Coronavirus: Confindustria avvia una indagine per la "conta dei danni" subiti dalla imprese lecchesi
Avviata un'indagine alla quale tutte le imprese possono contribuire tramite la compilazione di un sondaggio
Coronavirus: Confindustria avvia una indagine per la "conta dei danni" subiti dalla imprese lecchesi che al momenti non sonoquantificabili ma saranno certamente rilevanti. “Gli effetti dell’emergenza Coronavirus sul sistema economico del Paese preoccupano il mondo delle imprese - evidenzia il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva - che si stanno destreggiando fra la necessità di tutelare la salute dei propri dipendenti e quella di non perdere competitività, commesse, clienti e quote di mercato. Non vi è alcun dubbio di quale sia la priorità, ovvero la salute, ma è innegabile che se continuiamo così a breve dovremo preoccuparci della contrazione degli indici di fatturato con inevitabili impatti sull’occupazione, per questo servono misure straordinarie. Fondamentale è inoltre evitare di diffondere il panico e di proiettare all’estero una percezione della situazione ben peggiore di quella reale: il danno di immagine subito è già alto, ma potrebbe essere di portata incalcolabile. Per questo resta prioritario mantenere l’operatività delle imprese e tutelare l’immagine dell’intero Paese a livello internazionale, evitando barriere non tariffarie al nostro export”.
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Le conseguenze economiche del Coronavirus
Confindustria sta portando avanti un’azione serrata e si sono svolti nei giorni scorsi i primi incontri con il Governo per definire le misure più urgenti per consentire alle imprese di fare fronte all'emergenza. In linea generale, per Confindustria sono prioritari il mantenimento della continuità produttiva, garantendo continuità nei flussi di approvvigionamento e di distribuzione, gli interventi specifici sulle dinamiche occupazionali, sugli ammortizzatori sociali e a sostegno della liquidità delle imprese, anche al di fuori della zona rossa.È stato già adottato un decreto del Mef che sospende alcuni versamenti e adempimenti tributari negli undici comuni della zona rossa ed è stata disposta la possibilità di attivare in via automatica lo smartworking, fino al 15 marzo 2020, ai rapporti di lavoro subordinato per le imprese che hanno sede in alcune regioni, fra le quali la Lombardia. Si tratta però solo dei primi provvedimenti di sostegno, che andranno accompagnati da ulteriori e più ampie misure.
Il Direttore Generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori
“Per arrivare a decisioni efficaci e condivise per il sostegno alle attività produttive è fondamentale anche il continuo confronto con i rappresentanti delle imprese che stanno già subendo ripercussioni e, anche sul nostro territorio, ne abbiamo testimonianza di ora in ora - evidenzia il Direttore Generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori. È però importante sottolineare che, seppur fra molteplici complicazioni, le nostre imprese stanno gestendo in modo efficiente la situazione e continuano a lavorare”.
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Confindustria avvia una indagine per la "conta dei danni" subiti dalla imprese lecchesi
Proprio per comprenderne più approfonditamente gli effetti sulle nostre imprese, anche allo scopo di identificare le misure più appropriate - continua Giulio Sirtori - nell’ambito delle attività promosse dalla Task Force di Confindustria sull’emergenza Coronavirus è stata avviata un'indagine alla quale tutte le imprese possono contribuire tramite la compilazione di un sondaggio comune per tutto il territorio nazionale che si trova anche sul nostro sito”. Il questionario è disponibile all’indirizzo www.confindustrialeccoesondrio.it, nell’area dedicata all’emergenza Coronavirus, dove sono raccolte informazioni, aggiornamenti e ogni genere di indicazione utile alle aziende, comprese le best practice segnalate dagli Associati.