Il dibattito

Calenda: "Bisogna aiutare le imprese"

L’europarlamentare: "Questi non hanno mai gestito neppure un bar"

Calenda: "Bisogna aiutare le imprese"
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“Per costruire i provvedimenti economici hanno scelto una strada barocca usando un impianto normativo complesso. Questa è la cultura di chi sta al Governo: persone che non hanno mai gestito neppure un bar”. L’ex ministro allo Sviluppo  economico Carlo Calenda - ospite dell’incontro con Api Lecco, attraverso la piattaforma Zoom - non usa mezzi termini per bocciare la gestione della crisi da parte di Conte & C. Secondo l’europarlamentare la strada doveva essere quella di gestire meglio i processi e la sua analisi è stata impietosa.

Calenda: "Bisogna aiutare le imprese"

"La gestione della Cassa in deroga è stata un disastro perché era risaputo che passare dall’accordo sindacale e poi dalle verifiche di Regione e Inps avrebbe comportato un allungamento dei tempi. Era meglio dare i soldi direttamente alle imprese. Il tanto decantato decreto Liquidità che doveva essere un bazooka da 200 miliardi ad oggi si è fermato a quota 7 perché ha una struttura complessa, occorre passare dal Fondo centrale e dalla Sace, ma poi gli istituti di credito frenano perché non è stata prevista la manleva per i dirigenti bancari. Il decreto Rilancio è la Bibbia di tutti i provvedimenti; bastava dare 1.110 euro al mese a dipendenti e autonomi e restituire alle imprese oltre ai 4 già tornati anche i 20 miliardi già versati di Irap e Ires”.

I fondi dall'Europa

Il leader di Azione è preoccupato anche perché adesso arriveranno tanti soldi dall’Europa. Un bene, ovviamente. Il problema sarà come investirli. “Vedo troppi interventi a pioggia e provvedimenti assistenziali. Bisogna aiutare le imprese che creano lavoro e soprattutto il turismo. Solo attraverso il Recovery Fund dovremmo avere 172 miliardi, di cui 80 a fondo perduto. Il problema sarà come e dove spenderli”. L’incontro moderato da Anna Masciadri e introdotto dal presidente Luigi Sabadini ha avuto un notevole riscontro visto che il video pubblicato sulla pagina Facebook di Api Lecco ha auto quasi 2.700 interazioni 

Il servizio completo si può leggere sul Giornale di Lecco, in edicola dal lunedì 1 giugno  Clicca qui per la versione sfogliabile

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