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Intelligenza artificiale tra sfida e opportunità

Silvano Petrosino e gli esperti a ‘Rinascimento Digitale’: l’AI al servizio dell’uomo e delle imprese

Intelligenza artificiale tra sfida e opportunità

“L’AI è un’ottima occasione per riflettere sulla razionalità umana, che è formata da intelligenza e ragione. L’intelligenza riguarda anche gli animali e le macchine, non è specifica dell’umano, lo si è sempre saputo. L’intelligenza è la capacità di risolvere un problema e ciò che definisce un problema è una difficoltà rispetto alla quale io in linea teorica so come risolverla. Poi a volte non la risolvo, ma questa difficoltà non costituisce mai un dramma, un ostacolo. Per fortuna la scienza è andata avanti e attraverso l’AI ci aiuta a risolvere i problemi: la vita dell’uomo è fatta di problemi. Pensate all’AI applicata alla sanità, che meraviglia…”. Ha esordito con questa suggestione il filosofo Silvano Petrosino aprendo la sesta edizione di “Rinascimento Digitale, Magnifica Ossessione” organizzato da Confindustria Lecco e Sondrio nel magnifico scenario dell’Hotel Bagni Nuovi a Bormio.

“Questo è un tema straordinario. La parola rinascimento è particolarmente pregnante perché richiama al centro l’uomo, il suo talento, le sue capacità di guidare l’evoluzione anche in senso etico”, ha spiegato il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Marco Campanari.

Intelligenza artificiale tra sfida e opportunità

“Questo è un viaggio attraverso le conoscenze e le competenze di ciascuno di noi e vogliamo farvi andare via con suggestioni che possano lasciare il segno”, ha aggiunto Roberto Morganti, presidente della categoria Servizi Innovativi e Tecnologici, che ha ingaggiato – oltre altre al professore di Filosofia Teoretica dell’Università Cattolica – un parterre de roi: Marco Taisch, docente del Politecnico di Milano e presidente di Made Competence Center; Alex Bellini, esploratore; Valentina Cogliati, Ceo Gruppo Elemaster di Lomagna; Paolo Denti, Ad Oversonic; Marco Riva, presidente CONI Lombardia; Alberto Zoli, DG Niguarda, Medical Care Manager Lombardia per Milano Cortina.

I benefici dell’AI – soprattutto nell’ambito imprenditoriale – sono stati ben spiegati da Taisch: “Si tratta di uno strumento pazzesco, utilissimo e che ci aiuterà ad affrontare le cose in modo più efficiente e produttivo. L’Italia perde in produttività ma possiamo diventare più produttivi proprio se saremo più efficienti nei processi: non dobbiamo usare i nostri collaboratori per attività ripetitive perché sono cose che possono fare le macchine. L’AI sarà il più grande acceleratore di produttività delle nostre imprese, ci costringerà a ridisegnare e ripensare i processi organizzativi e produttivi aziendali. L’AI generativa è democratica”. Italia ed Europa, però, sono rimaste indietro, mentre Usa e Cina hanno investito moltissimo. Abbiamo perso il treno? No secondo Taisch: “L’Italia eccelle nella trasformazione delle materie prime e dobbiamo fare la stessa cosa, trasformando i dati per generare nuovi servizi, nuovi prodotti, nuove filiere. Anche chi fa il tondino di ferro deve capire che il suo più grande valore è il dato…”.

Dopo l’affascinante testimonianza dell’esploratore e divulgatore ambientale Alex Bellini, spazio alle imprese. “Ci troviamo davanti a uno snodo cruciale, a una nuova fase del rinascimento con l’uomo ancora al centro del progresso”, ha esordito Cogliati. Ma non c’è il rischio che l’AI sostituisca l’uomo? No, secondo l’imprenditrice brianzola: “È entrata in vigore proprio in questi giorni la legge italiana che promuove un uso antropocentrico dove l’uomo resta al centro. Lo dimostra anche il caso Oversonic che ha scelto una tecnologia alleata dell’uomo. Lo fa anche Elemaster, ad esempio collaborando al più grande progetto di radiotelescopio al mondo per scoprire qualcosa che nell’universo non conosciamo; realizzando un sofisticato sistema di sensori per rintracciare le perdite idriche e facilitare la manutenzione; realizzando un robot chirurgico per interventi non invasivi e potenzialmente indolori in zone difficilmente raggiungibili… La tecnologia aiuta l’uomo”. Come dimostra Oversize, prima azienda italiana a portare un robot umanoide sul mercato.

“Vorremmo far fare a queste macchine quello che l’uomo non dovrebbe fare, liberare le persone da compiti terrificanti per i quali si ammalano e hanno infortuni – ha spiegato Denti – Sono macchine utili alle persone. L’umanoide è un’evoluzione dell’automazione industriale”.

Una visione filosofica, etica, ma anche reale che – grazie a Confindustria – ha finalmente aperto una discussione più serena e concreta su un tema attualissimo e che ci accompagnerà verso un futuro diverso. E, forse, migliore…