Lavoro

Donne e imprese: nell’area lariana sono il 19,7% del totale, sotto la media nazionale

I dati emergono da uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Como-Lecco

Donne e imprese: nell’area lariana sono il 19,7% del totale, sotto la media nazionale
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Donne e imprese: nell’area lariana sono il 19,7% del totale, sotto la media nazionale. E questo uno dei primi dati che emergono da uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Como-Lecco e  portato avanti da Carlo GuidottiDaniele Rusconi e Arianna Augustoni.

Donne e imprese sul Lario: i dati

Le imprese gestite da donne nell’area lariana, a fine dicembre 2020, sono 12.850 e rappresentano il 19,7% del totale. Nella graduatoria lombarda per incidenza delle aziende “rosa” sul totale delle imprese, Como (8.242 realtà imprenditoriali, 19,4%) si trova in 10a posizione (e al 100° posto della classifica nazionale), mentre Lecco (con 4.608 aziende, 20,1%) è all’8° posto a livello regionale e al 97° italiano.Sempore per quanto riguarda l’area lariana, a fine settembre 2020 (ultimo dato disponibile), gli addetti delle imprese “rosa“ sono oltre 32mila su un totale di quasi 245mila: il peso del settore risulta pertanto pari al 13,2%. A Como le aziende gestite da donne occupano quasi 20.000 persone (il 12,7% degli addetti complessivi), mentre a Lecco sono circa 12.300 (14%). Como è la 94a provincia in Italia e la 9a in Lombardia; Lecco occupa l’8a piazza regionale e l’83a della classifica nazionale.

Quali sono le aziende in “rosa”?

Nell’area lariana, a fine 2020 il 23,9% delle imprese femminili opera nel commercio (3.074 unità); il 14,5% nei “servizi alla persona” (1.861 aziende); l’11,8% nei “servizi finanziari, assicurativi e immobiari” (1.521); il 11,6% nel “turismo e ristorazione” (1.492). A Como si nota una concentrazione più bassa rispetto a Lecco delle imprese gestite da donne soprattutto nel “commercio” (23,2% contro 25,3%) e nei “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” (11,6% contro 12,2%); viceversa, le imprese femminili comasche hanno una concentrazione più elevata in particolare nei “servizi alla persona” (14,9% contro 13,8%), nel “tessile-abbigliamento” (4,3% contro 1,8%) e nelle “costruzioni” (4,2% contro 3%). Inoltre, la quota di aziende femminili che opera come “società” si attesta al 36,5% (2.907 “di capitale”, 22,6%; 1.779 “di persone”, 13,9%); il 61,6% come “impresa individuale” (7.920 unità) e l’1,9% come “altre forme” (244 imprese). Le ditte comasche gestite da donne sono mediamente più strutturate rispetto a quelle lecchesi: infatti la quota di imprese individuali a Como è più bassa (60,6% contro 63,5%).

Il trend nel medio e breve periodo

Dal 2016, il peso delle imprese femminili rispetto al totale, a livello italiano, è salito leggermente (dal 22,4% al 22,6%), grazie a una crescita delle aziende gestite da donne di oltre 11mila unità (+1%). In Lombardia la quota delle ditte “rosa” risulta in aumento: dal 19% di inizio 2016 al 19,5% di fine 2020 (oltre 3,7mila imprese in più: +2,4%).
Le province lombarde che hanno evidenziato diminuzioni superano quelle che vedono incrementi delle imprese gestite da donne. In calo Mantova, Pavia, Varese, Brescia, Cremona, Sondrio e Lodi (rispettivamente -5,3%, -3,7%, -1,1%, -0,4%, -1,6%, -1,8% e-0,2%, pari a 412, 356, 132, 89, 87, 59 e 6 unità in meno). Viceversa, Milano, Monza Brianza e Como sono i territori che hanno evidenziato le crescite più significative in valori assoluti (rispettivamente +6,6%, +7,7% e +4,6%, pari a circa 3,4mila, 850 e 360 unità in più).Confrontando i dati di fine settembre 2020 con la situazione di inizio 2016, si nota che il numero degli addetti delle  aziende “rosa” a livello nazionale è aumentato di oltre 101mila unità (+4,3%), ma la loro quota rispetto al totale è leggermente scesa (dal 14,7% al 14,5%). In Lombardia la crescita è stata di circa 17mila unità (+4,4%); ciononostante, la quota diminuisce dal 10,4% al 9,8%.  Rispetto a inizio 2016, solo Mantova ha registrato un calo del numero degli addetti (-9,9%, pari a -2.055 unità), mentre sono Brescia, Milano e Monza Brianza i territori che evidenziano le crescite più significative (rispettivamente +13,3%, +4,4% e +5,7%, pari a 6.906, a 5.917 e a 1.559).

L’andamento nel 2020

Nel 2020 l’area lariana ha visto aumentare il numero delle aziende femminili di 122 unità (la quota sale dal 19,4% al 19,7%). A Como la crescita è di 36 unità attive (+0,4%), ma la quota diminuisce leggermente, dal 19,7% al 19,4%. Lecco evidenzia un aumento di 86 imprese (+1,9%, la variazione percentuale più elevata in Lombardia); l’incidenza è cresciuta dal 19,3% al 20,1%. Nei primi 9 mesi del 2020, però, l’area lariana ha visto diminuire gli addetti delle aziende gestite da donne di oltre 1.500 unità (-4,5%; la quota passa dal 13,8% al 13,2%). Como li ha visti calare di circa 1.000 unità (-4,6%; la quota passa dal 13,5% al 12,7%); a Lecco, gli addetti scendono di quasi 600 unità (-4,4%; il peso del comparto passa dal 14,4% al 14%).

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