stamattina a villa manzoni

Presentata la VI edizione del Festival Treccani della lingua italiana. La parola chiave: stupore

"Un percorso propedeutico verso un futuro Museo manzoniano della lingua italiana"

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Fondazione Treccani Cultura torna a Lecco nei giorni 21, 22, 23 e 24 settembre 2023 per la sesta edizione del Festival Treccani della lingua italiana #leparolevalgono. Il Festival, presentato nella mattinata di oggi, martedì 12 settembre 2023, a Villa Manzoni, nasce come appuntamento annuale in cui comunicare i temi più rilevanti della costante ricerca di Treccani sulla lingua italiana, sia nei suoi specifici aspetti linguistici e lessicografici, sia come specchio dei cambiamenti sociali e civili del nostro Paese.

 

Presentata la VI edizione del Festival Treccani della lingua italiana. La parola chiave: stupore

"Nato nel 2016 con lo scopo di promuovere la cultura - ha spiegato Mario Romano Negri, presidente della Fondazione Treccani Cultura - Il festival si articola seguendo due linee: l'iniziativa "Ti leggo", un programma di lettura che ha lo scopo di far fronte alla povertà educativa, e il festival vero e proprio, nato qui a Lecco sull'eredità materiale e immateriale di Manzoni, che ha rivoluzionato la lingua italiana. Proprio per questo motivo vorremmo creare qui a Villa Manzoni il Museo manzoniano della lingua italiana: già adesso 50/60 mila studenti all'anno vengono a visitare questo luogo, sarebbe bello offrire loro anche l'opportunità di visitare il museo"

 

 

"Quest’anno abbiamo scelto la parola stupore, che deriva da latino stupor e indica uno stato di meraviglia di fronte ad una situazione, che può essere piacevole o meno - ha aggiunto il presidente Negri - Ora abbiamo quotidianamente lo stupore davanti agli occhi, grazie ai progressi tecnologici e alle scoperte scientifiche che ci fanno restare sempre a bocca aperta. Si tratta dunque di un leitmotiv quanto mai attuale, che permeerà di stupore, appunto, tutti gli interventi che si snoderanno durante il festival".

In programma a Villa Manzoni il Museo manzoniano della lingua italiana

"Stupore, una parole che appartiene al nostro territorio e soprattutto a questa villa - ha proseguito la vicesindaco e assessore alla Cultura Simona Piazza - Quando arrivai in Comune mi dissero che non era possibile recuperare Villa Manzoni, e invece poi nel 2019 ha avuto luogo il restauro del primo piano e da quel momento si sono sviluppati nuovi progetti: a fine dicembre dovrebbe esserci la chiusura per il secondo e il terzo lotto. La villa vuole diventare un centro attrattivo e un luogo di incontro. L'obiettivo è quello di ampliare il Museo manzoniano dedicando alcune sale a quello che sarà il Museo manzoniano della lingua italiana, che vorremmo realizzare dopo la fine del restauro, i cui lavori dovrebbero terminare nel 2026. Per realizzare questo museo istituiremo un comitato scientifico insieme a Treccani, sviluppando un programma che si affiancherà a quello del riallestimento del primo piano della villa".

 

Mario Romano Negri e Simona Piazza

 

Perchè proprio lo stupore? Perchè lo stupore porta alla conoscenza

"Perché proprio lo stupore? - è iniziato con questa domanda l'intervento di Loredana Lucchetti della Fondazione Treccani Cultura, collegata in diretta streaming - Lo stupore porta alla conoscenza, ecco perchè. Come scrive il filosofo Silvano Petrosino nel suo saggio Lo stupore. La gioia dello sguardo, lo stupore è la circostanza nella quale il vedere è costretto a diventare guardare".

"La manifestazione si snoderà tra incontri tematici, laboratori didattici, lezioni magistrali e spettacoli musicali - ha aggiunto Lucchetti - Tra gli artisti sarà presente anche Diodato, uno dei cantanti più premiati d'Italia. Tutti gli eventi saranno ad ingresso gratuito e offriranno l'opportunità di ripercorrere le tappe della nostra lingua ed osservarne la sua evoluzione. Abbiamo già ricevuto tante adesioni da parte delle scuole del territorio, non solo di Lecco, ma anche della provincia, in particolare di Cernusco Lombardone, e mi auguro che ci sia una grande partecipazione a tutti gli eventi".

 

Loredana Lucchetti

 

Gattinoni: "I promessi sposi, un romanzo che dovrebbe essere vietato ai minori di 21 anni"

"L'essenza del festival è quella di mobilitare diversi livelli di interesse (cultura, musica, cucina...) ed è una sfida che a noi piace cogliere - queste le parole del sindaco Mauro Gattinoni - Possiamo considerare gli incontri di questo festival come un percorso propedeutico verso un futuro Museo manzoniano della lingua italiana. Questa estate ho riletto Manzoni sotto l'ombrellone e ogni tanto ridevo da solo: Manzoni sa cogliere in modo sorprendente certe contorsioni della politica, certe sfumature dell'animo umano, siano esse meschine o eroiche. Per questo io credo che I promessi sposi dovrebbe essere un libro vietato ai minori di 21 anni, perchè penso che possa essere pienamente compreso solo se si possiede una certa esperienza della vita, che si acquista solo con l'avanzare dell'età, quando - dopo le letture scolastiche - è possibile riscoprire il romanzo con maggiore profondità".

 

Al centro il sindaco Mauro Gattinoni

 

Tanti gli sponsor del festival

Il festival, organizzato dalla Fondazione Treccani Cultura e dal Comune di Lecco, con il patrocinio e il contributo di Regione Lombardia e della Camera di Commercio Como-Lecco, conta diversi sponsor: Intesa San Paolo, Politecnico di Milano - Polo territoriale di Lecco, Univerlecco, Acinque, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Fondazione Giancarlo Pallavicini, Linee Lecco, Bcc Valsassina, Bcc Brianza e Laghi, Novatex, Confcommercio Lecco, Confindustria Lecco e Sondrio e Confartigianato Imprese Lecco. Inoltre il festival è sostenuto da Treccani Reti, edulia-dal sapere Treccani e Treccani Accademia.

"Siamo orgogliosi che il nostro gruppo leghi il suo marchio a questa iniziativa - ha affermato Giuseppe Borgonovo, presidente di Acinque - La nostra è un'azienda illuminata che può fornire un contributo concreto alla cultura. Stupore è una parola che all’inizio mi ha disorientato: è strano che il Festival della lingua italiana scelga proprio questa parola come chiave di volta - ho pensato - perchè quando siamo presi dallo stupore perdiamo le parole. Poi però ho capito che in realtà lo stupore non toglie le parole, ma le seleziona: è la parola che apre le porte alla conoscenza".

 

Giuseppe Borgonovo

 

"Le parole hanno un peso e un significato, bisogna saperle padroneggiare - ha sottolineato la presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Ilaria Bonacina - Dovremmo reimparare ad utilizzarle nel modo corretto".

 

Ilaria Bonacina

 

"Questa parola è la mia parola - ha commentato Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese, riferendosi al termine "stupore" - Lo stupore è una delle caratteristiche mie e della Fondazione, perchè è il motore che ci muove. Mi auguro che questa edizione, che ci spinge a fermarci e lasciare spazio allo stupore nella nostra vita, abbia molto successo".

 

Maria Grazia Nasazzi

 

"Siamo molto contenti di essere a fianco del festival con i nostri progetti di cultura - ha spiegato Stefano Torelli di Intesa Sanpaolo - La parola stupore mi ha stupito. Siamo molto attenti ai giovani quindi siamo orgogliosi di presentare sul territorio un'iniziativa che li coinvolga, con la speranza che si ripeta nel tempo e porti Lecco a diventare un importante centro per la cultura".

 

Stefano Torelli

 

"La nostra è un'università tecnica, quindi apparentemente distante dalla formazione umanistica - queste le parole di Manuela Grecchi, prorettrice del Politecnico di Lecco - Siamo anche famosi per la nostra battaglia per l'uso della lingua inglese durante le lezioni, ma anche noi abbiamo fatto un passo avanti: i nostri studenti stranieri hanno l'obbligo di studiare la lingua italiana, quindi il nostro è un coinvolgimento attivo, non ci limitiamo a mettere a disposizione i nostri spazi. Noi ci stupiamo tutti i giorni di quanto i nostri ragazzi stiano perdendo l'uso corretto della lingua italiana, per questo dobbiamo riappropriarci della nostra lingua, che deve essere sempre in evoluzione: si tratta di una lingua ricca, che merita di essere valorizzata".

 

Manuela Grecchi

 

Un programma ricco, tra laboratori, lezioni magistrali e musica

Il festival verrà inaugurato giovedì 21 settembre alle 10 a Palazzo delle Paure e si chiuderà domenica 24, tra laboratori didattici per le scuole in mattinata e lezioni magistrali con ospiti illustri, come la filosofa Donatella Di Cesare, l'etologo Enrico Alleva e i professori di Linguistica Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, nel pomeriggio. Le sere saranno invece teatro degli incontri "Tra parole e musica", con artisti del calibro di Diodato e Nada, che si esibiranno sul palco di piazza Garibaldi.

Al seguente link è disponibile il Pdf con tutti gli appuntamenti in programma: Pieghevole FestivalLECCO2023

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