Ritenute sugli appalti: i costruttori chiedono l'intervento dei parlamentari lecchesi

"C’è il rischio di blocco delle attività per interi settori”

Ritenute sugli appalti: i costruttori chiedono l'intervento dei parlamentari lecchesi
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Con le nuove norme in materia di  ritenute sugli appalti c'e' un "rischio di blocco delle attività per interi settori. Serve un rinvio o una soluzione alternativa".  Ad affermarlo è il sistema ANCE che ha chiesto un forte coinvolgimento a livello locale di tutti i Parlamentari per “chiedere la soppressione delle nuove regole in materia di ritenute negli appalti o, almeno, di procrastinarne l’entrata in vigore al 1° luglio 2020, applicandole ai contratti stipulati dal  1° gennaio 2020, rivedendone i meccanismi di applicazione”.

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Ritenute sugli appalti: i costruttori chiedono l'intervento dei parlamentari lecchesi

“Abbiamo sensibilizzato i parlamentari delle nostre province perché si attivino nelle sedi competenti affinché si ponga un immediato rimedio a questa situazione che, alla luce della recente Circolare dell’Agenzia delle Entrate, rischia di mettere in serio pericolo l’attività di interi settori del mondo delle costruzioni”, afferma il presidente di ANCE Lecco Sondrio, Sergio Piazza.

"C’è il rischio di blocco delle attività per interi settori”

“Sono troppi i  profili che richiedono ulteriori approfondimenti per consentire l’adeguamento dei processi gestionali e amministrativi, sia delle imprese committenti sia di quelle esecutrici. - continua Piazza - Poter confidare su un quadro di regole chiaro in tutti gli aspetti è un presupposto imprescindibile per consentire alle imprese di riorganizzare, una volta per tutte, i processi amministrativi e gestionali e di eseguire correttamente i nuovi adempimenti che, altrimenti, si pretenderebbe di ottenere “al buio” dal prossimo 17 febbraio”.

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