Economia lecchese: continua la ripresa, aumentano produzione e posti di lavoro I DATI
Gli occupati dell'industria crescono del 2,9%, mentre quelli del comparto artigiano dello 0,6%”. Nota negativa nei servizi.
Economia lecchese: continua la ripresa, aumentano produzione e posti di lavoro. Il Presidente della Camera di Commercio di Lecco, Daniele Riva, commenta infatti con soddisfazione i risultati dell’indagine congiunturale del terzo trimestre 2018: “Prosegue il trend di crescita per l'economia lecchese; anche il terzo trimestre evidenzia valori in gran parte positivi: rispetto al corrispondente periodo del 2017, nel comparto industriale, la produzione registra un incremento del 2,8% e gli ordini del 2,9%. Buono l'andamento dell'artigianato: produzione +1% e fatturato +2,5%; ottimo l'exploit delle vendite del commercio (+5%). In diminuzione, invece, il fatturato del comparto industriale e gli ordini dell'artigianato: rispettivamente -5,5% e -1,8%".
Economia lecchese: il presidente della Camera di Commercio analizza la situazione
Il Presidente Riva sottolinea: “Prosegue la crescita dell'occupazione, con la sola eccezione dei servizi che, dopo il +0,1% del secondo trimestre, nel periodo estivo evidenziano un calo dello 0,3%, nonostante il volume d'affari cresca del 2,3%. Gli occupati dell'industria crescono del 2,9%, mentre quelli del comparto artigiano dello 0,6%”. "I dati della nostra provincia continuano ad essere, nella maggioranza dei casi, superiori a quelli medi lombardi, in particolare nel manifatturiero" continua Riva." Ciò conferma la vitalità del tessuto industriale e artigiano lecchese, che ha saputo 'fare rete' per reagire alla crisi, investendo in innovazione di prodotto, di processo e organizzativa, anche grazie al sostegno della Camera. Ne è un esempio il progetto 'Ecosistema Innovazione Lecco' che ha consentito di far incontrare le piccole imprese con l’Università e la ricerca: un’azione di sensibilizzazione e di avvicinamento favorita dal ruolo istituzionale della Camera di Lecco. Questa iniziativa, inoltre, ha ottenuto il Premio Innovazione nell'ambito di SMAU, manifestazione nazionale focalizzata sulla P.A. digitale svoltasi dal 23 al 25 ottobre presso Fiera Milano City".
La nuova Camera di Como-Lecco
“In questa fase di profonda trasformazione, incluso il processo volto alla costituzione della nuova Camera di Como-Lecco, l’analisi e la diffusione dei dati economico-statistici assumono un’ulteriore valenza alla luce del ruolo e delle competenze degli stessi Enti camerali, e in particolare di quello che verrà. La Riforma sottolinea questa competenza istituzionale, che dovrà essere sempre più valorizzata e messa al servizio della comunità economico-produttiva dell’area vasta lariana, ponendo in luce le specificità e le complementarità dei territori che la compongono. Questa funzione e il relativo investimento in termini di attività e professionalità ben emergono dalla “Relazione Previsionale e Programmatica 2019”, che il Consiglio della Camera di Commercio di Lecco ha approvato ieri, e troverà indicazione anche nel “Preventivo 2019” dell’Ente.
Industria
Analizzando i dati dei primi nove mesi del 2018, la nostra provincia evidenzia una crescita della produzione in linea con la media regionale (+3,5% contro il +3,4% lombardo), mentre il fatturato è aumentato del 6,6% e gli ordini del 4,6% (valori entrambi superiori alla media della Lombardia: rispettivamente +5,2% e +3,9% ). Nei primi nove mesi del 2018 l’indice medio della produzione industriale si è attestato a 120 (media 2010=100), quello degli ordini a 121,9 e quello del fatturato a 125,8. Lecco si posiziona sul podio lombardo per tutti e tre gli indicatori (prima per la produzione, seconda per gli ordini e fatturato). Anche nel 3° trimestre 2018, la produzione lecchese è in crescita soprattutto nei settori “meccanica” (+3,9%: oltre il 40% delle aziende intervistate dichiara aumenti superiori al 5%) e “carta stampa” (+2,3%). Viceversa, “alimentari” e “siderurgia” evidenziano i cali più significativi (rispettivamente -0,8% e -0,5%). Nei primi nove mesi di quest'anno, l’occupazione industriale a Lecco è cresciuta del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2017 (in Lombardia, la variazione è stata del +1,4%); l’indice della nostra provincia si è attestato a 104,4 (media 2010=100), mentre in Lombardia è pari a 100,6. L’indice lecchese è superiore a quello dei primi nove mesi del 2007 (era 102,1, sempre con base 2010=100), mentre quello regionale rimane inferiore di quasi 5 punti percentuali (l’indice lombardo era infatti pari a 105).
Artigianato
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L’andamento dell’artigianato è stato positivo anche: nei primi nove mesi del 2018 le variazioni tendenziali di produzione, ordini e fatturato delle imprese lecchesi si sono attestate, rispettivamente, a +2,6%, +1,1% e +3,1% (contro il +2,1%, +1,2% e +0,1% lombardo). L’indice medio della produzione artigiana lecchese nel periodo gennaio-settembre 2018 si è attestato a 108,3 (media 2010=100); quello degli ordini a 106,2 e quello del fatturato a 109. La media lombarda è molto più bassa: si è attestata rispettivamente a 96,9, a 95 e a 98,6. Peraltro, anche a Lecco siamo ancora distanti dai valori pre-crisi: a fine settembre 2007, l'indice medio (sempre con base 2010=100) era 129,9 per la produzione; 130,9 per gli ordini; 124 per il fatturato.
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Rispetto al 3° trimestre 2017, “meccanica” e “carta stampa” sono i settori che registrano gli aumenti più significativi della produzione (rispettivamente +4,6% e +2,3%), mentre quelli con le peggiori performance sono “pelli-calzature” (-12,8%) e “siderurgia” (-11,7%).
Nei primi nove mesi del 2018 è cresciuta l’occupazione artigiana lecchese: +0,4% rispetto allo stesso periodo del 2017 (in Lombardia l'aumento è stato dello 0,8%); l’indice medio si è attestato a 104 (media 2010=100), contro il 98,7 regionale. Tuttavia, anche in questo caso, i dati rimangono ancora inferiori a quelli pre-crisi: nei primi nove mesi del 2007 (sempre con base 2010=100) il valore lecchese era 107,9 e quello lombardo 107,8.
Commercio e servizi
Positivo anche il trend del settore terziario: nei primi nove mesi del 2018 cresce il volume d’affari sia nel commercio che nei servizi (rispettivamente +2,6% e +4,9%); a livello lombardo il primo è calato, -0,3%, mentre il secondo è aumentato dell’11,5%. L’indice del volume d’affari delle imprese commerciali lecchesi si è attestato a 86,6, mentre quello dei servizi a 100,9. In Lombardia, rispettivamente, 78,6 e 131,1. A Lecco, nei primi nove mesi del 2018, crescono sia l’occupazione nel commercio (+1,5%) che quella dei servizi (+0,4%). L’indice medio dell’occupazione si è attestato a 98,9 nel commercio e a 102,5 nei servizi. In Lombardia l’occupazione nel commercio è cresciuta dell'1,9% e nei servizi del 2,9%; il numero indice del periodo gennaio-settembre 2018 si è attestato a 98,6 per il commercio e a 108,7 per i servizi.
Le aspettative
Tornano positive le aspettative degli imprenditori lecchesi del comparto industriale: il saldo tra “ottimisti” e “pessimisti” relativo alla produzione passa dal -5,4% della scorsa indagine all’attuale +9,9%; quello del fatturato da -5,4% a +11%; quello della domanda estera, da un saldo nullo a +10,3%. Torna positiva anche la differenza relativa all'occupazione (da -5,3% a +5,9%) e, pur restando negativa, migliora anche quella relativa alla domanda interna (da -12,1% a -6,1%).Restano negative le aspettative degli artigiani lecchesi, anche se i saldi tra “ottimisti” e “pessimisti” sono quasi tutti in miglioramento: quello relativo alla produzione passa da -16,3% a -9%; quello del fatturato da -17,4% a -10,3%, mentre per la domanda estera la differenza si è attestata a -11,1% (contro il saldo del -9,6% nella scorsa indagine) e quello della domanda interna a -6,7% (contro -13,1%). Il saldo delle attese sull’occupazione è nullo (era -1,2% per il primo trimestre), Migliorano nettamente le aspettative dei commercianti sull’occupazione e sul volume d’affari: il saldo tra ottimisti e pessimisti si attesta rispettivamente a +11,9% e +16,4% (nella scorsa indagine per entrambi la differenza era pari al -6,7%). Nei servizi migliorano anche le aspettative relative al volume d’affari (il saldo passa da -1,6% a +5,6%), mentre, pur restando positiva, peggiora leggermente la differenza relativa all’occupazione (dal +7,8% al +5,6%,).