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Olimpiadi 2026, quale eredità per il nostro territorio?

I politici Massimo Sertori e Mauro Piazza, insieme a Carlo Balzarini di Allianz, sono intervenuti durante l’incontro organizzato da Allianz 231 e dal gruppo Netweek: focus sui Giochi Milano-Cortina

Olimpiadi 2026, quale eredità per il nostro territorio?

Poco meno di cinque mesi ci dividono dalle Olimpiadi invernali: il tempo corre veloce ed è già ora di pensare al post-evento e a ciò che ci lascerà in dono questa manifestazione di livello planetario. E’ proprio questo lo spunto alla base dell’incontro «Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Quale sarà l’eredità per il nostro territorio?», svoltosi mercoledì 17 settembre all’Hotel Promessi Sposi di Malgrate, organizzato da Allianz 231 e Netweek.

Olimpiadi 2026, le parole di Massimo Sertori

A riflettere con imprenditori e stakeholders intervenuti per l’occasione, è stato Massimo Sertori, assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica di Regione Lombardia: «In questo momento è importante correre per arrivare pronti al grande appuntamento, per essere in grado di far fare bella figura a tutto il Paese – ha affermato – tuttavia ricordo che le Olimpiadi sono partite anni prima, generando l’arrivo di risorse ingenti sui nostri territori. Ci sono opere che erano attese da decenni e che in precedenza non sono mai state fatte: ora sono state finanziate grazie ai Giochi invernali. I lavori creano disagi? Sì, certo, però sono necessari. In sostanza abbiamo intercettato qualche miliardo di investimenti per interventi di cui avevamo bisogno, ma che non eravamo in condizioni di fare».

Oltre le infrastrutture

Sertori non si è concentrato solo sul lato infrastrutturale: «Alle Olimpiadi ci saranno 95 nazioni, sarà un evento che ci darà una visibilità internazionale incredibile, potremo portare i nostri territori nel mondo. E spetta a noi decidere che cosa far vedere: penso ai prodotti enogastronomici per esempio. Inoltre c’è anche un discorso di continuità, che non tutti conoscono: nel 2028 si svolgeranno le Olimpiadi giovanili chiamate Dolomiti-Valtellina e ovviamente utilizzeranno le strutture sportive sistemate per il 2026».

Verso un turismo di qualità

Insomma, come sarà il post Olimpiadi secondo Sertori? «Dobbiamo costruirlo decidendo quale offerta vogliamo dare al mondo – ha continuato l’assessore regionale – che turismo vogliamo? Io penso di tipo qualitativo, che non significa soltanto hotel 5 stelle, ma mi riferisco alla capacità di ospitare chi viene a trovarci dando loro un’emozione. Oggi abbiamo creato condizioni importanti, a livello di infrastrutture e visibilità, quindi spetta sia al pubblico che al privato pensare all’offerta. Penso anche che sia una occasione straordinaria per legare Milano, il Lario e la Valtellina».

La riflessione di Mauro Piazza

Ad aprire l’incontro, moderato da Giancarlo Ferrario, sono state le parole di Mauro Piazza, sottosegretario con delega Autonomia e Rapporti con il Consiglio Regionale della Lombardia: «Queste Olimpiadi rappresentano per noi un’opportunità straordinaria e mi auguro che le cose vadano come sono andate con Expo 2015, manifestazione che ha avuto un impatto importante, di cui il nostro territorio ha beneficiato – ha affermato – inoltre per la prima volta nella storia parliamo di Giochi voluti da due Regioni, Lombardia e Veneto, e ora a trarne vantaggio sarà l’intero Paese». Piazza continua: «Scendendo nel particolare posso affermare che lo sforzo di persone come Massimo Sertori e Attilio Fontana hanno reso possibile le Olimpiadi, facendo concretizzare opere che cambieranno in meglio la vita di persone e imprese nei prossimi anni. Perciò mi sento di dire con fiducia che l’eredità rappresenterà una svolta positiva per il territorio».

L’intervento di Carlo Balzarini

L’altro illustre ospite al dibattito è stato Carlo Balzarini, Head of Market Management & Network Communication in Allianz e vice direttore generale e responsabile Wealth Management & Marketing in Allianz Bank Financial Advisors: «Da sempre abbiamo grande attenzione per la vicinanza al territorio – ha dichiarato – oltre a mettere il nostro brand su impianti sportivi e non solo, cerchiamo di capire come organizzare il nostro intervento. Il percorso di Allianz con le Olimpiadi parte dall’ormai lontano 2006, come partner del Movimento Paralimpico Internazionale, e dal 2021 è partner mondiale del Movimento Olimpico Internazionale, ruolo che abbiamo recentemente rinnovato fino al 2032. E inoltre siamo anche assicuratori dei Giochi».

La presenza di Allianz

La presenza di Allianz si traduce su più fronti, figlia di una marcata vicinanza allo sport e ai suoi valori globali. In Italia, Allianz è infatti Top Partner del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato Fiamme Oro e «con il progetto “Sognando Milano Cortina 2026: Sulle Spalle dei Giganti” abbiamo coinvolto sei atleti e paratleti italiani e sei leggende dello sport nazionale, come per esempio Kristian Ghedina. Il percorso sfocerà in un docufilm realizzato con RAI, che andrà in onda prima delle Olimpiadi». Balzarini poi guarda avanti facendo un parallelismo: «Siamo fortunati che le Olimpiadi siano qui sul nostro territorio. Pensiamo per un attimo a Torino, città che ben conosco: dopo i Giochi 2006 si è trasformata grazie agli investimenti effettuati. Il mio augurio è che si possa seguire questo esempio, che ci sia un’onda lunga positiva da sfruttare».

Marche Ghezzi di Allianz 231

Infine Marco Ghezzi, titolare dell’agenzia Allianz 231 di Cernusco Lombardone: «Allianz ha circa duemila agenzie in Italia e noi facciamo parte del ristretto gruppo di agenzie che hanno Allianz in società – ha esordito – il nostro obiettivo è essere particolarmente attenti al territorio, ossia alle province di Monza Brianza e di Lecco, fino ad arrivare alla Valtellina. Per questo motivo organizziamo eventi come quello di oggi».