I dati

In un mese aumentata la Cassa integrazione a Lecco

 6.400 questo  il numero di lavoratori mediamente in cassa integrazione nei primi 10 mesi del 2021 in provincia di Lecco

In un mese aumentata la Cassa integrazione a Lecco
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Il 10° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco relativo al periodo Gennaio-Ottobre 2021 rispetto allo stesso periodo anno 2020 conferma il miglioramento della situazione economica nei due territori nei primi 10 mesi del 2021 , ma resta la difficoltà del distretto tessile in entrambe le Province.

In un mese aumentata la Cassa integrazione a Lecco

Diversa la situazione sulle due sponde del Lario: la richiesta di ore di cassa integrazione totale nel mese di ottobre diminuisce in entrambe le province rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ma cresce in provincia di Lecco rispetto a settembre 2021.

L’analisi dei dati nei primi 10 mesi del 2021 confrontati con lo stesso periodo del 2020 rilevano la netta diminuzione della richiesta di ore di cassa integrazione nelle due province:

I dati relativi ai distretti principali, tessile e metalmeccanico, delle due Province nei primi 10 mesi del 2021 e confrontati con lo stesso periodo del 2020 confermano che il distretto tessile continua ad essere in difficoltà, mentre il secondo è in ripresa. La diminuzione della cassa integrazione, nei primi 10 mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si registra nel settore dell’edilizia, commercio e dell’industria, ed aumenta nell’artigianato in provincia di Como, mentre nello stesso periodo diminuisce in tutti i settori in Provincia di Lecco.

I lavoratori in cassa integrazione

6.400 (-6.891 rispetto allo stesso periodo 2020): questo  il numero di lavoratori mediamente in cassa integrazione nei primi 10 mesi del 2021 in provincia di Lecco ea questi vanno aggiunti quelli in FSBA. A Como sono Como 14.720 (-8.207 rispetto allo stesso periodo 2020)

Salvatore Monteduro, Segretario Generale CST UIL del Lario

Non bisogna lasciarsi andare a facili entusiasmi, anche in considerazione della recrudescenza della pandemia in
tutto il contesto internazionale, che può avere ripercussioni negative sulla domanda estera fondamentale per i nostri territori e l’alto numero complessivo di lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione nelle due province nel mese di ottobre 8.113 ai quali vanno aggiunti quelli coperti dal FSI. Ma è altrettanto evidente che la situazione economica è migliorata, ma va sostenuta la ripresa con politiche fiscali di taglio delle imposte che gravano su lavoratori e pensionati per rilanciare anche la domanda interna.

 

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