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Fermi e il protagonismo dell'innovazione

Un "tour" nelle imprese del territorio della brianza lecchese, per scoprire le eccellenze ma anche ascoltare i bisogni degli imprenditori

Fermi e il protagonismo dell'innovazione
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L’assessore regionale all'Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi, accompagnato dal sottosegretario con delega all’Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio Mauro Piazza, nella giornata di venerdì 14 luglio, hanno visitato tre aziende eccellenti del territorio: Catra di Missaglia, Elemaster di Lomagna e Torneria Colombo di Verderio. Durante il «tour» nelle tre imprese i due rappresentanti di Regione Lombardia hanno potuto dialogare con vere e proprie eccellenze locali: imprenditori e manager, oltre a presentare storia e punti di forza delle rispettive aziende, hanno evidenziato successi, aspettative e pure qualche criticità, focalizzandosi ciascuno sulla propria visione del futuro

Catra e P&C System: "Oggi la sfida si gioca nel mondo dell’elettrico"

La visita alle aziende brianzole dell’assessore Alessandro Fermi e del sottosegretario Mauro Piazza è cominciata dalla Catra, appartenente al Gruppo P&C System, realtà impegnata a livello internazionale nel settore automotive. L’attività è iniziata con lo stampaggio a freddo di particolari metallici, negli anni ha maturato un'elevata specializzazione nello sviluppo e produzione di componenti, sottogruppi e sistemi, in acciaio e leghe leggere, per veicoli a motore termico, mentre oggi una forte attenzione è dedicata a veicoli elettrici e idrogeno.

La componente innovazione è fondamentale per avere successo specialmente in questo complesso processo di transizione in atto che è stato illustrato da Marco Panzeri, Ad di Catra e P&C Automotive, Giuseppe Ghisoni, global sales & business development, e Luca Colombo, Dg di P&C Automotive:

"La nostra sfida adesso è quella del mondo elettrico/idrogeno. Nel 2020 il 90% del fatturato proveniva dalla componentistica dei motori termici, ora però stiamo virando su altri componenti. Attualmente il gruppo conta 8 stabilimenti, che danno lavoro a più di 850 persone".

Si tratta di un’impresa in salute che nel 2022 ha registrato 260 milioni di euro di fatturato, con un giugno 2023 da record in termini di volumi e numero di pezzi prodotti:

"Dopo la flessione causa pandemia, la crisi dei semiconduttori, la guerra in Ucraina che ha portato al rincaro delle materie prime e d e l l’energia, siamo ancora qui: ne siamo usciti bene perché rappresentiamo un gruppo solido e ora che guarda al futuro".

Rientra in quest’ottica la recente e strategica acquisizione di Voltmec di Modena: una start up con un fortissimo know how nelle tecnologie per la mobilità elettrica, a cui va aggiunto il nuovo plant Catra a Besana Brianza, il nuovissimo impianto operativo che dal maggio di quest’anno realizza sottogruppi per sistemi innovativi destinati a veicoli ad idrogeno.

Elemaster continua a crescere, ma "è difficile trovare risorse qualificate"

Nel 2022 ha conseguito un fatturato consolidato di 330 milioni di euro, mentre il budget per il 2023 è di 400 milioni, con un portafoglio ordini superiore a 650 milioni. I clienti attivi sono oltre 200. Basterebbero questi dati per comprendere la grande crescita del Gruppo Elemaster, attivo nei settori trasporti ferroviari, medicale, test dei semiconduttori, avionico e difesa, robotica ed energia, nonchè partner tecnologico di start-up. Un’eccellente realtà che oggi dà lavoro complessivamente ad oltre 1.500 persone nel mondo, di cui oltre 600 impegnate proprio nell’headquarter di Lomagna.

I due esponenti politici hanno dialogato con i vertici di Elemaster. Ha spiegato Valentina Cogliati, president & Ceo dell’azienda, figlia dei fondatori Gabriele Cogliati e Rosella Crippa:

"Attualmente stiamo vivendo una fase di sviluppo importante, siamo stati protagonisti di una crescita molto forte negli ultimi anni ma l’avremo anche in quelli a venire. In Italia, oltre che a Lomagna siamo presenti a Montevecchia e a Potenza. All’estero invece abbiamo plant in Belgio, Romania, Germania, Tunisia, Stati Uniti, Cina e India, per supportare i mercati locali".

Per quanto riguarda il mercato del lavoro italiano è emersa una criticità:

"I nostri collaboratori sono sempre stati il fattore strategico più importante per lo sviluppo ma oggi soffriamo molto sul fronte della ricerca del personale: ci risulta difficile trovare risorse, sia diplomati che laureati - ha continuato Cogliati - Gli ingegneri, in particolare elettronici, che studiano negli atenei lombardi hanno ottime competenze ma sono pochi per coprire il fabbisogno dell’intero territorio. Perciò ritengo siano necessarie politiche più incisive di orientamento per ragazzi e ragazze, queste ultime presenti ancora in numero molto limitato nelle facoltà stem".

Dove cercare la soluzione?

"Intendiamo aumentare la collaborazione con le scuole tecniche e Università, favorendo anche gli scambi tra quelle lombarde e le altre regioni. Elemaster può essere un polo d’attrazione per i laureati provenienti da facoltà del Sud, ma si andrebbe a generare un problema abitativo. Per questo auspico che Regione Lombardia possa intervenire e supportare questo tipo di programmi: da parte nostra la volontà di attrarre i giovani e formarli è massima".

Altra questione emersa è relativa agli attuali spazi:

"Ci stiamo attrezzando per costruire un ampliamento della sede di Lomagna sull’adiacente terreno di nostra proprietà. Tutto ciò genererà ulteriore occupazione, con ricadute positive su tutto il territorio".

Torneria Colombo: "Nuovi business e distribuire valore al nostro territorio"

L’imperativo è crescere, aprendo sempre più all’internazionalizzazione e ampliandosi in settori differenti dall’automotive.  Torneria Automatica Alfredo Colombo non ha ricette preconfezionate ma strade precise da percorrere per guidare la propria evoluzione, come spiegato dall’Amministratore Delegato, Vincenzo Colombo, e da Alessandro Magni, HR e CSR Manager dell’azienda con sede a Verderio, visitata dall’assessore regionale Fermi e dal sottosegretario Piazza:

"Il 55% della nostra produzione è orientato al settore automotive ma siamo consapevoli che tale quota potrebbe assottigliarsi. A noi rivolgerci ad altri settori nei quali oggi impieghiamo meno energie: non vogliamo approcciare mercati eticamente incompatibili con i nostri valori ma aprire nuovi business con l’intento di ridistribuire valore al nostro territorio, per sostenere la comunità nella quale viviamo".

Nel perseguire questi obiettivi potrebbe esserci un aiuto da parte di Regione Lombardia:

"A settembre, sul tema ricerca e innovazione, usciremo con un bando dedicato alle medie imprese - ha spiegato Fermi - per le quali abbiamo a disposizione importanti risorse: dovremo quindi valutare i progetti che riceveremo".

Negli ultimi mesi Torneria Colombo ha già sfruttato un incentivo regionale realizzando un impianto fotovoltaico sulla copertura dei suoi plant: "L’energia autoprodotta copre circa il 15% del nostro fabbisogno energetico".

Il fatturato, fatta eccezione per il 2020, è in costante crescita e ha fatto registrare il record assoluto anche nei primi sei mesi del 2023. Accanto all’aumento del fatturato anche quello dei collaboratori, che oggi compongono una squadra di 155 colleghi. Anche Colombo e Magni hanno esposto a Fermi il tema del fabbisogno di personale qualificato:

"È difficile trovare persone interessate alle professioni meccaniche, prima di tutto per un preconcetto di natura culturale: serve cambiare il racconto, interagendo prima di tutto con le famiglie. Ci stiamo provando: i nostri open day si svolgono in azienda con insegnanti e genitori, oltre agli studenti. Alla Regione chiediamo di lavorare affinché mondo scolastico e dell’impresa si compenetrino sempre più, generando consapevolezza dei reciproci bisogni".

L’azienda di Verderio ha scelto di costruirsi una prima soluzione in casa, creando la loro “Accademia Alfredo Colombo” in collaborazione con i Salesiani di Sesto San Giovanni.

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