economia

Occupazione in flessione a Lecco: allarme per i 150 posti di lavoro Riello

Nuovi ingressi nel lavoro in calo rispetto al 2024: -260 unità previste, con prevalenza di contratti a termine e settori dei servizi in prima linea

Occupazione in flessione a Lecco: allarme per i 150 posti di lavoro Riello

La CISL Monza Brianza Lecco, per voce del Segretario Generale Mirco Scaccabarozzi, traccia un quadro preoccupante della situazione politico-economica alla ripresa delle attività produttive. Tra dinamiche globali instabili e incertezze locali, il territorio lecchese affronta sfide significative, soprattutto sul fronte occupazionale, in attesa di un confronto con il Governo sulla prossima Legge di bilancio.

Occupazione in flessione a Lecco: allarme per i 150 posti di lavoro Riello

“Sul fronte internazionale stiamo assistendo a una ipocrisia manifesta dei comportamenti politico-militari delle attuali grandi potenze mondiali (Cina, Russia, USA) e di Israele. È inaccettabile anche solo la forma comunicativa di alcuni eventi agghiaccianti: non è possibile infatti definire la distruzione di un ospedale come l’imprevisto esito di un errore fortuito. Un vero impegno per la pace non può essere sorretto dalla logica del ‘business is business’, ovvero non ci può essere credibilità in un’azione politica come quella trumpiana che cerchi unicamente il profitto a scapito di ogni altra considerazione. Purtroppo risulta palese anche l’inconsistenza della politica estera UE, attraversata da tensioni e fratture che rendono impossibile anche solo l’idea di una azione efficace. Al netto degli esiti effettivi della politica sui dazi innescata dagli USA, la CISL si dichiara in ogni caso fortemente contraria a questa impostazione della politica economica mondiale che riverbera i propri effetti nefasti anche sulla nostra economia, danneggiando intere filiere produttive e colpendo lavoratori e famiglie. Al Governo chiediamo un intervento coordinato sul piano europeo. Di questo abbiamo in realtà bisogno, non certo di una splendida solitudine dei diversi Stati UE”.

Mirco Scaccabarozzi, segretario generale CISL Monza Brianza Lecco

Sul piano locale, la situazione occupazionale continua a mostrare difficoltà e incertezza circa interventi risolutivi.

Nel Lecchese c’è una forte preoccupazione per il destino del gruppo Carrier – Riello di Lecco e dei suoi 150 dipendenti. Nonostante la serrata trattativa per ottenere garanzie e impegni a tutela dello stato occupazionale e a salvaguardia delle elevate professionalità presenti in azienda (la quasi totalità delle maestranze sono ingegneri o tecnici di laboratorio) non c’è al momento alcuna certezza sul piano industriale che verrà adottato dai futuri acquirenti e quindi sul futuro del sito”.

I dati previsionali di ANPAL sui nuovi ingressi nel mondo del lavoro mostrano un calo rispetto allo stesso periodo del 2024 (agosto-ottobre), con -260 unità a fronte di 6.280 entrate previste. Il nuovo personale verrà impiegato prevalentemente in aziende con meno di 50 dipendenti (55%) e nel settore dei servizi (62%), con una significativa concentrazione in alloggio e ristorazione, servizi alle persone, commercio e servizi di supporto alle imprese. Gli ingressi nel settore metallurgico calano a 770 unità, mentre il 21% del personale sarà immigrato e il 34% giovani under 30.

“Come CISL siamo convinti che in questo Paese la centralità dei temi salariali non può essere ulteriormente rinviata. Troppo spesso la temporaneità degli impieghi è sinonimo di basso salario. Perché il lavoro sia più stabile e meglio pagato dovremo spingere su strumenti in grado di aumentare il suo valore aggiunto, mettendo in campo nuove politiche attive e investendo sulla formazione”.

Sul fronte sanitario, la CISL intende monitorare i piani di sviluppo dei Poli territoriali, concepiti per integrare bisogni sanitari e socio-assistenziali, con particolare attenzione ai nuovi presidi socio-sanitari, le case di comunità.

“Sul piano sanitario attiveremo il confronto sui piani di sviluppo dei Poli territoriali, concepiti con l’obiettivo di realizzare un concreto spazio di integrazione tra i bisogni sanitari e i bisogni socio-assistenziali delle persone. La CISL conferma il suo impegno nell’attività di monitoraggio e controllo di quanto viene realizzato sul territorio, a partire dai nuovi presidi socio-sanitari, le case di comunità, luogo fisico dove tale integrazione si realizzerà. Parallelamente prosegue il confronto e la collaborazione con le ASST territoriali per l’individuazione di possibili azioni di contrasto alle lunghe liste di attesa per le prestazioni sanitarie. Rimane strutturale la carenza di operatori sanitari che determina condizioni di lavoro insostenibili”.