Coronavirus: l'imprenditoria femminile è quella più colpita
Elena Ghezzi: "Uno scenario per l’imprenditoria femminile che ci preoccupa particolarmente e che deve trovare adeguate misure di sostegno"
Coronavirus: i dati sulla situazione economica
Mentre in Lombardia prosegue l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus, l’Osservatorio di Confartigianato Lombardia ha misurato l’evoluzione della situazione economica delle micro e piccole imprese che hanno sede nella regione.
Peggioramento del trend del fatturato
L’elaborazione di ulteriori interviste nell’ambito della survey “Effetti del coronavirus sulle MPI lombarde”, raccolte dal 2 al 4 marzo, evidenzia un peggioramento del trend del fatturato, segnando un calo su base mensile del 33% per la media delle micro e piccole imprese lombarde, calo più ampio del -30% rilevato dagli intervistati tra il 27 febbraio e 1° marzo. Il peggioramento è diffuso in tutti i settori.
I settori più colpiti
Attraverso i risultati della survey sono inoltre stati identificati i settori con una più elevata incidenza di imprese che già registrano marcati effetti negativi sull’attività, con cali di fatturato più pesanti: alimentare, area benessere, comunicazione, esercizi ricettivi, legno-arredo, moda, riparazione, manutenzione ed installazione di macchinari, ristorazione e trasporto e logistica.
L'artigianato
In questi settori sono coinvolte, in Lombardia, 156 mila micro-piccole imprese (MPI) che danno lavoro a 570 mila addetti, pari al 26,7% degli addetti del totale delle MPI della regione e al 14,2% del totale degli addetti dell’area. Per quanto riguarda l’artigianato, nella nostra regione si contano in questi comparti 68 mila imprese con 174 mila addetti, pari ad oltre un terzo (34,8%) del totale degli addetti dell’artigianato del territorio lombardo.
Il 68,3% opera nei settori più a esposti alla "crisi coronavirus"
In occasione della Giornata Internazionale della donna il focus elaborato sull’imprenditoria femminile mette inoltre in evidenza che il 68,3% delle 38.941 imprese artigiane femminili operano proprio nei settori più esposti alla “crisi coronavirus”.
Un'occasione per riflettere sulla tematica della conciliazione
“Uno scenario per l’imprenditoria femminile che ci preoccupa particolarmente e che deve trovare adeguate misure di sostegno. Oltre a quelle già proposte da Confartigianato per le imprese, crediamo sia fondamentale considerare anche le esigenze di conciliazione vita-lavoro, che toccano in modo particolare le donne – commenta la presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Lombardia, Elena Ghezzi - Questa emergenza dovrebbe essere l’occasione per riflettere ed affrontare con più decisione le tematiche della conciliazione, che pongano al centro la persona, sia essa un lavoratore dipendente che un imprenditore”.