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Presentato il ricco calendario delle mostre di Lecco per il 2026

Dall'arte giapponese all'arte del ferro passando per gli 80 anni del voto alle donne in un calendario 2026 davvero interessante.

Presentato il ricco calendario delle mostre di Lecco per il 2026

Otto esposizioni  in torre Viscontea, tre al primo piano di palazzo delle Paure, una in biblioteca e una a Palazzo Bovara. E’ questo il ricco calendario delle mostre per il 2026 presentato oggi, giovedì 18 dicembre a Palazzo delle Paure alla presenza dell’assessora alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza, del managing director di Vi.Di Fabio Sanvito, della conservatrice onoraria delle collezioni d’arte del Simul, Barbara Cattaneo e di Susanna De Maron della associazione culturale Madonna del Rosario.

Il calendario delle mostre, un percorso che è cresciuto

“E’ un percorso che nel corso degli anni è cresciuto – ha detto Simona Piazza – L’Amministrazione ha sempre lavorato sul tema delle grandi mostre insieme ad importanti realtà del territorio e non. Due volte all’anno l’associazione Vi.Di Cultural presenta due esposizioni   al primo piano di Palazzo delle Paure mentre l’associazione Madonna del Rosario conclude la stagione con il tradizionale appuntamento del Capolavoro per Lecco. E’ un’offerta che vogliamo rappresenti sempre di più un’opportunità per i nostri cittadini, ma anche per i turisti e per chi decide di venire a Lecco proprio per gli eventi  culturali”.

Il papà dei manga Hokusai a Palazzo delle Paure

Paolo Sanvito ha voluto porre l’accento sull’appuntamento con il pittore giapponese Katsushika Hokusai nato nel 1760 a Edo, antica capitale del Giappone, dove è morto nel 1849. “E’ un modo per far conosce le opere del grande artista in 32 litografie che provengono soprattutto dal museo di Brescia. Ma Hokusai è stato anche il padre dei manga con i suoi disegni che includono paesaggi, flora e fauna, scene di vita quotidiana e il soprannaturale”. La seconda mostra promossa da Vi.Di. è sull’artista Paolo Schiavocampo, nato a Palermo ma che ha vissuto sempre a Carnate fino al 2022 anno in cui si è spento a 98 anni.

Esposizioni concentrate in centro

Susanna De Maron non ha voluto “spoilerare” il Capolavoro per Lecco 2026, promuovendo invece i quadri della Bottega dei Bellini, attualmente visitabili. “Le grandi mostre di palazzo delle Paure sono complementari alle esposizioni che avvengono in torre Viscontea – ha detto Barbara Cattaneo – Infatti abbiamo concentrato in centro le location delle mostre in modo che possano rafforzarsi una con l’altra. Il programma è molto vario e ha dei temi forti come quello legato al  ferro e all’industria del ferro e quello legato al voto alle donne che in Italia è arrivato molto tardi rispetto ad altri paesi come l’Inghilterra”. Insomma tanti appuntamenti davvero imperdibili.

Tutti gli appuntamenti

Ma ecco gli appuntamenti per i 2026 in Torre Viscontea. Dal 31 gennaio al 22 febbraio “Produzione lecchese metallurgica e l’arte del ferro”; dal 7 marzo al 6 aprile “Alla ricerca di Eco” elaborazioni fotografiche legate alla giornata internazionale della donna; dal 18 aprile al 17 maggio “In cammino con i pionieri e con le loro storie” un un viaggio tra immagini e documenti storici; dal 23 maggio al 14 giugno “Lecco in acquerello”; dal 27 giugno al 20 settembre “Nicola Villa- Traiettorie di attimi”, mostra retrospettiva; dal 3 ottobre al 18 ottobre il tradizionale appuntamento con “Immagimondo”; dal 24 ottobre al 15 novembre “Il Gerenzone e le sue testimonianze”. Conclude la rassegna di palazzo delle Paure la mostra di presepi e diorami dal 5 dicembre al 10 gennaio 2027.
Tre le esposizioni che saranno visitabili a Palazzo delle Paure: «Hokusai e il giapponesismo. Un confronto tra arte orientale e occidentale» dal 21 marzo al 27 settembre; “Schiavocampo” dal 3 ottobre al 22 novembre; e il Capolavoro per Lecco dal 6 dicembre al 7 marzo 2027.
In biblioteca civica dal 14 marzo al 3 maggio ci sarà «Lecco è… arte» e infine a Palazzo Bovara “80 anni di diritto di voto alle donne” dal 17 aprile al 2 giugno.
“Alcune realtà promuovono festival – ha concluso  Simona Piazza – altre promuovono mostre e accanto a queste c’è un ricco fermento che vuole andare a offrire al nostro territorio trasversalmente un’offerta che va dall’arte al mondo della scienza passando per l’approfondimento storico”.