Un cofanetto per raccogliere i passaporti
Il cofanetto edito da Bellavite raccoglie gli 11 passaporti più uno e un curioso libretto in sedicesimi dedicato «ai 25 lettori» citati dal Manzoni stesso.
«I passaporti dei promessi sposi» è un progetto culturale multidisciplinare, ma la sua prima evidenza è un interessante prodotto editoriale. Il cofanetto edito da Bellavite raccoglie gli 11 passaporti più uno e un curioso libretto in sedicesimi dedicato «ai 25 lettori» citati dal Manzoni stesso.
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Un cofanetto per raccogliere i passaporti
I passaporti sono 11, uno per ciascun personaggio, più uno. Colpiscono per l’intensità dei testi (in tre lingue, italiano, inglese e spagnolo) in cui i protagonisti si descrivono, ma anche per la forza icastica delle immagini. Naturalmente colpiranno anche per le identità del personaggi lecchesi a cui è stato chiesto di prestare il volto per i personaggi manzoniani.
Il fotografo, Alessio Arrigoni, 45 anni, si occupa professionalmente di fotografia da oltre 20 anni. La definizione wedding reporter coglie appieno la sua idea di fotografia, che mette al centro le persone. «Il mio unico interesse fotografico sono le persone - dice – “paesaggi” ogni volta diversi, da catturare, interpretare».
Per la realizzazione dei passaporti i protagonisti sono stati coinvolti in un vero shooting fotografico, realizzato, non per caso verrebbe da dire, proprio a Pescarenico. «Quattro giorni di lavoro intenso in cui abbiamo cercato l’inquadratura, lo sguardo, l’effetto naturale eppure iperealistico di una fototessera “aumentata”», prosegue Arrigoni.
Un lavoro ispirato a Martin Shoeller celebre proprio per le sue ricerche sul ritratto e le immagini iperrealistiche.
Le immagini dei passaporti sono ipnotiche: ti agganciano con lo sguardo e ti trascinano dentro il personaggio.