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Cessione del Gruppo Riello: “Dal tavolo Mimit ancora nessuna garanzia occupazionale da Carrier”

"Al tavolo del Ministero nessun passo avanti da Carrier: manifestazioni di interesse ancora non vincolanti e zero garanzie su occupazione, investimenti e continuità produttiva".

Cessione del Gruppo Riello: “Dal tavolo Mimit ancora nessuna garanzia occupazionale da Carrier”

Si è tenuto martedì 25 novembre, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il nuovo incontro sulla vertenza del Gruppo Riello, azienda attiva nella produzione di sistemi di climatizzazione che occupa circa 1.300 lavoratori nel mondo, di cui 600 in Italia distribuiti tra gli stabilimenti di Lecco, Legnago (VR) e Volpago (TV), oltre a tre centri di ricerca. Alla riunione, convocata dal Ministero su richiesta delle organizzazioni sindacali, hanno partecipato anche una delegazione aziendale della controllante Carrier, le Regioni Veneto e Lombardia, la Provincia di Lecco e il Sindaco di Legnago.

Cessione del Gruppo Riello: “Dal tavolo Mimit ancora nessuna garanzia occupazionale da Carrier”

Durante l’aggiornamento, Carrier ha comunicato di aver ricevuto alcune manifestazioni di interesse non vincolanti per l’acquisizione di Riello, segno della forte attrattività dell’azienda sul mercato. I nomi dei soggetti interessati non sono stati resi noti, ma l’azienda ha spiegato che, dopo una prima selezione, è stato individuato un gruppo ristretto di potenziali acquirenti con i quali proseguirà il confronto. Questi soggetti avranno accesso alla fase di due diligence, necessaria per arrivare alla presentazione delle offerte vincolanti.

Il Ministero ha ribadito con decisione che qualsiasi percorso di cessione dovrà tradursi in un vero rilancio industriale, capace di garantire continuità produttiva e tutela dell’occupazione. Ha inoltre ricordato che Carrier sarà tenuta a presentare la notifica relativa all’esercizio del Golden Power, considerata la natura strategica del settore in cui opera Riello, così da consentire al Governo di intervenire qualora fosse necessario proteggere gli interessi nazionali e la sicurezza del Paese.

Sul fronte sindacale, Fim, Fiom e Uilm hanno espresso forte insoddisfazione per la scarsità di informazioni fornite da Carrier. Secondo le sigle, quanto riportato dall’azienda non aggiunge alcun elemento realmente nuovo rispetto a quanto già emerso nei precedenti incontri. “Le rassicurazioni sui criteri di selezione dei potenziali acquirenti sono state giudicate insufficienti, poiché le proposte ricevute non contengono alcun dettaglio concreto sui piani industriali, sugli investimenti o sulle prospettive occupazionali”. Di conseguenza, le parti sociali ritengono tali proposte poco attendibili e non adeguate a garantire un futuro solido per i lavoratori.

È stata invece accolta positivamente la posizione del Ministero, che ha sottolineato come il futuro acquirente dovrà necessariamente includere, nel proprio progetto industriale, investimenti specifici in Ricerca e Sviluppo. Si tratta di un punto particolarmente significativo per lo stabilimento di Lecco, dove queste attività rappresentano il cuore dell’operatività.

Al termine dell’incontro, per consentire il proseguimento del confronto con tutti i soggetti interessati e monitorare l’evoluzione della procedura di vendita, il Ministero ha fissato una nuova riunione per giovedì 18 dicembre 2025, “auspicando che entro tale data possano emergere informazioni più dettagliate e soprattutto garanzie più solide sul futuro industriale e occupazionale del gruppo” sottolineano da Fim, Fiom e Uilm.