Economia

Allianz Bank illustra le sfide finanziarie

Un incontro con Investitori Sgr per parlare di economia, finanza e mercati

Allianz Bank illustra le sfide finanziarie
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Un incontro per fornire una panoramica sui mercati finanziari, evidenziando le nuove sfide del 2022. Questo l’obiettivo dell’appuntamento tenutosi mercoledì 16 febbraio al Ristorante Pierino Penati di Viganò, organizzato dal Team Wealth Advisors di Lecco di Allianz Bank Financial Advisors composto da Giuseppe Antonelli, Stefano Fossati, Stefano Cairoli e Federica Antonelli e dalla società del Gruppo Allianz Investitori Sgr.

Allianz Bank illustra le sfide finanziarie

Al centro dell’incontro, moderato da Giuseppe Antonelli, Wealth Advisor presso Allianz Bank Financial Advisors di Lecco, le tematiche di politica monetaria, l’inflazione e le tensioni geopolitiche: fattori di grande rilevanza per questo nuovo anno. A introdurre la serata l’amministratore delegato di Investitori Sgr, Pietro Scott Jovane, collegato in videoconferenza. «Dopo un anno strepitoso come il 2021, dal punto di vista dei rendimenti di mercato e dell’andamento di Investitori, la riapertura dei mercati quest’anno richiede un approfondimento - ha sottolineato - I mercati finanziari sono in tensione, così come l’economia reale. In questi due anni siamo passati da una frenata degli ordinativi a una tensione sui prezzi delle materie prime, che ora si sta trasformando nel rischio che queste restino nei magazzini senza diventare un prodotto finito. I mercati finanziari possono aiutarci a interpretare le dinamiche sul mercato reale, per capire in che direzione si sta andando».

La situazione dei mercati finanziari

La situazione dei mercati finanziari è stata quindi illustrata da Emanuele Vizzini, Dg e responsabile investimenti di Investitori Sgr. Partendo dai cambiamenti avvenuti tra la fine dello scorso e l’inizio di quest’anno, in particolare legati all’inflazione. «Il 2021 è stato positivo in termini di andamento dal nostro punto di vista, c’è stata poca volatilità e quindi si è vissuto l’investimento come qualcosa di tranquillizzante - ha spiegato - Il 2022 è invece iniziato in modo diverso, ci sono spunti di maggiore criticità come l’inflazione che è legata anche a un cambio di paradigma da parte delle banche centrali. I prezzi sono saliti e le banche hanno presentato un’intenzione più robusta di intervenire con incisività. Dapprima questa novità è stata sensibile sul mercato delle obbligazioni e ha avuto poi impatto sui mercati azionari». Per quanto riguarda proprio l’Europa, Vizzini ha aggiunto: «Questa soffre dopo tanti anni del tema dell’inflazione, i banchieri centrali europei inizialmente hanno lasciato intendere una diminuzione solo negli acquisti di titoli e successivamente che pure nel 2022 la BCE qualcosa farà anche sui tassi di interesse. I mercati si sono quindi aggiustati nei primi 40 giorni dell’anno per reagire a una condizione dei tassi di interesse che è molto diversa rispetto a quella che abbiamo vissuto nel 2021».

Quanto durerà questa inflazione?  

Quanto durerà questa inflazione  e quali saranno le ripercussioni? Molti sono i fattori coinvolti e quindi è difficile fare previsioni precise ma le conseguenze saranno indubbiamente significative. «Oggi ci troviamo in una situazione molto delicata - ha aggiunto - Abbiamo una situazione di prezzi che stanno salendo ma anche un’economia ancora in fase di normalizzazione, il timore è che agendo in maniera troppo aggressiva sui tassi di interesse si arrivi a una sorta di stagflazione: un’inflazione guidata da un’azione eccessiva delle banche centrali, che induce un rallentamento economico. Ci aspettiamo però che ci si avvii verso un rientro naturale nella dinamica dei prezzi, probabilmente a partire dal secondo trimestre del 2022. Incidono a tal proposito, peraltro, anche i fattori geopolitici che di recente si sono complicati con la crisi Ucraina, per la quale il nostro caso di base non è lo scoppio di conflitto esteso ma la possibilità di una possibile persistente tensione. Questo può avere effetto sui prezzi delle materie prime, in particolare di quelle energetiche, che potrebbero continuare la loro risalita incidendo sulla variabile inflattiva ma anche rappresentando una possibile fonte di decorrelazione e diversificazione per l’investimento finanziario».

A seguire Stefano Lovati, Deputy CIO e Responsabile Portfolio Officer di Investitori Sgr, ha spiegato: «Le banche centrali cercano di uscire da tutta la massa di liquidità che hanno iniettato nel sistema, ma fanno fatica. Dopo la pandemia sono intervenute con i Governi per sostenere il sistema ma stanno ancora cercando di passare il testimone, forse nella seconda parte dell’anno potremmo vedere dati di inflazione più bassi e potrebbe cambiare anche la velocità delle politiche delle banche centrali».

La situazione italiana

In merito alla situazione economica italiana, hanno concluso: «L’Italia ha un enorme potenziale, ci sono competenze eccellenti in molte aziende ma spesso purtroppo tendono a essere oggetto di interesse di operatori esteri e cedute.. Dobbiamo tenere presenti due fattori rilevanti per il nostro mercato: la politica domestica e l’Europa. Guardiamo quindi all’Italia con interesse ma anche con cautela».

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