Opere Sante, una mostra che ha convinto tutti, anche fuori provincia
Il profilo dei visitatori di “Opere Sante” in un’accurata indagine quali-quantitativa
Una mostra con un forte “appeal” sugli abitanti di Lecco e della sua provincia (64%), ma anche capace di suscitare interesse nelle altre province lombarde (30%), arrivando a toccare visitatori provenienti anche da altre regioni (3,3%) e dall’estero (1,9%). Un evento che attira in prevalenza visitatori con oltre 50 anni (64,9%), ma coinvolge anche giovani con meno di 30 anni (16,6%) e persone dai 30 ai 50 anni (18,5%). Sono solo alcuni dei dati emersi dall’indagine compiuta su 2.100 visitatori con oltre 15 anni (il 25% degli 8.577 visitatori totali) di Opere Sante, la quarta edizione di “Capolavoro per Lecco”, condotta da gruppo di lavoro di specialisti, composto da Gianni Menicatti, Lanfredo Birelli e Gisella Leuzzi.
Opere Sante, una mostra che ha convinto tutti, anche fuori provincia
“Abbiamo chiesto a questi ricercatori la disponibilità a fornirci una chiave di lettura di questa edizione di “Capolavoro per Lecco” per meglio conoscere le caratteristiche dei visitatori che l’hanno frequentata e il loro riscontro oggettivo. - spiega Mons. Davide Milani, presidente dell’Associazione culturale Madonna del Rosario che l’ha promossa - Sono dati di grande interesse, di cui terremo conto anche per le prossime edizioni. Dati che vogliamo possano essere un patrimonio condiviso anche con le altre realtà, a cominciare dal Comune di Lecco, che condividono con noi questa esperienza”.
L’indagine offre numerosi altri spunti significativi
Le persone hanno visitato la mostra in assoluta prevalenza in compagnia di familiari, amici, parenti o gruppi organizzati (88,1%). Sono venute a conoscenza dell’evento in modo estremamente vario: per la maggior parte dai media (35,5%), con il passaparola (30,9%), dalla comunicazione on-site a Palazzo delle Paure (19,5%), dagli avvisi parrocchiali (11,4%) o attraverso i canali social (11,4%). Ampio il numero di visitatori abituati a frequentare le mostre (oltre il 75%), mentre per un quarto dei visitatori si è trattato della loro prima esperienza. Per oltre l’82%, in ogni caso, è stata la prima mostra con opere di Beato Angelico.
Il lavoro di ricerca e di studio sulle opere (57,7%) e la possibilità di osservarle da vicino (44,8%) sono stati gli aspetti originali più apprezzati, seguiti dalla possibilità di approfondire aspetti rilevanti dell’opera (38,6%) e scoprire nuovi aspetti dell’artista (22,1%). Positivo o molto positivo è stato giudicato dall’86& dei visitatori il percorso di avvicinamento alle opere, dal 77% l’utilizzo delle tecnologie multimediali, dall’80% l’approfondimento consentito dai filmati proiettati, dall’83% il livello di coinvolgimento nella visita. “Si tratta in tutti i casi di valutazioni davvero preziose, che confermano le scelte che insieme al Comitato promotore abbiamo condiviso, in un’ottica di miglioramento continuo dell’esperienza di visita e di coinvolgimento dei visitatori” sottolinea ancora Mons. Milani.
Infine, tra i residenti fuori Lecco, il 78% è giunto in città in auto o moto e il 15% in treno. La sosta in città è stata prevalentemente di mezza giornata (75%). Ben il 43,7% dei non residenti hanno affermato di essere venuti a Lecco solo per visitare la mostra. “Capolavoro per Lecco - conclude Mons. Milani - è dunque un evento capace di generare valore aggiunto anche in termini di capacità attrattiva verso la nostra città”.