Inchiesta

Anche i Paperoni lecchesi faranno i conti con la crisi

I dati del Ministero delle Finanze sulle dichiarazioni dei redditi 2019 presentano un territorio a due facce, con 2.968 cittadini che introitano più di 120mila euro e 50.768 che ne guadagnano meno di 10mila

Anche i Paperoni lecchesi  faranno i conti con la crisi
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Anche i Paperoni lecchesi faranno i conti con la crisi. Il 20% della popolazione del Lecchese non arriva a mettere insieme il 5 per cento del reddito complessivo della provincia. Di contro, poco più dell’1% di facoltosi possiede oltre il 10 per cento della ricchezza. E’ il quadro che emerge consultando i dati sulle dichiarazioni dei redditi 2019 recentemente pubblicati dal Ministero delle Finanze, da cui emerge anche una disparità territoriale: i Comuni ai primi posti per reddito pro capite sono concentrati nella zona della Brianza, dal Meratese all’Oggionese, mentre i più poveri, ben al di sotto delle media, sono invece in Valsassina. Questa, va sottolineato, è però la fotografia della situazione riferita all’anno 2018, quando in generale il Pil nazionale era in crescita (seppure dell’1,7% in termini nominali e dello 0,8% in termini reali) e il reddito complessivo italiano dichiarato era aumentato del 5% rispetto all’anno precedente, per un valore pro capite di 21.660 euro (su tutti la Lombardia con un reddito medio di 25.670 euro). Ma soprattutto ancora non era neppure pensabile che esplodesse una pandemia tale da sconvolgere il mondo e che inevitabilmente condizionerà in modo pesante la composizione del reddito in futuro.

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Anche i Paperoni lecchesi faranno i conti con la crisi

Tornando all’analisi delle dichiarazioni 2019 nei Comuni del Lecchese, l’ammontare dei redditi percepiti nel 2018 dai 242.053 contribuenti è stato di circa 5 miliardi e 875 milioni di euro, per una media a livello provinciale di 24.273 euro a persona.

Classifica redditi pro capite

In cima alla classifica dei paesi mediamente più ricchi si piazza Montevecchia, l’unico a superare i 30mila euro di reddito pro capite (per l’esattezza 30.788 euro), affiancato sul podio da Imbersago con 28.830 ed Ello con 28.223 euro. Nella top ten ci sono anche Sirtori (27.375), Lomagna (26.779), Merate (26.682), che è la più ricca tra le città sopra i 10mila abitanti, Malgrate (26.547), Barzanò (26.364), Varenna (26.288) e Lecco (26.275).
Di contro le «cenerentole» sono concentrate in particolare in Valsassina e nell’Alto Lago, dove ci sono paesi con redditi pro capite sotto ai 20mila euro: nelle ultime cinque posizioni ci sono Casargo (17.813), Valvarrone (17.687), Vendrogno (17.651), Sueglio (16.954) e, fanalino di coda, Pagnona (15.824).
Redditi da fabbricati

Redditi da fabbricati

Dando uno sguardo ai dati sui redditi da fabbricati, si ha un’idea della percentuale di cittadini che posseggono almeno un immobile, come case, capannoni e box (anche l’abitazione principale genera reddito): sopra a tutti in questa classifica svetta il piccolo Comune di Morterone, in cui il 72% dei contribuenti è proprietario di immobili; alte percentuali anche per Imbersago (62,18%), Verderio (59,56%), Lomagna (59,16%) e Montevecchia (58,36%). Merate è al 55,06%, mentre il capoluogo Lecco si attesta al 50%: sotto questa soglia ci sono cittadine come Valmadrera (49,71%), Calolziocorte (49,19%), Oggiono (49,03%).

Il quadro per fasce di reddito

Come detto in premessa, il 20% della popolazione del lecchese (esattamente il 20,97%) non mette insieme il 5 per cento del reddito della provincia: una persona su 5 ha, infatti, dichiarato un reddito inferiore a 10mila euro (la somma totale è di circa 244 milioni, pari al 4,16% del reddito complessivo della provincia). Anche in questo caso ci sono alte percentuali di bassi redditi nei paesi della Valsassina (a Lecco sono il 22,01%, a Merate il 20,18%).
Circa l’11% della popolazione ha dichiarato tra i 10 e i 15mila euro, mentre la fascia più numerosa è quella tra i 15 e i 26mila euro in cui si concentra circa il 35,5% dei contribuenti. Lo scaglione dai 26 ai 55mila euro comprende il 27,5% delle persone, quello tra 55 e 75mila il 3%, tra i 75 e i 120mila rappresenta circa il 2%. I ricchi, con redditi sopra i 120mila euro, sono in tutto 2.968, pari all’1,23%, che nel 2018 hanno accumulato 636.358.804 euro, ovvero il 10,38% della somma di tutti i redditi della provincia.

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