Dadati lascia Lariofiere in utile dopo 6 anni
Il presidente uscente, in una conferenza indetta martedì 29 luglio, ha tracciato un bilancio positivo dei sei anni alla guida del centro espositivo di Erba
Una Lariofiere completamente trasformata, che dai 180mila euro di perdite annue al momento della sua elezione, è arrivata a prospettare 140mila euro di utile per il 2025. Fabio Dadati ha scelto la Sala Porro del centro espositivo di Erba per tracciare il bilancio positivo dei suoi sei anni di presidenza, ringraziando i media della collaborazione ricevuta prima di passare il testimone a Marco Galimberti, già presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco.
Il successo del lavoro di squadra
«Sono stati sei anni molto impegnativi ma gratificanti», ha sottolineato Dadati, evidenziando poi l'importanza della collaborazione con il Consiglio della Camera di Commercio: «Sono entrato in un consiglio dove c'erano Giovanni Ciceri e Roberto Galli, più il sindaco Veronica Airoli che è rimasta anche nel secondo mandato. Ci tenevo ad andare a fare innovazione, ma allo stesso tempo avevo rispetto del lavoro che avevano fatto, quindi costruire insieme, condividere, lavorare insieme».
Un metodo che ha dato ottimi risultati: «Questa cosa siamo riusciti a farla con la disponibilità da parte di tutti e non era così scontato, quindi questo aspetto è molto positivo». Dadati ha espresso grande fiducia nel suo successore: «Marco Galimberti durante i primi cinque anni della sua presidenza ci ha sempre sostenuto, c'è sempre stata un'ottima collaborazione. È sempre stato molto legato a Lariofiere e il fatto che lui sia il nuovo presidente è certamente garanzia di continuità».
Lariofiere hub strategico durante la pandemia
Nel ripercorrere la sua esperienza, Dadati ha ricordato anche l'emergenza Covid-19, periodo in cui la struttura ha dimostrato la sua importanza strategica per il territorio: «Abbiamo iniziato a dimostrare il valore che ha un quartiere fieristico come questo sul territorio: siamo diventati polo vaccinale per tutta l'area. A seguito del polo vaccinale siamo diventati negli anni successivi un'area logistica a disposizione della Protezione Civile, inserita nel sistema territoriale come necessaria in momenti di gravi calamità». Il periodo ha anche stimolato l'innovazione: «Abbiamo sperimentato le fiere digitali con la Mostra dell'artigianato».
Il piano industriale
Uno dei risultati più significativi è stato il piano industriale approvato dalla Giunta per la riqualificazione completa del quartiere fieristico: «Abbiamo presentato un piano che ha previsto un investimento di un milione di euro da parte dei soci, con Regione Lombardia che ci ha contribuito con 800mila euro, più i 500mila euro del bando Como della Fondazione Cariplo». Gli interventi hanno riguardato «la sicurezza di accessi e impianti, il risparmio energetico con tutta la parte elettrica che non si vede, e la riqualificazione di tutta la parte centrale».
Un’altra svolta è arrivata con la gestione diretta dei servizi di food&beverage. «Abbiamo messo a regime tutta la parte del food, bar e ristorazione e siamo passati da 50mila euro all'anno di affitto a terzi a 550mila euro dell'anno scorso di ricavi», ha illustrato Dadati. Questo cambiamento ha portato benefici anche qualitativi: «Gestendolo direttamente possiamo fare i convegni dando il catering diretto, quindi questo è stato un passaggio molto importante. Possiamo sostenere meglio gli espositori perché nelle fiere, se hanno bisogno di fare un piccolo aperitivo o una consegna sullo stand, facciamo un servizio che prima non offrivano».
I numeri del successo economico
I risultati di bilancio certificano la bontà delle strategie adottate: «Quando sono arrivato la media dei risultati negli ultimi dieci anni era intorno ai 180mila euro di perdita all'anno. Negli ultimi due anni abbiamo raggiunto il pareggio, col bilancio del 2023 a +10mila euro e quest'anno a +32mila euro».
Le prospettive per il futuro sono ancora più incoraggianti: «La semestrale 2025 sta andando molto meglio, siamo al 105% rispetto al 2024. Sul risultato di fine anno possiamo ragionare su oltre 140mila euro di utile contro i 32mila dell'anno scorso, che significa un incremento del 439%».
Anche l'offerta fieristica si è arricchita: «Abbiamo implementato le fiere e quest'inverno il risultato sarà positivo anche perché abbiamo più fiere ospitate, organizzate da terzi. Abbiamo fatto questo tentativo e ci siamo riusciti».
Lariofiere si avvia verso il cambio di presidenza in condizioni economiche e strutturali decisamente migliori, pronta per affrontare le sfide del prossimo futuro sotto la guida di Marco Galimberti.