ieri a Palazzo Belgiojoso

Un successo per l'incontro "Flora e fauna di un capolavoro: la natura ne I promessi sposi"

Presentato un nuovo esclusivo percorso al museo naturalistico Belgioioso che unisce Manzoni, Gonin e le scienze naturali

Un successo per l'incontro "Flora e fauna di un capolavoro: la natura ne I promessi sposi"
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Il museo naturalistico di Palazzo Belgiojoso ha celebrato ieri, sabato 9 settembre 2023, l'apertura dell'esclusivo percorso "Alla scoperta della Natura di un Capolavoro", un viaggio che ha unito la letteratura di Alessandro Manzoni, l'arte di Francesco Gonin e le scienze naturali.

Un successo per l'incontro "Flora e fauna di un capolavoro: la natura ne I promessi sposi"

Nell’ambito del programma di eventi "Una città per Manzoni", rassegna promossa dal Comune di Lecco per celebrare i 150 anni della morte del grande scrittore, il relatore Ilario de Biase (consulente naturalistico del Si.M.U.L), accompagnato da letture teatralizzate da Anna Antonelli (associazione "Ad alta voce"), ha guidato i visitatori in un percorso a tema, che ha fatto emergere alcuni suggestivi ed inesplorati aspetti.

 

 

Focus, innanzitutto, sul paesaggio lecchese, grazie ad un viaggio attraverso la minuziosa descrizione presente nel romanzo "Fermo e Lucia" di Manzoni, analizzato sotto l'ottica della biodiversità e dell'ecologia, esplorando concetti come biodiversità, nicchia ecologica, equilibri ecosistemici, successioni ecologiche.

 

Un'esplorazione profonda delle metafore alate e serpentine presenti nell'opera manzoniana

"Prede vs Predatori" è stato il secondo tema affrontato, attraverso un'esplorazione profonda delle metafore alate e serpentine presenti nei "Promessi Sposi", tracciando paralleli tra i personaggi manzoniani e il mondo degli uccelli rapaci, invitando a cogliere le intricate relazioni tra i protagonisti attraverso una nuova prospettiva. In particolare sono stati presi in considerazione e mostrati al pubblico, eccezionalmente fuori vetrina, un nibbio bruno, un'aquila reale, un boa costrittore e una vipera croce.
Quindi, con l'aiuto delle illustrazioni di Gonin, i visitatori sono stati invitati a riflettere sulle caratteristiche e le strategie di adattamento dei personaggi, utilizzando il mondo animale come chiave interpretativa, arricchendo così la comprensione dei personaggi dell’Azzeccagarbugli e Renzo.

Una riflessione approfondita sul vigneto abbandonato di Renzo, visualizzato al di là delle emozioni di Renzo come un ecosistema fervido e competitivo in una lotta per la luce e altre risorse, ha portato i visitatori a riconsiderare il ruolo dell'uomo in un mondo dominato dalla natura.

L'ultima tappa offre una meditazione sul simbolo di speranza e cooperazione incarnato dalla figura di una capra balia, esplorando i temi della simbiosi e della cooperazione e altruismo in natura.

 

 

Un approccio originale e multidisciplinare arricchito da letture teatralizzate

Il percorso, impreziosito da letture teatralizzate, ha offerto un approccio originale e multidisciplinare all'opera manzoniana, arricchendo la narrazione attraverso un dialogo tra letteratura e scienze naturali.

Al termine dell’incontro è stato offerta ai presenti la degustazione del gin "Ma va", prodotto dal bar Vitali di Acquate e dal chiosco Da Manfre nei pressi del Ponte Kennedy, sulla sponda del lago di Lecco: un gin secco e  fresco, che nasce dall’incontro di ginepro blu delle Alpi, dittamo, agrumi, fiori di loto, pepe del Madagascar e pepe di Sichuan e che si esalta accompagnato da una tonica Indian. La degustazione si è accompagnata da alcune creazioni gastronomiche di Gastrò Lecco.

 

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