Cultura

Nel segno di Puccini: la Musica oltre le parole. Riprende la XXI edizione di Brianza Classica

La rassegna, cominciata nel 2003, ha visto negli anni una crescita sempre maggiore di adesione da parte dei Comuni, degli artisti e del pubblico. Ad oggi a Brianza Classica hanno infatti collaborato 60 Comuni, per un totale di 480 concerti effettuati e con la partecipazione di oltre 450 artisti nazionali e internazionali

Nel segno di Puccini: la Musica oltre le parole. Riprende la XXI edizione di Brianza Classica
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Non c’è venti senza ventuno. Brianza Classica, forse il più importante circuito cameristico, nonché il più grande promotore della musica classica nelle provincie di Monza e Brianza e Lecco, torna in grande stile per la sua sfavillante ventunesima edizione.

Nel segno di Puccini: la Musica oltre le parole. Riprende la XXI edizione di Brianza Classica

È quanto annunciato oggi, venerdì 16 febbraio 2024, durante la   conferenza stampa che inaugura di fatto il nuovo programma di quest’anno; un palinsesto di nomi ricco, variegato e soprattutto internazionale, con artisti spagnoli, portoghesi e polacchi, riconosciuti anche e soprattutto al di fuori del territorio italiano, e grazie alla rassegna ospiti dei piccoli paesi della Provincia.

Lo ha detto d’altronde anche il direttore artistico della rassegna, Giorgio Matteoli: «Il vero zoccolo duro della programmazione sono i Comuni: non capita quasi mai di avere una programmazione simile. Brianza Classica, infatti, vive grazie al supporto, anche economico, dei Comuni che la supportano fin dagli albori, e che credono in qualcosa di altrimenti impensabile: portare la grande musica in Provincia».

La rassegna, cominciata nel 2003, ha visto negli anni una crescita sempre maggiore di adesione da parte dei Comuni, degli artisti e del pubblico. Ad oggi a Brianza Classica hanno infatti collaborato 60 Comuni, per un totale di 480 concerti effettuati e con la partecipazione di oltre 450 artisti nazionali e internazionali; ciò ha contribuito, anche grazie a un’ottica di turismo interno dei luoghi nascosti nel cuore della Brianza (in occasione dei concerti, Brianza Classica ha organizzato anche 60 visite guidate), a un flusso di oltre 45mila spettatori, che dal 2003 a oggi hanno reso reale questo progetto.

Oggi insieme a Matteoli, membro di Early Music Italia che organizza l’evento, hanno presenziato anche Biancamaria Longoni, assistente alla direzione artistica e PR della rassegna, e Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco.

«Anche quest’anno – ha commentato la presidente Hofmann – siamo lieti di sostenere Brianza Classica. Un evento radicato e atteso, che ogni anno organizziamo in collaborazione con la Provincia di Monza e Brianza: come tanti altri esempi all’attivo (si veda il successo per l’iniziativa di Ville Aperte), Brianza Classica è una dimostrazione di quello che riescono a fare anche i più piccoli territori, quando questi riescono a lavorare a un livello sovraprovinciale. Oggi in Italia è difficile fare cultura, e questo le Amministrazioni lo sanno benissimo. Per questo considero quello di oggi, la ventunesima edizione di una rassegna così prolifica, più che un traguardo, un continuo punto di partenza, che racconta un percorso fatto prima di tutto di persone».

Il programma di Brianza Classica

Si parte dunque il 25 febbraio, alle 17, dal Teatro Astrolabio di Villasanta, dove il quartetto The Palm Court Quartet (David Simonacci, Daniel Myskiv ai violini, Lorenzo Rundo alla viola e Giorgio Matteoli al violoncello) porterà in scena il grande omaggio a Giacomo Puccini del quale si celebrano nel 2024 i cento anni dalla scomparsa. La vita di Puccini sarà poi narrata grazie alla voce di Evy De Marco e alle note delle celebri composizioni del Maestro.

The Palm Court Quartet

Anche se: «La potenza della musicalità di Puccini è tale che potrebbe essere sostenuta senza le voci – ha dichiarato Matteoli – È un po’ una concezione alla “Sinfonia di Mozart”, dove la musica non è una semplice componente asettica, ma esprime sempre qualcosa in più: un personaggio, un testo, una storia, o una semplice sensazione vibrate attraverso le note della composizione musicale».

«L’alta qualità e la continua varietà dei nostri artisti e dei repertori proposti – ha continuato – si è infatti rivelata essere la principale cifra distintiva di Brianza Classica; la chiave di svolta che ne ha radicato, nel corso degli anni, la presenza su tutto il territorio brianzolo, fidelizzando il suo pubblico e attraendone sempre di nuovo». Ma Brianza Classica intende celebrare quest’anno, anche un altro centenario importante: ovvero la morte di Franz Kafka; lo scrittore ceco, morto appunto un secolo fa, sarà al centro di un concerto dedicato in programma a Monza nel mese di aprile. La rassegna proseguirà poi fino a luglio (come al solito), per poi riprendere a settembre fino alla fine dell’anno. Per gli interessati, quindi, è importante rimanere in costante aggiornamento, in quanto il cartellone, dopo Villasanta, sarà variegato e vasto.

Rimanendo sulle date de «Nel segno di Puccini» sono confermate: Monza il 13 aprile, Ornago il 26 maggio, Casatenovo il 29 giugno, Robbiate il 5 luglio e Molteno il 7 luglio. Dopo la pausa estiva si riparte con Arcore il 7 settembre, Biassono il 14 settembre, Osnago il 7 dicembre e Carnate il 21 dicembre.

Una programmazione che non è esente, come al suo solito, a varie collaborazioni in grado di coinvolgere soprattutto i giovani e i giovanissimi: annunciate infatti le matinée all’interno degli istituti, un modo per avvicinare gli studenti alla musica classica, e non mancherà senz’altro il filone Preludio Giovanile, dove ai migliori allievi delle scuole di musica è data la possibilità di esibirsi in brevi concerti sul palco di Brianza Classica.

«Il nostro obiettivo è formare un nuovo pubblico e aiutare i giovani artisti a emergere – ha dichiarato Biancamaria Longoni – Nelle scuole, infatti, non viene insegnata la musica e tanto meno l’educazione all’ascolto; quindi, il nostro compito è divulgarla attraverso le forme più variegate, dal Barocco alle sinfonie dei film di Walt Disney. Il nostro intento infatti è promuovere la musica a 360°, essendo un bene universale e a tutti gli effetti un patrimonio Unesco».

Da sinistra Biancamaria Longoni, Alessandra Hofmann, Giorgio Matteoli

«La musica è un modo per approcciarsi alla vita, per conoscere l’arte e per esprimersi attraverso essa. Ai giovani serve tutto ciò: manca un vero e proprio strumento, pratico e teorico, dove potersi esprimere. Per quanto mi riguarda, infatti, la musica, più di tutte le altre arti, è la più utile a livello culturale, sociale ma anche “sanitario”: per il benessere fisico e psichico delle persone». Sono parole che fanno eco a quelle, tra l’altro, di Luigi Losa, vicepresidente della fondazione della comunità Monza e Brianza: «La cultura è, deve essere, di tutti così come è di tutti il diritto a socializzare, a vivere nuove esperienze, a scoprire (e scoprirsi) in contesti non scontati. Ricordiamocelo sempre: è grazie alla cultura che si impara a vivere insieme».

Nuova collaborazione con Fondazione Stefania

Proprio per questo, tra le novità di quest’anno, Brianza classica ha aperto una nuova collaborazione con Fondazione Stefania, ente senza fini di lucro che persegue finalità di solidarietà sociale con lo scopo di organizzare e promuovere le attività nei settori della assistenza sociale, sociosanitaria, dell’educazione e della formazione professionale finalizzate a migliorare la qualità della vita e a favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità. Con loro, insieme all’innovativa tecnica del Soundbeam (una tecnologia che ha lo scopo di entrare in rapporto con le persone con forti disabilità), Brianza Classica ha in programma un concerto a cura di Matteoli e del chitarrista turco Sinan Ersahin, previsto per venerdì 8 marzo a Lissone, sede della Fondazione Stefania.

«In questo modo anche le persone che non possono permetterselo possono agire e reagire con noi al concerto – ha commentato Manuela, portavoce della Fondazione – Grazie alla musica hanno un sentore dentro di sé che possiamo notare a un rimando emotivo e verbale. Ringraziamo tantissimo gli organizzatori della rassegna per averci invitato, perché far parte di una realtà culturale di così alto livello è una luce immensa». Un abbraccio, un’unione scaturita dalla musica, e un grande affetto, che, come ogni anno, rende Brianza Classica uno degli eventi più imperdibili nel suo genere non solo nel territorio, ma in tutta Italia. Per restare aggiornati sul programma e sugli ospiti, è possibile seguire i canali Facebook e Instagram di Brianza Classica, e il sito web: www.brianzaclassica.it.

Andrea Marcianò

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