Mandello

Gilardoni Vittorio, i lavoratori in sciopero

Presidio dinanzi agli uffici di Viale della Costituzione

Gilardoni Vittorio, i lavoratori in sciopero
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Facendo seguito a quanto condiviso dalle assemblee dei lavoratori e delle lavoratrici della Gilardoni Vittorio Srl di Mandello del Lario, tenutesi lo scorso 7 dicembre, le  FIM CISL e FIOM CGIL, congiuntamente alla RSU hanno proclamato uno sciopero per oggi, mercoledì 13 dicembre, con presidio dinanzi agli uffici di Viale della Costituzione.

Gilardoni Vittorio, i lavoratori in sciopero

"L’iniziativa di mobilitazione - spiega il sindacato in una nota - si rende necessaria a fronte delle scelte scellerata messa in atto dall’azienda in questi ultimi periodi sino a dichiarare formalmente la propria indisponibilità a riconoscere ai propri dipendenti l’erogazione del Premio di Risultato, dopo che questi si sono adoperati per il raggiungimento degli obbiettivi produttivi e di fatturato".

E ancora: "Inoltre, l’azienda non si rende nemmeno disponibile a riconoscere i livelli di inquadramento che da tempo rivendichiamo e che dovrebbero concretamente valorizzare l’impegno e le professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici, dimostrato con il raggiungimento dei risultati di cui oggi l’azienda può vantare. In aggiunta, l’azienda rimette in discussione unilateralmente l’impegno preso con le organizzazioni sindacali e la RSU sulla stabilizzazione dei diversi lavoratori somministrati sino a dichiarare al tavolo delle trattative di intravedere degli esuberi anche sui lavoratori già stabilizzati da
tempo".

"Vogliamo capire le strategie industriali"

I sindacati nella loro nota concludono: "Insomma, vorremo capire quali sono le strategie industriali di questa azienda che continua a introdurre nuovi Dirigenti e consulenti esterni senza risolvere mai le innumerevoli problematicità organizzative. L’azienda già da tempo si sottrae ai vari confronti ed è proprio per questo motivo che chiediamo un incontro urgente per aprire un confronto serio, più trasparente e costruttivo, dove anche le rappresentanze dei lavoratori abbiano un ruolo attivo per costruire strategie industriali chiare a tutela degli oltre 400 lavoratori occupati. A questa iniziativa di mobilitazione se ne susseguiranno altre sino a quando l’azienda non sarà in grado di dare le adeguate garanzie occupazionali e dei riconoscimenti professionali".

 

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