporti compresi

Difficile prevedere quale sarà l’adesione, ma il servizio pubblico, dalla sanità ai trasporti, avrà come di consueto particolari tutele. Alcune informazioni, persino in inglese, francese e in arabo, sul sito www.cub.it.

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