Eccellenze lecchesi

Costamp, commessa da 12,5 milioni

L’Ad Marco Corti: «E’ una grande opportunità di crescita. Siamo entrati con successo nel mercato dei Giga Tools»

Costamp, commessa da 12,5 milioni
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Costamp ha ricevuto un ordine di 12,5 milioni di euro da parte di una primaria casa automobilistica svedese. Il gruppo - quotato a Piazza Affari, nel segmento Euronext, e specializzato nella costruzione di stampi per la componentistica di precisione per il settore automotive - nei giorni scorsi ha sottoscritto un accordo della durata di tre anni, con una specifica previsione di integrazione del rapporto contrattuale attraverso nuovi ordinativi di fornitura con nuovi ordini scritti. Insomma,  la collaborazione con questo nuovo player, in termini di fatturato, potrebbe avere degli ottimi sviluppi nel prossimo triennio. Il pacchetto di attrezzature oggetto di questa importante commessa riguarda la fornitura di quattro stampi con relative attrezzature accessorie e ricambistiche con consegna prevista entro fine 2023 per i primi due e fine 2024 per i successivi due.

Costamp, commessa da 12,5 milioni

«Questo accordo rappresenta una grande opportunità di crescita nel business dei Giga Tools, a conferma che la linea intrapresa è quella corretta – ha confermato visibilmente soddisfatto Marco Corti, presidente e Ad di Costamp Group – Gli accordi già sottoscritti ci consentiranno infatti di adempiere a sempre maggiori richieste di mercato con una accresciuta capacità produttiva per il business dei Giga Tools che si sta mostrando sempre più strategico. Come diceva Charles Darwin, non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti».

E, partendo da questo importante accordo, abbiamo fatto il punto sull’andamento di Costamp proprio con il presidente e Ad Marco Corti.

Come ha chiuso il bilancio 2021 il suo gruppo che opera all’interno di un settore difficile e in trasformazione, come quello dell’Automotive?

«Il bilancio consolidato ha chiuso con un fatturato di 50 milioni di euro, un’Ebitda di 8,4 milioni e un risultato netto di 3,8 milioni. Questo è stato possibile perché durante il Covid siamo entrati nel mercato dei Giga Tools e recentemente siamo riusciti a ottenere un’importante e strategica commessa con il più grande player della mobilità elettrica che ci ha permesso di mettere fieno in cascina e gestire bene tutti gli altri business. Risultati quindi molto soddisfacenti che ci hanno permesso di superare la tempesta perfetta iniziata a fine anno con l’aumento delle materie prime e il caro energia».

Il 2022 come è iniziato?

«Questi primi mesi sono stati oggettivamente difficili per le tematiche che dicevo prima: aumento delle materie prime e caro energia, oltre a calo delle vendite di auto e conflitto in Ucraina. Le nostre commesse, però, hanno mediamente un respiro di nove mesi e la nostra attività è concentrata particolarmente sullo sviluppo di nuovi prodotti. Gli accordi che abbiamo firmato prima con il più importante player della mobilità elettrica e ora con la casa automobilistica svedese testimoniano con i fatti la grande credibilità di cui Costamp gode nel settore automotive. E infatti siamo diventati il secondo player mondiale nella costruzione di stampi».

Quali sono le prospettive per la fine anno?

«Nonostante il periodo complicato, contiamo di chiudere sui livelli di fatturato previsti dal piano industriale. Da valutare l’impatto del caro energia, ma che attualmente stiamo gestendo nel migliore dei modi, tenendo in considerazione tutte le criticità del caso».

Costamp sta crescendo grazie alla qualità, all’innovazione ma anche grazie ad alcune collaborazioni strategiche. Come va quella con la bresciana Streparava?

«Nel dicembre 2020 abbiamo dato vita ad Alunext per posizionarci nella produzione dei getti in lega di alluminio potenziando lo sviluppo della Tecnologia LPF e puntare al mercato delle premium car integrando l’esperienza delle due imprese. Streparava detiene il 51% e Costamp il 49% ma io sono il Ceo di questo spin off. Nel 2021 abbiamo chiuso il bilancio con un fatturato di 7 milioni, un risultato decisamente soddisfacente. Ma non è tutto».

State mettendo a punto nuovi accordi?

«All’inizio dell’anno, con Ennegi abbiamo dato vita a Plastinext, di cui controlliamo il 51% delle quote. L’operazione consente a Costamp di operare in sinergia nel settore della costruzione di stampi termoplastici e per poliuretano, sempre più sinergici tra loro, mettendo a fattor comune gli asset, le capacità tecnologiche, il know how tecnico, industriale e commerciale.. Speriamo possa seguire la strada di Alunext».

Il settore dell’Automotive è in piena rivoluzione. Qual è la sua visione?

«Tutte le imprese del comparto stanno andando verso una direzione che forse non sanno bene neppure loro. Tutti stanno investendo nell’elettrico, ma ci sono ancora diverse criticità da superare: mancano alcuni componenti, non solo chip, per completare l’auto, i tempi di consegna superano l’anno, gli incentivi aiutano solo le auto elettriche e ibride. Serve un po’ di stabilità, ma anche la fine della guerra tra Russia e Ucraina affinché i costi dell’energia tornino su livelli normali. In questo quadro appare disorientato anche il consumatore: vorrebbe acquistare un auto elettrica, ma i costi sono ancora molto alti. Certo, chi troverà un’alternativa al litio sarà il nuovo Bill Gates del Terzo millennio…».

Qual è il suo giudizio, invece, sull’economia lecchese?

«Positivo. Abbiamo la fortuna di avere diverse aziende leader nei loro settori che trainano tutta la filiera e innescano una sana competizione; la presenza di queste eccellenze stimolano l’imprenditore a fare sempre meglio e a diventare leader di mercato. Questa era la mission che mi ero dato io all’inizio, trent’anni fa, quando eravamo in otto. Oggi in Costamp lavorano circa 300 persone distribuite nei cinque stabilimenti di Sirone, Torino, Brescia, Correggio e San Giovanni in Persiceto e siamo il secondo player internazionale. Noi siamo consapevoli che la perfezione non verrà mai raggiunta perché ogni anno alziamo l’asticella e non dormiamo sugli allori. Questa è una caratteristica che non ti insegnano a scuola, ma la devi avere dentro».

E questa è un’altra caratteristica di Costamp. Lei è un imprenditore dotato di grande visione, pragmatico, noto e molto stimato nel settore dell’Automotive, ma anche una persona semplice, capace di fare squadra e valorizzare i propri collaboratori. Caratteristiche che non ha modificato neppure quando è entrato in Borsa. Soddisfatto dell’esperienza a Piazza Affari?

«Ni… Siamo quotati da quattro anni, abbiamo un flottante modesto, per scelta, e non vogliamo cambiare queste caratteristiche. Ci ha fatto crescere a livello di controllo di gestione, di budget, di valutazione preventiva dei numeri, di visibilità sul mercato: tanta gente ha cambiato approccio nei nostri confronti proprio perché siamo in Borsa. Però non  amo i road show cui devi sottostare nella comunità finanziaria e la scarsa attenzione ai comparti tradizionali, come quello dell’Automotive».

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