Economia lecchese: calano gli ordini e torna l’incognita energia
E' quanto emerge dalla indagine congiunturale del III trimestre
Stiamo rallentando e gli ultimi mesi di attività confermano i segnali che si erano già palesati nel periodo precedente. E’ questo il dato principale che emerge dall’analisi congiunturale del terzo trimestre 2023 (clicca qui per il documento integrale) che ha realizzato il Centro Studi di Confapindustria Lombardia. Il 50% delle aziende associate ad Api Lecco Sondrio sta registrando un calo tra l’1-5% degli ordini, per alcune il dato è perfino peggiore, solo per tre su dieci è positivo.
Economia lecchese: calano gli ordini e torna l’incognita energia
Prevale la stabilità, invece, riguardo a investimenti e occupazione, in continuità con i mesi precedenti del 2023. Discorso differente per i costi della produzione, per la componente energia e per le forniture dei materiali. Nonostante un 2022 particolarmente difficile, nell’ultima rilevazione dell’anno sembravano vedersi segnali di miglioramento; dati positivi che nei primi mesi del 2023 si accentuano in particolare sui costi dell’energia. Nel secondo trimestre 2023 permane tensione per le dinamiche dei costi produttivi, che continuano a crescere ma con minor vigore. Nel terzo trimestre i costi della produzione continuano a presentare casi di contrazione, ma meno diffusi. Per la componente energia si assiste ad una decisa crescita (8%), mentre la maggior parte dei casi registra una crescita contenuta (30%).
Il contesto domestico continua a rappresentare il più rilevante mercato di riferimento per la maggior parte delle imprese associate, che non sempre si muovono fuori dai confini nazionali. Si evidenzia tuttavia anche in Italia un rallentamento (marcato 10%, contenuto 28%), che riflette ordini calanti per un importante nucleo di associate: una diffusa tensione sulla domanda, che stenta a decollare da diversi mesi. L’Italia offre qualche spunto in più (i casi di crescita degli ordini sfiorano i 3 su 10), mentre i mercati esteri paiono più stabili ma offrono opportunità di sviluppo a un numero molto ridotto di associati.
“Il periodo non è di certo facile da affrontare – commenta Enrico Vavassori presidente di Api Lecco Sondrio -. Sul tavolo ci sono parecchie incognite, due quelle principali che sono il calo degli ordini dal mercato italiano, il nostro principale mercato di riferimento, e la componente dei costi dell’energia che sta tornando a crescere. In questo contesto è difficile capire come potrebbe svilupparsi il lavoro da qui alla fine dell’anno, siamo in fase di attesa e procediamo con molta cautela”.