3° trimestre 2025

Lecco: crescita di produzione e fatturato industriale, segnali contrastanti su ordini e occupazione

Nonostante l’aumento di produzione (+2,4%) e fatturato (+2,6%) nell’industria, ordini e occupazione mostrano segnali di rallentamento; nell’artigianato e nei servizi persistono criticità, mentre il commercio registra incrementi moderati di fatturato e occupazione.

Lecco: crescita di produzione e fatturato industriale, segnali contrastanti su ordini e occupazione

Nel terzo trimestre del 2025 la provincia di Lecco evidenzia un quadro economico caratterizzato da tendenze contrastanti nei principali settori produttivi, con segnali di ripresa per alcuni indicatori e criticità per altri. E’ quanto emerge dall’analisi congiunturale relativa all’andamento economico del 3° trimestre 2025 nelle province di Como e Lecco, elaborata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Como-Lecco. Nel trimestre l’industria lariana mostra segnali di ripresa, con produzione e fatturato in crescita sia a Como che a Lecco, seppur con andamenti differenziati sull’occupazione. L’artigianato conferma la buona performance comasca, mentre a Lecco permangono criticità su ordini e occupazione. Nel terziario il commercio registra variazioni positive in entrambe le province, con un lieve rallentamento a Lecco; i servizi crescono a Como ma segnano un calo nel volume d’affari lecchese.

Lecco: crescita di produzione e fatturato industriale, segnali contrastanti su ordini e occupazione

Nel comparto industriale, il fatturato registra una crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, invertendo la flessione del trimestre precedente (-0,5%). Anche la produzione mostra un andamento positivo, passando da +1,6% a +2,4%. Tuttavia, gli ordini rallentano la loro crescita, fermandosi a +0,2%, mentre l’occupazione registra un calo dello 0,4%, segnando una controtendenza rispetto al trimestre precedente (+0,2%). Questi dati indicano che, seppur vi sia un recupero della produzione e del fatturato, la domanda complessiva rimane debole e l’occupazione mostra fragilità.

Per quanto riguarda l’artigianato lecchese, nel terzo trimestre tornano a crescere sia la produzione che il fatturato, rispettivamente +0,9% e +0,8%, dopo i cali registrati nel secondo trimestre. Tuttavia, gli ordini e l’occupazione continuano a mostrare segnali negativi, con un peggioramento rispetto ai mesi precedenti (-3,3% e -2,9%), evidenziando una fase di difficoltà per le piccole imprese artigiane.

Nel terziario, l’andamento è altrettanto eterogeneo. Nel commercio, il fatturato aumenta lievemente (+0,5%), mentre l’occupazione cresce del 3,7%, valori superiori alla media regionale. Nei servizi, invece, il fatturato registra una contrazione (-0,5%) e l’occupazione cresce a un ritmo leggermente inferiore (+4,2%), segnalando un rallentamento rispetto ai trimestri precedenti.

Guardando agli indici medi (base 2015=100), le imprese industriali lecchesi registrano valori superiori a quelli comaschi, ma inferiori alla media lombarda per ordini (119,3) e fatturato (136,3). In particolare, produzione 116,6 e occupazione 107,6 risultano positive rispetto a Como, ma restano al di sotto dei livelli regionali. Nell’artigianato, tutti gli indicatori lecchesi rimangono inferiori alla media lombarda: produzione 106,6, ordini 89,1, fatturato 108,2 e occupazione 100,1, confermando le difficoltà delle piccole imprese.

Le aspettative degli imprenditori per i mesi a venire mostrano segnali misti. Nell’industria, aumentano i saldi positivi per domanda estera (+3,9%) e occupazione (+3,7%), mentre peggiorano quelli relativi a produzione (-18,3%) e domanda interna (-21,9%). Nell’artigianato, le differenze tra ottimisti e pessimisti restano negative, seppur in miglioramento: l’occupazione passa da -10,2% a -3,4%, la domanda interna da -29,9% a -25,3% e la domanda estera da -13,3% a -13,1%, mentre la produzione migliora da -29,5% a -19,3%.

Nel commercio lecchese, le previsioni sul volume d’affari migliorano (+2,6%), ma quelle sull’occupazione peggiorano (-6,6%), mentre nei servizi i saldi per fatturato e occupazione peggiorano ulteriormente, confermando la fase di incertezza per il settore.

Per quanto riguarda la cassa integrazione, nei primi nove mesi del 2025 le ore autorizzate nella provincia di Lecco aumentano del 5,7%, passando da quasi 2,9 milioni a oltre 3 milioni di ore. L’incremento interessa sia la cassa ordinaria (+5,8%) sia quella straordinaria (+4,8%), mentre non è stato fatto ricorso alla cassa in deroga. Questi dati evidenziano una maggiore fragilità occupazionale rispetto alla stabilità produttiva.

Sul fronte delle imprese registrate, a fine settembre 2025 la provincia di Lecco conta 23.964 aziende per 32.061 localizzazioni, con un saldo negativo tra imprese nate e cessate pari a -628 unità. Rispetto al 2024, il numero complessivo di imprese cala del 2,7%, contribuendo alla diminuzione complessiva delle aziende lariana del 2,4%, in controtendenza rispetto alla crescita lombarda (+0,2%) e a fronte del calo nazionale (-0,6%).

In sintesi, il quadro economico lecchese nel terzo trimestre del 2025 mostra una ripresa parziale di produzione e fatturato, accompagnata però da rallentamenti negli ordini e segnali di fragilità sul fronte occupazionale, soprattutto nell’artigianato e nei servizi. La provincia rimane sopra Como per alcuni indicatori industriali, ma sotto la media lombarda, evidenziando l’importanza di politiche di sostegno mirate per sostenere crescita e occupazione.