Analisi congiunturale, la produzione cresce ma i dazi spaventano
Gian Domenico Auricchio: "E' un trimestre di assestamento"
Analisi congiunturale, la produzione cresce ma i dazi spaventano. A rivelarlo è stata Unioncamere, insieme a Confindustria e Regione, nella presentare l’analisi congiunturale per il secondo trimestre 2018.
Trimestre di assestamento
La produzione industriale lombarda sta tornando ai livelli del 2007, ma i dazi spaventano gli ordini esteri. E’ il risultato dell’analisi congiunturale condotta da Unioncamere, in collaborazione con Confindustria e Regione Lombardia, riguardante industria e artigianato manifatturiero. Di tutto questo se ne è parlato in mattinata, in via Oldofredi, dove ha sede Unioncamere.”Lo definirei un trimestre di assestamento”, così Gian Domenico Auricchio, presidente dei Unioncamere Lombardia, ha descritto l’andamento della nostra economia regionale relativamente a secondo trimestre di quest’anno. “Il tributo a Marchionne – ha proseguito Auricchio – testimonia l’ ipersensibilità dei mercati. La minaccia dei dazi, insieme a tanti altri fattori che vengono messi in evidenza, credo sia importante e meriti una riflessione”.
Parola alla Regione
In rappresentanza di Regione Lombardia, anche Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo economico, ha una visione ben chiara su come tenere alta la guardia rispetto all’economia: “La politica 4.0 deve non chiedere solo al mondo dell’impresa e al tessuto sociale di cambiare atteggiamento, ma deve essere la protagonista dello stesso cambiamento. La politica deve saper fare sintesi”. Accanto alle parole, Mattinzoli ha spiegato tre ricette per tenere alta la guardia in fatto di economia e comprendono: la formazione giovanile, la formulazione di bandi specifici e la necessità di avere una pacificazione sociale davanti alle minacce di tipo economico.
Dati del trimestre
Si registra un incremento della produzione industriale sia tendenziale(+3,9%), in linea con la media del 2017, che congiunturale (+0,3% dato destagionalizzato) in sensibile decelerazione rispetto al risultato di inizio anno (+1,1%). Per le aziende artigiane manifatturiere si registra una accelerazione per entrambi i riferimenti temporali: +2,7% la variazione tendenziale, rispetto al +2,3% dello scorso trimestre, e +0,7% la variazione congiunturale, contro il precedente +0,4%. L’indice della produzione industriale, sale a quota 111,2 (dato destagionalizzato, base anno 2010=100) riducendo lo scarto dal massimo pre-crisi a 2,1 punti percentuali (pari a 113,3 registrato nel 2007). Per le aziende artigianel’indice della produzione è a quota 98,4 (dato destagionalizzato, base anno 2010=100), ancora sotto quota 100.