Olimpiadi invernali 2026

Milano Cortina 2026 vanno avanti i lavori per le infrastrutture

Il Ministro Salvini assicura: "stiamo recuperando ritardi e tempi persi, avanti a lavorare così"

Milano Cortina 2026 vanno avanti i lavori per le infrastrutture
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Un lavoro a testa bassa sulle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. E’ l’impegno ribadito nel pomeriggio di ieri, lunedì 16 gennaio, a Palazzo Lombardia, dove si è riunita la Cabina di regia sulle infrastrutture connesse allo svolgimento dei giochi olimpici invernali previsti per il  2026 sul nostro territorio.

Andranno avanti come previsto i lavori per Milano Cortina 2026

All'incontro hanno partecipato, oltre ai presidenti delle Regioni della Lombardia e Veneto, il ministro e il sottosegretario alle Infrastrutture, il ministro per lo Sport e le Politiche giovanili, il viceministro per l'Ambiente, il sottosegretario alla Cultura e l'amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano-Cortina 2026 Luigi Valerio Sant'Andrea.

Una riunione "positiva, concreta e operativa", così l’ha definita il titolare alle Infrastrutture Matteo Salvini che ha già fissato i paletti sul prossimo summit:

"Ci siamo dati l’appuntamento una volta al mese. La prossima volta, il 27 febbraio, saremo ospiti del governatore Luca Zaia a Venezia. Da oggi in poi, -  ha avvertito Salvini, - ogni opera connessa alle Olimpiadi dovrà avere tempi, costi ed eventuali problemi. L’incontro odierno è servito infatti a confermare il recupero di ritardi e tempi persi, su cui non entro nel merito poiché non mi interessa polemizzare con altri. L’obiettivo è quello di avere preparati al grande evento attraverso il completamento di tutte le opere connesse".

La posta in palio, poi, è altissima: cinque infatti i miliardi di euro di indotto che verrà generato in occasione della manifestazione grazie alle presenze dall’estero. Sull’ingresso in partita della Regione Piemonte con Torino, Salvini ha invece affermato:

"Stiamo ragionando con tutti e di tutto. Il 27 febbraio avremo un aggiornamento delle opere inserite nel piano. Mi tranquillizza sapere che la regione piemontese possa essere della partita. L’eventualità di un Olimpiade di un intero arco alpino sarebbe una grande opportunità".

C’è però da sottolineare, ha aggiunto il segretario leghista, "l’aumento dei costi di materie prime, che è ingente. Siamo comunque certi di trovare una risposta pure a questo problema". Quanto all’andamento degli interventi su Milano, ha concluso il numero uno del Carroccio, "il programma sta procedendo secondo i piani".

Le parole dei Governatori

Ottimista quindi il governatore lombardo Attilio Fontana, che ha escluso cancellazioni e ritardi rispetto alle opere.

"Fatto un’analisi seria della situazione. Gli ostacoli che insistono lungo il nostro percorso si possono superare. Sulla nostra regione non insistono cancellazioni né ritardi. Andiamo avanti a lavorare. Il risultato positivo delle Olimpiadi avrà benefici per l’intero Paese".

Unica pecca, ha osservato il governatore lombardo, riguarda il "deciso incremento dei costi delle opere dovuto essenzialmente all'aumento delle materie prime ma anche questo è già coperto dalle risorse attualmente a disposizione". Da qui la promessa secondo cui: "Andremo avanti a lavorare a testa bassa, per fare in modo che si rispettino i tempi che abbiamo stabilito".

Dello stesso avviso Luca Zaia:

"Non siamo a fare il bilancio dei ritardi. Il Cio ci chiede le infrastrutture sportive. Per quanto riguarda quelle legate alla viabilità, in questo caso si tratta di opere che lasceremo in eredità una volta terminati i giochi"

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