Pupi Avati testimonial in città per la riapertura del cinema Aquilone

Nella serata di ieri, lunedì 4 novembre, è stato presentato il progetto che porterà alla riapertura della sala

Pupi Avati testimonial in città per la riapertura del cinema Aquilone
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E' stato scelto un testimonial di tutto rispetto per promuovere la riapertura dello storico cinema Aquilone voluto fortemente da monsignor Davide Milani . Pupi Avati, noto regista, è stato ospite ieri alla presentazione del progetto che rinnoverà la sala e ne farà un nuovo spazio cinematografico nel centro città.

La storia del cinema Aquilone

La struttura voluta da don Battista Magni all'inizio del secolo è stata il nido della maggior parte delle compagnie filodrammatiche amatoriali del territorio. Oltre al teatro, dopo le ristrutturazioni apportate nel secondo dopoguerra da don Giuseppe Tagliabue, la sala ha iniziato ad ospitare proiezioni cinematografiche. Negli anni Ottanta lo spazio è stato decretato non agibile secondo le normative di sicurezza e parzialmente demolito. Si è spenta, così, l'attività del cinema ma non del teatro che negli anni Novanta è ripresa con mezzi minimi. Oggi il cinema Aquilone ospita la compagnia giovanile Parva Favilla seguita da don Filippo.

Il progetto

I progettisti hanno assicurato che l'ambiente verrà mantenuto nella sua attuale configurazione eclettica voluta dall'architetto Giulio Amigoni. Le necessità principali sono l'adeguamento igienico, la prevenzione incendi e l'adozioni delle vigenti norme di sicurezza. Saranno oggetto di rinnovamento gli arredi, l'illuminazione, il sistema di riscaldamento e le attrezzature cinematografiche. Il futuro Aquilone ospiterà circa 130 posti tra platea e galleria mentre il palco sarà mantenuto nella forma attuale. Ad  oggi la proposta di progetto è al vaglio della Sovrintendenza di Milano. Si attende anche il via libera della Curia. I costi saranno in parte coperti da un bando regionale e da un bando del Ministero dei Beni Culturali.

Le parole di Pupi Avati

L'ospite d'onore si è così espresso nel commentare la riapertura del cinema Aquilone :

"Trovo questa iniziativa eccezionale perché è in controtendenza. Oggi in questo paese abbiamo bisogno di qualcosa che vada contro, che non segua l'onda. Siamo troppo omologati, siamo figli di una cultura che non è più nostra. Questo spazio è un piccolo gioiello, meno cambia e meglio è. Quando sono entrato ho sentito un'emozione, quel rapporto con il cinema della mia infanzia e adolescenza a Bologna. Bisogna però fare attenzione alla programmazione, staccandosi dal cinema di tendenza nord americano a cui la grande distribuzione è assoggettata. Vi faccio i miei migliori auguri, venire qui mi ha suscitato tanta, tanta emozione".

 

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