Torre de Busi, al via il restauro delle pitture murali della chiesa di San Michele
Grazie ad un contributo di 24mila euro dal Fai nell'ambito del bando "I luoghi del cuore"
Al via l’intervento di conservazione delle pitture murali nel campanile della chiesa di San Michele a Torre de’ Busi, sostenuto dal Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano), Ets e Intesa Sanpaolo con un finanziamento di 21.400 euro, assegnato sul Bando "I Luoghi del Cuore" nel 2023: il progetto prevede il restauro di un prezioso ciclo pittorico affrescato risalente alla prima metà del XV secolo, conservato sulla parete interna del campanile della chiesa di San Michele.
Torre de Busi, al via il restauro delle pitture murali della chiesa di San Michele
Dopo l’abbandono di questo complesso storico nel 1964 a favore della nuova chiesa, costruita nella frazione di Torre centro e servita da una strada, solo nel 2004 la Regione Lombardia, la Comunità montana Valle San Martino, il Comune di Torre de’ Busi, la Parrocchia e la comunità provvidero a un importante quanto fondamentale intervento alla torre campanaria che minacciava di crollare; nell’occasione si mise mano anche alla facciata della chiesa, al manto di copertura e ad alcuni locali
della ex-casa parrocchiale (spazi fra i più antichi di tutto il complesso, in quanto un tempo ambienti del Castrum della Bretta di cui si ha notizia certa nel 1222). I lavori terminarono nel 2008. Tre anni fa nuovamente una frana interruppe il percorso della via Crucis e oggi minaccia il crollo del portichetto addossato al lato est della chiesa. A partire dal 2018 la Parrocchia di Torre de’ Busi, appena unificata sotto la guida di Don Daniele Plebani e che conta sei chiese (sette con San Michele), si sta impegnando in modo attivo e costante in favore della cura di questo complesso storico. Grazie agli Alpini e ad alcuni volontari è stato possibile fare un controllo dello stato del tetto con la sistemazione di alcuni coppi risolvendo il problema delle importanti infiltrazioni dal manto di copertura della Chiesa che nei decenni di abbandono hanno causato un rapido peggioramento dello stato di conservazione dell’apparato decorativo interno. Nel 2019 grazie al contributo della Fondazione della Comunità Bergamasca, del Bim e degli instancabili volontari, è stato possibile provvedere al taglio delle piante e della vegetazione cresciuta sulla scarpata del banco roccioso, potenziale pericolo per le case del vecchio borgo di San Michele sottostanti. I lavori furono affidati alla ditta Milesi di Branzi, specializzata nel disgaggio di pareti rocciose.
Nel 2021 è stata fatta una stima di massima dei costi degli interventi da eseguirsi nel sito, suddivisa in tre fasi principali: consolidamento del banco roccioso su cui sorge il complesso; intervento sulla struttura degli edifici storici; intervento sulle opere d'arte conservate all'esterno ed all'interno di questi edifici, per una spesa stimata intorno ad alcuni milioni di euro.
Durante uno dei sopralluoghi all’interno della chiesa di San Michele è stata osservata la presenza di molto rosume, indice di degrado attivo, sui preziosi arredi lignei della sacrestia, opere risalenti al 1646. Sono stati presi contatti con l’Accademia di Restauro di Brera, nella figura di Serafina Pignotti, responsabile di laboratorio, con lo scopo di prendere delle misure conservative sul bene senza pesare troppo economicamente sulla Parrocchia.
La partecipazione al censimento promosso dal Fai e l'accoglimento del progetto, con un contributo di 24mila euro
A inizio 2022, con il supporto della Delegazione del Fai di Bergamo, la Parrocchia di San Michele in Torre de’ Busi ha scelto di partecipare al censimento "I luoghi del cuore" promosso da Fai e Intesa Sanpaolo. A partire dal mese di giugno fino a novembre è stata organizzata un'apertura mensile con visita guidata al complesso storico grazie al supporto: della Proloco di Valcava, dei gruppi Alpini di Torre e Sogno, del Gruppo Amici di San Michele e di alcuni volontari del paese. Per la prima volta venivano riaperte le porte della Chiesa di San Michele. Nell'occasione è stato formato un Comitato per la valorizzazione del complesso storico del San Michele costituito da: Parrocchia, Proloco Valcava, Gruppo Alpini di Torre, Gruppo Alpini di Sogno, Gruppo Amici di San Michele e Comune di Torre de’ Busi.
Nel giugno 2022, a seguito di una convenzione firmata fra la Parrocchia e l’Accademia di Restauro di Brera, sono arrivati i permessi da parte degli organi di tutela dei beni culturali (Diocesi e Soprintendenza) ad intervenire sugli arredi lignei conservati nella sacrestia della Chiesa di San Michele. Grazie ai 10.226 voti raccolti, la chiesa di San Michele ha raggiunto il 22° posto nella classifica nazionale, il 4° posto in Lombardia, il 3° in provincia di Bergamo e il 6° posto nella classifica speciale "I borghi e i loro luoghi" (1° posto in Lombardia). È stato così possibile candidare un progetto al Bando per la selezione degli interventi che Fai e Intesa Sanpaolo lanciano dopo ogni censimento. Il progetto è stato accolto e ha ottenuto un contributo di 24.000 euro, oltre al cofinanziamento della Parrocchia di Torre de’ Busi. La raccolta voti nelle scuole del territorio ha portato 3.015 voti. Hanno partecipato attivamente al
progetto, coinvolgendo non solo studenti, ma anche personale scolastico e genitori: l’Istituto Comprensivo di Cisano, l’Istituto Comprensivo di Calolziocorte, l’Istituto Rota di Calolzio, il Centro Formazione di Celana, il Liceo Artistico Medardo Rosso di Lecco attraverso la professoressa Daniela Corti e la Scuola dell’Infanzia Mere Susanne di San Gottardo. Un grazie particolare è stato fatto alla nostra Scuola Primaria di San Gottardo che ha aderito con molto entusiasmo a questa sfida organizzando una gita al complesso storico e realizzando un video, fatto in collaborazione coi bambini per invitare le altre scuole del Comprensivo di Cisano a partecipare al voto.
"Il Fai ha scelto di sostenere insieme a Intesa Sanpaolo il progetto di conservazione e restauro presentato per la chiesa di San Michele a Torre De Busi innanzitutto per l’oggettiva rilevanza storico artistica delle pitture murali del campanile, che necessitano di un’urgente opera di tutela, affiancata da uno studio approfondito e da una adeguata narrazione - le parole di Federica Armiraglio, responsabile Fai della Campagna "I luoghi del cuore" - Un plauso particolare va al Comitato per la valorizzazione del complesso storico del San Michele, che non soltanto ha svolto un’efficace regia, coinvolgendo professionisti titolati, ma ha anche saputo rimettere questo luogo un po’ dimenticato nel cuore della propria comunità. L’auspicio del Fai è che questo intervento possa anche servire da volano per l’attrazione di nuovi finanziamenti, per dare progressivamente corso al consolidamento strutturale e al recupero dell’intero complesso".
(foto in copertina di Alessia Scaglia, tratta dal sito web del Fai)