"Vuoto a rendere": l'intreccio perfetto tra musica e poesia con "Gli ultimo giro"
L'evento è andato in scena ieri sera nel suggestivo giardino di Villa Doniselli
"Un vuoto riempito a suon di poesie": era un po’ questa l’idea che si celava dietro la serata di ieri, venerdì 6 settembre 2024; una performance in cui musica e poesia si sono intrecciate in modo perfetto, intitolata proprio "Vuoto a rendere". Come hanno raccontato Simone Caprinali, Sergio Valsecchi e Davide Mazzitelli, che insieme costituiscono il trio poetico "Gli ultimo giro", quello di venerdì sera è stato "un reading poetico nato quest’inverno al cospetto di un bancone di un bar, all’ora dell’aperitivo, per raccontare le emozioni di tre (ormai ex) ragazzi". E così, nella suggestiva location del giardino di Villa Doniselli, memoria storica di Civate, illuminato da piccole lampadine e candele, ha preso il via un magico viaggio: "il racconto di un’anima attraverso emozioni e parole, a cui è cucita la musica, in una serata dal profumo di storia e poesia".
"Vuoto a rendere": l'intreccio perfetto tra musica e poesia con "Gli ultimo giro"
Una serata, dunque, per riscoprire "i propri vuoti a rendere: i piccoli momenti di una quotidianità che passa sotto traccia… gli attimi perfetti che hanno la forza di diventare tempesta; attimi che gente come noi trasforma in poesia", hanno spiegato Sergio e Simone. Con l’intento, poi, di colmare questi vuoti con le emozioni suscitate nel pubblico, fosse "anche solo un battito del cuore accelerato".
E così è iniziato questo suggestivo viaggio "alle porte della notte", talvolta fatto di parole incatenate senza una logica oggettiva, seguendo il flusso della propria coscienza, partendo da un’immagine, una piccola cosa, per approdare alla ricerca di un senso, "come quando ti svegli all’alba, non hai voglia di andare al lavoro e, tra il serio e lo scherzoso, ti domandi quale sia il senso della vita"; oppure semplicemente alla rincorsa di un’emozione racchiusa in un attimo fuggente. Parole nate da suggestioni: innanzitutto la notte, "un tappo che viene tolto e ci lascia liberi di immaginare", e l’alba, "la sua appendice finale", ma anche il cimitero e la pioggia, che evocano l’immagine di Caronte che fuma Marlboro mentre aspetta la pioggia, gocce di peccati che cadono uno ad uno impregnando il terreno… le rose, così belle e rosse "nel tiepido sole di novembre", che diventano metafora del cuore che batte e non si ferma, anche se i petali cadono. E ancora, il punto di domanda che, "come un ariete, è in grado di abbattere i muri delle nostre case, sfondando le porte", perchè, come scriveva Iosif Brodskij, "la poesia è la migliore scuola di insicurezza che ci sia".
Una serata che ha fatto viaggiare i presenti sulla scia delle parole e delle note, evocando immagini, ricordi e sensazioni che solo la poesia sa esprimere in modo così profondamente vero. Proprio per rendere il pubblico spettatore attivo della performance, a fine serata ognuno ha potuto lasciare scritto un messaggio su un bigliettino colorato affidato ad un cappello di paglia. Un’emozione provata, un verso rimasto particolarmente impresso… un riscontro, proprio nell’ottica di quel "vuoto a rendere" di cui si parlava prima.
Infine, il trio ha ringraziato Isabella Doniselli per aver gentilmente aperto i cancelli del suggestivo giardino della villa e l’Amministrazione comunale - presenti gli assessori Ilaria Rocco, Simone Scola e Davide Canali - che ha patrocinato l’evento.
Per chiunque fosse interessato a conoscere meglio il trio poetico "Gli ultimo giro", si consiglia di seguire la pagina Instagram "ultimo_giro_official" e di guardare il video di presentazione disponibile su YouTube, intitolato "Ultimo giro - Vuoto a rendere".
"Gli ultimo giro": breve biografia del trio poetico
"Gli ultimo giro" sono un trio poetico composto da Simone Caprinali, Sergio Valsecchi e Davide Mazzitelli. Sergio, soprannominato "Lerry", classe 1983, residente a Civate, è laureato in Lettere e coltiva da tempo due grandi passioni: quella per i viaggi e quella per la letteratura. Ha già edito e pubblicato due raccolte di poesie: "Respirazione bocca a bocca" e "Camera con vista". Simone, detto "Ceppo", classe 1983, residente a Valmadrera, laureato in Scienze storiche, è, come si definisce nella biografia del trio, "amante della luna e di tutto quanto produce estatica emozione"; cura il suo sito di scritti "Lunariumverba". Davide, detto "Mazzi", valmadrerese classe 1984, informatico, coltiva la passione per la musica e ha suonato in diversi gruppi; ama soprattutto la chitarra e il basso, ma ha anche composto numerosi brani da autodidatta.