A Calolziocorte apre l’Hammer Pub: “AAA camerieri cercansi”
L'avvio dell'attività è previsto dalla metà di giugno.
A Calolziocorte, nell’area della storica Fabbrica Sali di Bario ormai da anni dismessa, in via Al Fabbricone, sta per aprire il pub-ristorante ufficiale di uno dei più importanti produttori artigianali a livello nazionale: il birrificio Hammer di Villa d’Adda (Bg).
“AAA camerieri cercansi”
L'avvio dell'attività dell'Hammer Pub è previsto dalla metà di giugno, sarà un'occasione per rivitalizzare l’intero quartiere al di là della ferrovia e a due passi dal lago, molto frequentato dai fruitori della vicina stazione, di giorno vissuto da chi lavora negli uffici ricavati dal restyling dei vecchi depositi della fabbrica, ma dove la sera non vi sono esercizi pubblici aperti.
“Siamo prontissimi - conferma l'imprenditore Fausto Brigati (in copertina insieme al fratello e socio Roberto e al birraio Matteo Palmisano) - C'è ancora da completare lo staff, soprattutto per il servizio in sala, malgrado la carenza di manodopera sia un problema comune per l'intero settore, purtroppo, in questo periodo”.
“Mi auguro che il mio appello (chi vuole candidarsi può scrivermi direttamente a fausto.brigati@hammer-beer.it) possa catturare interesse: si tratta di un'occasione anche per conoscere tanti aspetti del nostro meraviglioso mondo, quello della birra artigianale, e costruire esperienza”.
Lo scenario tratteggiato da uno studio dell'Associazione commercianti
Nella vicina Provincia di Bergamo (da dove arrivano i titolari del birrificio Hammer, che hanno anche un’altra impresa di famiglia a Carvico nel campo della metalmeccanica, il Mollificio Bergamasco) il tasso di disoccupazione al 3,5% è il secondo più basso d’Italia. Ma si potrebbe lavorare ancor più, stando a quello che le aziende chiedono in questo momento di ripresa, secondo AscomBg.
Delle 4.900 imprese del settore del turismo bergamasche – bar, ristoranti, alberghi, discoteche – si stima che oltre 2.200 stiano cercando personale, il 45% delle attività. Oltre ai 17.400 addetti attualmente in forza, si registra un fabbisogno di oltre 4.100 dipendenti, il 23% della forza lavoro.
Secondo Oscar Fusini di Ascom Bergamo gli stipendi, che vanno da 1.200 a 1.400 euro netti per personale di sala e cucina e per 14 mensilità, sono superiori agli stipendi di altri settori. L’impegno richiesto soprattutto per gli orari serali e festivi e un cambio di mentalità e comportamenti subentrati con la pandemia, pongono nel periodo post Covid il tempo libero al di sopra del lavoro. Ultimo elemento, un sistema ancora caratterizzato da ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza.
I sindacati suggeriscono di puntare sull’apprendistato, strumento indispensabile per formare competenze, secondo i dati delle agenzie interinali è pari a circa il 40% a medio termine il personale che viene integrato in pianta stabile.