Al Poli di Lecco un laboratorio ispirato al talento di Nervi
Dedicato ai temi del restauro conservativo delle architetture del Novecento, troverà ubicazione nel nuovo padiglione dell'ex Maternità. La Regione lo ha finanziato con 300mila euro.

Un laboratorio, non un archivio, che metterà a frutto l'eredità intellettuale e storica di Pier Luigi Nervi nel polo territoriale lecchese del Politecnico di Milano. Per quest'ultimo sarà la ciliegina sulla torta del restauro dell'ex Maternità, l'ultimo padiglione del vecchio ospedale di via Previati quasi pronto ad aggiungersi al campus universitario.
L'eredità dell'ingegner Nervi
Si è tenuta questo pomeriggio, venerdì, la conferenza di presentazione del progetto “Laboratorio Nervi”, nato dalla collaborazione tra l’Associazione Pier Luigi Nervi Project e il Politecnico di Milano - Polo territoriale di Lecco. Il laboratorio che appunto si insedierà nell’edificio dell’ex maternità, dentro il campus universitario, grazie a un importante contributo di 300mila euro stanziato da Regione Lombardia, permetterà a studenti e ricercatori di studiare e sperimentare traendo spunto dalla grandiosa eredità culturale dell’ingegner Pier Luigi Nervi.
Un laboratorio didattico
L’insieme delle opere di Nervi, a livello nazionale e internazionale, costituisce un’opportunità unica per approfondire i temi della conservazione, restauro e valorizzazione delle architetture del ‘900. Il Laboratorio Nervi, sotto la direzione scientifica del Politecnico di Milano, promuoverà lo studio di questi argomenti generando un’ampia offerta di attività didattiche, di ricerca e sperimentazione. Nell’ambito del restauro e recupero dell'architettura moderna, diverse opere di Pier Luigi Nervi che versano oggi in condizioni problematiche, diventeranno oggetto di attività formative quali workshop, doctoral e summer school internazionali.
L’obiettivo è quello di creare network con partner universitari, istituzioni pubbliche e private per sviluppare tematiche di interesse comune (studio dei materiali, nuove tecniche costruttive, robotica) e ampliare gli orizzonti del restauro e recupero dell’Architettura Moderna, con una particolare attenzione alle strutture in calcestruzzo armato. La sperimentazione, inoltre, che Nervi ha sempre considerato parte integrante del suo processo creativo, avrà un ruolo significativo. A supporto delle attività didattiche e di ricerca sono previsti, infatti, un laboratorio modelli e stampa 3D, un laboratorio di robotica per le costruzioni, un laboratorio informatico, uno spazio di co-working e testing.
A completare l’intervento verranno allestiti, con il progetto a cura degli architetti Alessandro Colombo e Paola Garbuglio, un centro di documentazione e un’area espositiva presso la quale troverà sede la mostra permanente “Pier Luigi Nervi Architettura come Sfida”, un percorso che illustra il pensiero e l'opera di Nervi, composto da materiali realizzati dalla PLN Project Association e donati al Politecnico.
Nervi protagonista del Novecento
“L’arte, l’intuito e il talento di Pier Luigi Nervi, protagonista del ‘900 italiano, vivono nei suoi progetti e possono trasmettere ancora molto alle nuove generazioni di studenti e ricercatori” ha dichiarato Manuela Grecchi, Prorettore Delegato del Polo territoriale di Lecco. “Ingegnere, progettista e architetto delle proprie opere, il suo insegnamento è pregno del legame tra ingegneria e architettura, tra progetto e costruzione. E’ evidente il valore aggiunto che tale approccio assume nel nostro Ateneo dove formiamo ingegneri, architetti e designer in un’ottica di didattica trasversale e integrazione di competenze. Anche in questa occasione Regione Lombardia è al nostro fianco per realizzare un progetto volto ad arricchire le note potenzialità del campus e del territorio".
La Regione ha contribuito con 300mila euro
Il laboratorio nasce nell'ambito dell'accordo di programma 'AdP Polo Universitario delle province di Lecco e Sondrio'. Presenti alla conferenza stampa due rappresentanti della Regione nonché lecchesi doc, il sottosegretario Antonio Rossi e il consigliere Mauro Piazza. "Questo è un altro passo avanti per il nostro Polo territoriale, il cui la Regione crede fermamente" ha premesso Rossi. "Con un’erogazione di 300mila euro sui 504.500 complessivi del progetto, la Regione ha contribuito in maniera significativa al suo completamento, in particolare all’allestimento del laboratorio e della dotazione tecnologica. Una cifra importante che, mi auguro, permetterà di garantire importanti opportunità di studio e di lavoro per i giovani ricercatori del Politecnico, esaltandone le professionalità. L’auspicio è che possa diventare un volano anche per l’economia locale, mettendone in evidenza le eccellenze sia a livello nazionale sia internazionale”.
“Guardando a Vico Valassi qui presente direi che questa è la ciliegina sulla torta" ha scherzato Piazza, alludendo al primo artefice del campus lecchese. "Questo laboratorio nasce dal felice incontro tra territorio lecchese, Politecnico di Milano, Regione Lombardia. Considerando che Nervi figura tra i progettisti del Pirellone, direi che c'erano tutte le premesse perché questa cosa potesse avvenire. E poi il laboratorio, dove si pensa e si fa, è il luogo dello spirito imprenditoriale Lecchese". Piazza ha poi richiamato l'attenzione sui lavori di recupero dell'ex padiglione maternità: "Iniziamo ad intravedere un luogo urbano nuovo, prezioso per la città di lecco, un bell'edificio che prima oscurava il campus e invece adesso si apre alla città".
Summer School
A rappresentare la Fondazione Pier Luigi Nervi c'era il nipote del grande ingegnere architetto. "A questo traguardo giungiamo dopo un lungo iter cominciato dieci anni fa, sulle orme di mio nonno" ha ricordato commosso Marco Nervi. Nato a Sondrio nel 1891, Pier Luigi Nervi è stato un grande lombardo che ha fornito importanti contributi all’architettura moderna, contribuendone a tracciarne gli sviluppi, che oggi sono storia.
In attesa che il laboratorio diventi uno spazio fisico, la sua anima e le iniziative che lo alimentano sono già entrate nel vivo. Nel mese di luglio, con il coordinamento scientifico del prof. Marco di Prisco del Politecnico di Milano, si è tenuta infatti la Summer School “The Shape of Water” a cui hanno partecipato 13 studenti provenienti da Politecnico di Milano, Sapienza di Roma, Università Federico II di Napoli e Università Iuav di Venezia. Tema della school il progetto di restauro della piscina Mincio di Milano, opera realizzata da Nervi nel 1964. Preso in esame il contesto urbano in forte evoluzione, analizzate le peculiarità dell’opera architettonica e le sue criticità, i partecipanti sono giunti a una interessante sintesi progettuale che avranno il piacere di illustrare domani 21 settembre 2019 a partire dalle ore 10 in aula A1.1.
“L’evento - sottolinea Marco di Prisco - è stato proposto nell’ambito delle iniziative di didattica innovativa avviate quest’anno al Politecnico con il programma Passion in Action, con l’obiettivo di offrire agli studenti un’opportunità di crescita trasversale, imparando a confrontarsi su temi complessi come quelli del recupero di opere di eccezione lasciateci dai grandi maestri dell’ingegneria e dell’architettura. L’iniziativa ha messo a confronto le competenze di studenti e docenti di diverse università. Da una parte i partecipanti sono stati coinvolti in un’esperienza concreta di collaborazione con un team interdisciplinare, dall’altro, i docenti, hanno messo le loro competenze a disposizione di un gruppo di studenti che hanno assunto il ruolo attivo di progettisti”.