Perchè il nome di molti paesi finisce in "ate"? Ecco svelato l'arcano
Splendida serata tra storia e cultura a Capiate di Olginate.
Perché la desinenza "ate" in molte località, specie del Lecchese e in generale della Lombardia? E' stato spiegato sabato nel corso della visita guidata al "Castello di Capiate", conosciuto anche come Corte di Sant'Ambrogio.
Perchè il nome di molti paesi finisce in "ate"? Ecco svelato l'arcano
"Ate" era il lemma che nel linguaggio dei Longobardi assumeva il significato di "appartenente a". E Capiate, in origine Clapiate deve il suo nome a Cleph, un re longobardo del V secolo, come "luogo appartenente a Cleph". Le origini del sito, come sostenuto da Livio Sivieri che ha fatto da guida a numerosi e interessati partecipanti alla visita, sono ben più lontane nel tempo, e risalgono addirittura al 200 AC.
La storia
Dall' insediamento originario di popolazioni celtiche, al periodo romano, testimoniato da una lapide la cui scritta si riferisce a un notabile romano, alle "invasioni barbariche" di Longobardi e Franchi che fecero di Capiate un feudo del Monastero di San' Ambrogio di Milano, ognuno rimaneggiò la struttura originaria.
Oggi sono visibili, oltre alla Torre, i resti della Basilica di San Nazario e gli scavi che in più punti del sito rivelano le tombe degli abitanti, che come era costume dei tempi, alla morte venivano sepolti nei pressi degli abitati. Rimaneggiamenti importanti avvennero attorno al 1600 per medito della famiglia Spini che poi cedette il sito alla famiglia Mornico che lo trasformò in una efficiente azienda agricola che funzionò fino agli inizi del secolo scorso.
Da allora la struttura funzionò come alloggio per i contadini fino agli anni '80 del secolo scorso. Tutte informazioni che, assieme a molte altre hanno suscitato il plauso dei partecipanti alla visita che rientrava nella interessante iniziativa programmata per sabato 14 settembre presso la Corte Medievale di Capiate e promossa dal Comune di Olginate in collaborazione con l'Associazione Amici dei Stall de Sot, un gruppo che con passione ha lo scopo di tenere in vita la storia, la cultura, le tradizioni di Capiate.
Finale in musica
La giornata si è conclusa con un raffinato concerto a cura della Orchestra Sinfonica di Lecco. Nel quadro dell' iniziativa Musica e territorio 2019, Ida Febbraio, Francesco Motta e Serena Agostini hanno suonato musica barocca, utilizzando strumenti tipici del '600 quali flauto traversiere (antenato del flauto traverso), tiorba (erede del liuto) e clavicembalo, predecessore del pianoforte. Lo sfondo di un gigantesco platano e le vicinanze delle stalle ancora in attività hanno creato una atmosfera bucolica che si è adattata perfettamente alla musica alla quale i numerosi intervenuti hanno decretato un clamoroso successo.