Domenica 14 dicembre 2025, Casa Ghislanzoni – storica dimora lecchese già Monzini, Mauri e oggi Invernizzi – ha aperto le sue grandi cancellate a una folla di visitatori non solo “maggianichesi”, per l’iniziativa “Un pomeriggio natalizio a Maggianico”. L’evento è stato organizzato grazie alla collaborazione tra la Comunità Pastorale Beato Serafino di Chiuso e Maggianico, Spring Run Lecco, Officina Gerenzone aps, Archive’s Heritage, Ordine dei Cavalieri di Parte Guelfa e l’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia”.
Un pomeriggio natalizio a Maggianico: tradizione, musica e arte per tutta la comunità
L’obiettivo era semplice ma suggestivo: offrire a tutti un momento natalizio autentico, riscoprendo atmosfere tradizionali e antiche. I visitatori sono stati accolti da un lungo tappeto rosso che dalla cancellata lungo via Martelli conduceva al settecentesco portale di ingresso della dimora, esempio unico di sovrapposizione architettonica dal XVI al XX secolo.
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Un pomeriggio natalizio a Maggianico: tradizione, musica e arte per tutta la comunità
Il grande portico, addobbato con festoni, agrifogli e nastri, riportava alla mente i racconti natalizi dei sussidiari delle scuole elementari, mentre nella sala da pranzo, un coloratissimo banco benefico proponeva oggetti e idee regalo. Nella penombra della sala del torchio – uno degli spazi meglio conservati con meccanismi originali – è stato esposto un prezioso presepio da collezione. La galleria superiore ha accolto una mostra di piccole Natività provenienti da tutto il mondo, incantando soprattutto i più piccoli.
Il grande salone al pianterreno ha rivissuto antiche atmosfere grazie alla chitarra di Silvia Faggion, che ha eseguito melodie del primo Ottocento, probabilmente le stesse che un tempo allietavano gli ospiti di Casa Ghislanzoni. Durante la pausa tra i due momenti musicali, è stato presentato il prossimo restauro della tela secentesca “Adorazione dei Pastori” conservata nella Parrocchiale di Maggianico.
Le offerte raccolte durante l’anno dalle associazioni promotrici – da aperture di ville storiche a eventi culturali e feste popolari – hanno già permesso di raggiungere l’importo necessario per l’intervento, sostenuto anche dal bando della Fondazione Comunitaria del Lecchese. La restauratrice Roberta Grazioli ha illustrato al pubblico le prime azioni previste, coordinate con la Soprintendenza, per recuperare l’opera, compromessa da un intervento pittorico del 1954 e dal passato insolito della tela, che secondo le cronache parrocchiali era stata utilizzata come sacco per battere il grano.
Presente anche il parroco di Maggianico, don Giovanni Giovannoni, che ha ringraziato la comunità lecchese per il grande entusiasmo e la pronta adesione al progetto, definendo il restauro un vero regalo natalizio per l’intero territorio.
Un pomeriggio che ha saputo fondere tradizione, arte e solidarietà, celebrando il Natale in tutta la sua autenticità e bellezza.